Un robot per parlare ai bambini

Fonte: Il Giorno del 9 maggio.


LISSONE. Due robot umanoidi efficaci per rapportarsi con i bambini affetti da autismo o da disturbi dell'apprendimento, donati agli istituti cittadini insieme ad alcune Lim adatte anche per i ragazzi ipovedenti e a un corso per gli insegnanti per migliorare le capacità di gestione di bimbi autistici o iperattivi. Il tutto per rendere ancora più inclusive le scuole di Lissone. Un progetto che fa seguito alla compartecipazione nella creazione, 5 anni fa, di un parco giochi senza barriere, dove tutti i bambini, con o senza disabilità, possono giocare assieme e all'attivazione, un paio d'anni fa, di una coloratissima auto guidata da autisti speciali, per accompagnare gratuitamente i piccoli malati dalle loro case ai luoghi di cura. È l'iniziativa messa in campo dagli Amici di Lollo, associazione lissonese nata nel 2012 da un'idea dei genitori del piccolo Lorenzo «Lollo« Bonfanti, prematuramente scomparso per una malattia non curabile, e dai loro amici. Il gr uppo porta avanti progetti legati all'infanzia e per quest'anno ha deciso di lavorare insieme alle scuole della città per favorire una didattica inclusiva. Così gli Amici di Lollo hanno finanziato l'acquisto di 2 robot Nao, ossia robot umanoidi che possono essere utilizzati per insegnare aumentando il coinvolgimento dei ragazzi e che, in base a diversi studi, funzionano ottimamente con i bimbi autistici o con disturbi specifici dell'apprendimento: l'uso dei Nao riesce a creare empatia, stimola l'attenzione e abitua il bambino a interagire meglio con il mondo esterno attraverso giochi ed esercizi didattici. Il progetto prevede anche l'acquisto di 8 Lim - le lavagne interattive multimediali - di nuova generazione, adatte anche per gli ipovedenti, e il finanziamento di un corso dedicato a maestre e professori per aumentare le loro competenze rispetto ai bambini affetti da autismo e altri disturbi dell'apprendimento. «Pensavamo a un progetto legato alla scuola, abbiamo parlato con i dirigenti dei 3 istituti comprensivi di Lissone e così è nata questa iniziativa - racconta il presidente dell'associazione, Matteo Bonfanti -. I Nao sono stati consegnati nelle scorse settimane alla scuola De Amicis, dove andranno a completare un laboratorio digitale: si tratta di robot pensati specificamente anche per la comunicazione con bambini iperattivi e per quelli con autismo. Le Lim andranno agli altri 2 istituti comprensivi e saranno installate con l'inizio del nuovo anno scolastico, quando partirà pure il corso per gli insegnanti, per imparare a gestire e a comunicare sempre meglio con i ragazzi autistici o iperattivi. Il corso sarà rivolto a tutti gli insegnanti, sia di cattedra che di sostegno: l'idea è dare loro gli strumenti per coinvolgere tutti i bambini. Per noi è un progetto utile per fare un salto in avanti verso la scuola inclusiva e che va incontro alle famiglie».


di Fabio Luongo

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Stefano manzi

Altre pagine consultate