Una   costellazione   illumina   l’azienda   |  Come applicare le costellazioni familiari alla tua azienda

Una costellazione illumina l’azienda | Come applicare le costellazioni familiari alla tua azienda

Ho  incontrato  Bert  Hellinger  e  le  Costellazioni  Familiari  tantissimi  anni  fa, e  l’entusiasmo è stato immediato. Eravamo a Roma durante uno dei  suoi primi seminari in Italia e, con la semplicità di chi comunica con il linguaggio del cuore, spiegava  a  più di  quattrocento persone quanto fosse necessario  andare oltre gli schemi limitanti  dei giudizi che escludono, creano pericolosi vuoti nei sistemi familiari, separano e alimentano conflitti.

Ancora  non  erano  diffuse le conoscenze della fisica quantistica  applicata  ai sistemi viventi, né si parlava  di campi  morfogenetici,  e  forse  proprio  per  la mancanza   di  tante  spiegazioni  scientifico-razionali,  quelle  parole  mi  hanno toccata  profondamente, facendomi vibrare delle corde che erano ancora silenti, in  attesa  di  trovare  il  giusto suono che le animasse. Le costellazioni erano  la musica che stavo aspettando: da allora ne  ho approfondito  l’articolata  struttura teorico/pratica, e l’entusiasmo iniziale si è  trasformato in una profonda passione che   continua   ad   arricchirmi   umanamente,   ampliando  i  confini  della  mia professione  e  della  mia  interiorità.

Ammetto   che   in   ambito   aziendale   non   sia   facile   utilizzare   il   termine “costellazioni”  …  è   inusuale   anche   nella   sua   traduzione  inglese,  ma  se evochiamo  l’immagine  del  cielo  e  di  tutti  gli  astri  e stelle che lo “abitano”, la metafora  esplode  in  tutta  la  sua potenza: possiamo vedere ad occhio nudo la luna,  il  sole,  le  stelle,  ma ce ne sfuggono le connessioni, che però cogliamo nella  loro manifestazione; vediamo le maree ma non il legame luna-terra. Fuor di  metafora:  spesso  ci sfuggono i reali legami che connettono le persone di un sistema,  ma  ne  cogliamo  e manifestazioni … conflitti, disarmonie, litigi e tanto altro.  Ognuno  di  noi  è  profondamente  inter-connesso  al  proprio  sistema di appartenenza  sia  familiare  (più potente)  che  lavorativo e, in senso ancor più ampio, all’Universo intero.

usare le #costellazioni #familiari in ambito aziendale @QuanticMag
CLICK TO TWEET

Oggi  le  Costellazioni  hanno  varcato  i confini dell’ambito terapeutico familiare, ottenendo  crescenti successi  anche  in  ambito  organizzativo e  ovunque  vi siano  gruppi/insiemi  di  individui  che  interagiscono,  portando  una  ventata di umanità anche nei contesti di business più competitivi,  ed  è  questo  uno  degli aspetti  che  più  mi  ha  coinvolta; in campo ci sono le persone con i loro vissuti, emozioni, desideri, difficoltà, e la diversità di ciascuno diviene una ricchezza per l’intero gruppo, una risorsa preziosa da integrare, di cui tener conto.

Spesso  si  scopre  che  proprio colui/coloro che a prima vista sembrava la causa  dei problemi, in realtà è l’agente più  potente  del  cambiamento  da cui   può  dipendere   una  differente  riorganizzazione  del   gruppo:   dalla dimensione  soggettiva  dell’ “io”, si passa al “noi”, agevolando una cultura  di   impresa   che  valorizza   le  diversità  di  ciascuno,  tramite  un  processo  di integrazione.

Una porta su una nuova dimensione #dallioALNOI
CLICK TO TWEET

In   questo   modo   si   possono  anche  porre  solide  basi  di  sostegno  a processi di innovazione: diversità e inclusione fanno rima con innovazione!!

Riporto un recente feedback di un partecipante ad un percorso formativo in azienda:
“emergono  le  persone,  il  loro  vissuto,  la  proiezione   nel contesto    professionale   dell’interiorità    a   volte   poco conosciuta   o,  quanto  meno,  poco  praticata.  Sono  stato impressionato  dalla  rilevanza  di  alcuni  significati  valoriali costanti, e  dai  richiami alle leggi di natura che, in un’epoca di crescente relativismo sono spesso messe in discussione. Ringrazio   per    questa   diversità   di   approccio,  che   ha consentito  di  aprire una porta su di una nuova dimensione: “dall’io” al “noi”.

Per  tutto  il  tempo della costellazione,  le   persone  coinvolte  sperimentano  la possibilità di calarsi nei panni di un altro, vedere e percepire il sistema da una differente    prospettiva    cogliendone   aspetti    sconosciuti   e   sorprendenti, focalizzando   l’attenzione   alle   immagini   interiori,  di  cui  difficilmente  si  è consapevoli. Guidati anche dall’atavica saggezza del nostro corpo, quale ottimo rilevatore  dei  movimenti  interiori  che  sfuggono  alla  sola razionalità, troviamo soluzioni   nuove,   otteniamo   suggerimenti    per   sviluppare   alternative   di comportamento  e  atteggiamenti che siano più funzionali agli obiettivi prefissati, facendone immediata esperienza con l’attivazione sinergica “cuore-testa”.

La  costellazione  è  quindi  sia  uno  strumento  di  analisi dello status quo di  una  difficoltà,  che  un  valido  strumento  di  problem solving! E…tutto accade  in  una  stanza, senza necessità di sofisticati supporti tecnologici: gli individui sono i soli ed unici protagonisti.

E’  trascorso  moltissimo  tempo da quando ho assistito alla prima costellazione, ne  sono  poi  venute  molte altre, sia familiari che aziendali e ognuna di esse ha modificato  qualcosa,  sbloccato   situazioni  stagnanti,   avviato  processi  di cambiamento profondi o anche “semplicemente” chiarito  le idee. Non è stato sempre  facile, lo ammetto, ma sento di poter affermare che  l’atteggiamento più rispettoso   che   serve   per   accostarsi  a  questo  straordinario  “metodo”  (che preferisco definire “arte”), è quello dell’umiltà. L’umiltà nel riconoscere che ciò che emerge può contenere una possibile soluzione anche se ci sorprende, o è in conflitto con ciò che avevamo in mente.

Le costellazioni possono:

  • chiarire rapporti e schemi di interazione nelle organizzazioni;
  • gestire e avviare alla soluzione conflitti anche complessi;
  • far emergere le dinamiche profonde che creano portano a resistenze e “sabotaggi” nelle organizzazioni e nei team;
  • individuare il candidato ideale per specifiche funzioni aziendali;
  • avviare, gestire e consolidare processi di change management;
  • fornire supporto durante i processi decisionali;
  • sviluppare la leadership;
  • migliorare la cooperazione nei team;
  • identificare e valutare obiettivi personali o aziendali ed esplorare le condizioni ottimali e le risorse necessarie per realizzarli.
  • tanto altro …

Cosa    ne    pensi    dell’articolo    e     dell’argomento    “costellazioni aziendali”? Ritieni che le costellazioni aziendali possano esserti utili? 
Se vuoi lascia un commento. 

Se  desideri  ulteriori  chiarimenti  o  spiegazioni, scrivimi e sarò lieta di risponderti.

© 2016, Quantic Magazine.  Vietata  la  riproduzione  anche  parziale dei testi senza l’autorizzazione della redazione. Tutti i diritti riservati. 

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Giovanna M. Bonalume

Altre pagine consultate