Un team cross funzionale in cantiere

Un team cross funzionale in cantiere

E' da più di un anno che sto applicando il modello di Fabbrica Agile nel mondo delle costruzioni, in particolare in un cantiere edile di una villetta bifamigliare, e ho già delle belle soddisfazioni.

Il risultato in soldoni è questo:

  • i capisquadra hanno iniziato a organizzare autonomamente il lavoro delle loro squadre, utilizzando strumenti di pianificazione visuale.
  • Il leader di cantiere (#productOwner) insieme al suo team di gestione del processo ai capisquadra ha migliorato i tabelloni di pianificazione visuale.
  • Questo ha portato a un miglioramento del metodo e a una interiorizzazione della cultura agile.

Un bellissimo risultato che fa comprendere che l’approccio agile può essere compreso e interiorizzato e recepito a tutti i livelli.

la villetta bifamigliare

Come ci siamo arrivati?

Premesse:

  1. l’esperienza è avvenuta con i progettisti e i professionisti della progettazione urbanistica, architettonica ed esecutiva, con diversi livelli di background culturale.
  2. Il mondo della costruzioni è un mondo molto concreto, pratico e spesso duro. Le persone che ho incontrato e che hanno il ruolo di capocantiere raccontano di una vita molto stressante con continui imprevisti e un lavoro molto parcellizzato. 
  3. Il subappalto ha esaltato questa parcellizzazione e si è accompagnato all’impiego di tanta manodopera poco specializzata. Per dare un'idea, per questa villetta bifamiliare sono coinvolte ben 27 aziende.
  4. Le competenze sono molto diverse e il team è realmente cross funzionale.

Per fortuna queste aziende non lavorano contemporaneamente e questo ha consentito di avere un team a “geometria variabile” con un numero di aziende contemporaneamente coinvolte molto contenuto.

i capisquadra

La rampa di salita del cantiere agile

Con queste premesse mi aspettavo che non sarebbe stato facile e infatti, a tal proposito, ricordo il primo incontro all’inizio di febbraio di quest’anno con i capisquadra delle diverse aziende coinvolte nella costruzione:

[...] ad un certo punto il leader di cantiere (Product Owner) Fabio Miglioranzi con il mio supporto spiega ai diversi capisquadra come funziona la pianificazione visuale con i tabelloni e con i post-it.         
i capisquadra al lavoro con i tabelloni

Il  bello viene quando chiede loro di pianificare il lavoro della propria squadra per le prossime 2 o 3  settimane, in modo che si integri al meglio con il lavoro delle altre squadre.

I capisquadra ci guardano con un po’ di sufficienza.

Uno di questi, persona di mezza età e con una esperienza almeno ventennale nelle costruzioni, sbotta dicendo una frase del tipo…ci vorrebbe il capocantiere di una volta che ti diceva cosa fare giorno per giorno!        

Rimaniamo tutti in silenzio per diversi secondi e a caldo mi viene una considerazione che esterno a voce alta:

Volete essere trattati come dei manovali da un capo cantiere che si comporta come un caporale oppure decidere voi i passi da fare?        

Non so quali corde io abbia toccato, ma la persona che aveva parlato mi risponde dicendo che saprebbe benissimo organizzare il lavoro della sua squadra. Tutti gli altri capisquadra annuiscono e confermano la cosa e allora io li invito a farlo subito.

👉I capisquadra si attivano e dopo qualche minuto la persona che aveva parlato inizia a proporre di costituire un gruppo whatsapp con gli altri colleghi. Qualcosa si è mosso in loro perché iniziano a pianificare le successive settimane.

i tabelloni e le kanban board nel cantiere

Sono tornato dopo quasi un mese e mezzo a vedere come procedono i lavori in cantiere.

C’erano con noi anche i capicantiere e gli  imprenditori che stavano concludendo un percorso formativo, sponsorizzato da ANCE Verona Costruttori Edili che includeva l’approccio agile in edilizia.

Il leader di cantiere Fabio Miglioranzi e la sua squadra di gestori del processo edile, avevano appena appeso alle pareti di cemento armato della bifamiliare i tabelloni che usano in cantiere, per mostrarli al gruppo in formazione.

E qui succede una cosa commovente (per me, almeno):

Fabio, quasi scusandosi con me, mi mostra un tabellone della pianificazione di medio lungo termine che lui, insieme al suo team e ai capisquadra, hanno modificato rispetto a quanto avevo loro proposto.        

Sentivo che temeva che io potessi risentirmi per questo, ed invece è stata per me una gioia incredibile vedere che queste persone avevano fatto proprio il metodo e lo avevano migliorato. 

Fabio e i suoi collaboratori hanno interiorizzato la cultura agile andando ben oltre il metodo. Mi sono complimentato con loro perchè sappiamo che l’approccio agile si basa su team di persone che sanno auto-organizzarsi per svolgere il proprio lavoro con grande autonomia.


L'approccio Agile: provare per credere. Certo all'inizio siamo sempre resistenti, ma è provando a mettersi in gioco che si comprende l'essenza. Soprattutto si comprende l'utilità del lavoro in team, non c'è più il singolo con tutti i problemi sulle spalle, ma tante persone che affrontano i problemi, ognuno per la propria competenza. Si impara ad ascoltare, a condividere le problematiche, a valorizzare i singoli. Il lavoro in team condivide le idee, uno degli aspetti più importanti..... il lavoro si snellisce, meno faticoso, le persone approcciano poi con più entusiasmo, perché si sentono utili, tutti imparano da tutti.......ecc ecc ecc. Provare per credere!

Ottimo Claudio, ma non avevo dubbi che sarebbe andata bene, grande lavoro e ottimi risultati, vedo all'orizzonte una rivoluzione per l'edilizia

Lorenzo Benetton

Consulente Innovazione - Sales Professional e Artista

9 mesi

L'ho girato al costruttore che ha lavorato da me l'estate scorsa...

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