Una giornata pesante
Ci sono giornate più pesanti delle altre, vuoi perché arrivano alla fine o (più spesso e peggio) a metà di un periodo molto intenso, sia dal punto di vista lavorativo che da quello emotivo, vuoi perché sono più impegnative di altre o ancora semplicemente perché partono con il piede sbagliato.
Oggi è stata una di quelle giornate.
Ho raccolto le macerie di una notte di sonno agitato e me le sono caricate in spalla. Non ho avuto tempo di fare colazione perché ero in ritardo, ho preferito caricare la lavatrice, anche perché non ho quasi più nulla da mettermi. Sono salita in macchina e dopo 200 metri ho quasi investito uno pseudociclista su un trabiccolo rasoterra mentre cercavo di superare un trattore, per fortuna l'ho visto in tempo! Ma quei cosi non dovrebbero poter circolare liberamente sulle strade di campagna, sono praticamente invisibili!
Visita dal dietista che mi ha detto molto candidamente che è un'utopia anche solo immaginare di poter raggiungere un peso forma, dato che parto da una cifra decisamente troppo importante. Ok. Mi consolo con un cornetto alla crema e un cappuccino. Anche perché dopo ho appuntamento con la commercialista...
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Pranzo da un'amica e spiegazioni pesanti da dare, perché capita anche quello.
Per fortuna poi ho lavorato e mi sono subito sentita meglio!
La verità è che se non sono ancora scappata è solo perché amo troppo il mio lavoro.