Una passeggiata coi tuoi “neuroni calmanti”: scopri gli effetti benefici di una bella camminata
Quante volte ti sei sentito triste, stressato o ansioso e l'unica cosa che davvero desideravi era staccare la spina da tutto e da tutti?
La prossima volta che ti capita, quello che devi fare è esattamente staccare la spina (o il cellulare) e immergerti nella natura! Allontanati dalla causa del problema e fatti una bella camminata.
È ormai dimostrato che l’esercizio fisico, e in modo particolare camminare, sia quello che ti serve per rigenerarti e alleviare la pesantezza della situazione che stai vivendo.
Camminare a ritmo sostenuto, fare ad esempio nordic walking, permette ai nostri neuroni di rilasciare le endorfine che ci fanno sentire subito più felici e rilassati, inoltre, questo tipo di attività fisica, riduce la produzione di cortisolo e adrenalina.
I neuroscienziati della Princeton University stanno lavorando per dimostrare che camminare a ritmo sostenuto apporti benefici che vanno ben oltre il momentaneo rilascio di neurotrasmettitori; ritengono infatti che camminare regolarmente possa influenzare in modo positivo la rigenerazione naturale del nostro cervello permettendoci così, andando a creare nuovi neuroni e nuovi legami sinaptici, di affronatare i vecchi problemi con nuove soluzioni più efficaci e che ci procurino meno stress.
Una delle cose che ho capito una volta tornata dal Cammino di Santiago è che non c'è nulla che alleggerisca la mente, ci rilassi e ci ricarichi le batterie come una bella camminata.
Grazie ad altre ricerche i neuroscienziati sono oggi in grado di spiegare perché camminare ci rilassi e ci aiuti a dimenticare le preoccupazioni: quando camminiamo si attivano nel nostro cervello i così detti “neuroni calmanti” che vanno a inibire l’eccitazione dei neuroni che sono alla base delle nostre preoccupazioni e che ci causano stress, se non peggio, depressione.
In pratica potremo dire che camminare fortifica la nostra capacità di inibire quelle cellule nervose più eccitabili che tendono a divenire iperattive.
Ovviamente quando parlo di camminare non intendo andare su un tapis roulant a casa o in palestra, immergersi nella natura è indispensabile, non per niente la nostra corteccia prefrontale si è sviluppata proprio quando i nostri antenati trascorrevano le giornate camminando immersi nella natura, anche se per altri motivi!
Neuroscienziati della Heriot-Watt University hanno monitorato per 25 minuti l’attività cerebrale di 12 personementre che camminavano in un centro commerciale, immersi nella natura e in una strada di città, secondo voi com'è andata?
L’elettroencefalogramma monitorò le seguenti emozioni:
- Centro commerciale = frustrazione.
- Immersi nella natura = meditazione ed entusiasmo.
- Strada di città = attenzione.
Dal punto di vista più "pratico" quando ci si immerge nella natura è possibile vivere uno stato meditativo perchè il nostro cervello tende a rilassarsi e attiva l'“attenzione involontaria”. Al contrario, la città o i centri commerciali ci obbligano a mantenere un'attenzione vigile e ci negano così la possibilità di allontanarci dalle nostre preoccupazioni.
Questo articolo è tratto dalla pagina di BEcons, società di consulenze specializzata nel benessere dei lavoratori che offre servizi di coaching, team building e formazione. Tutti i dettagli su www.becons.it
Grazie
Elisa