Una avventura di puro pensiero, penetrata nel cuore della realtà.
Possiamo immaginarlo seduto alla scrivania nel suo spartano appartamento da scapolo, disseminato di fogli, in una foschia di fumo di tabacco, con accanto una tazza di caffè che si raffreddava, biscotti sbriciolati sotto i piedi. Potrebbe benissimo aver scribacchiato sul retro di vecchie lettere: i calcoli non ci sono pervenuti. Probabilmente lavorava a qualsiasi ora del giorno o della notte, perché, vivendo da solo, era scivolato in una specie di esistenza allo stato brado. Era strano che una persona potesse resistere tanto. Quando vide apparire il valore della precessione del perielio dell'orbita di Mercurio, fu come se qualcosa gli fosse schioccato dentro. Nella lingua compatta dell'osservazione del tensore, dove esponenti ed indici sottoscritti denotano interi universi di espressioni parallele, le equazioni risultanti apparivano ingannevolmente semplici: materia, energia, spazio e tempo erano legati insieme in un elegante cappio senza fine. Una legge senza restrizioni o favori per particolari sistemi di coordinate, buona per chiunque nell'universo, non importa quale fosse la condizione del loro moto o accelerazione.......
Continuò la sua ricerca imperterrito, finché gli fu possibile, fino alla fine. Accanto al suo letto lasciò 12 pagine fitte di equazioni, cosparse di cancellature e correzioni, che sperava potessero portarlo, e portare tutti noi, un pò più vicino allo spirito che si manifesta nelle leggi della natura.