Una ragazzina di 850 anni
la Torre di Pisa accerchiata da turisti

Una ragazzina di 850 anni

850 anni fa, il 9 agosto 1173, a quanto riportano le cronache, veniva posta la prima pietra per la costruzione della Torre di Pisa. Un monumento che, come scrive Sergio Costanzo nel suo libro "Tutti i segreti della Torre" edito da Campano Lab, fa parte di un disegno complessivo della Piazza del Duomo di Pisa (detta poi Dei Miracoli). La sua posizione infatti non è casuale ma è legata alla posizione della terra rispetto al sole all'epoca della sua costruzione e la sua funzione è ampiamente descritta con dovizia di particolari (e di segreti svelati) nel libro citato.

Nell'immagine di copertina la vedete in una domenica di tarda primavera di almeno una decina di anni fa attorniata da turisti; quando stavo girando per Pisa a testare un nuovo obiettivo decentrabile (fortuna volle che un piccione prendesse il volo in quel momento).

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La torre e parte della cattedrale viste al tramonto dalla terrazza del Royal Victoria Hotel

Nella mia carriera, ormai quasi ventennale, ho avuto modo di ritrarla più e più volte, nella maniera più banale come si conviene ad un ragazzino, fino ad arrivare a pose più originali che servivano più alla collocazione geografica dei miei lavori che per altro.

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orientali affascinati dalla torre pendente

I pisani sanno che la piazza del duomo non è centrale come in molte città medievali, e dopo aver letto il libro di Sergio Costanzo lo saprete anche voi. La piazza infatti è stata edificata in un grande spazio a nord ovest delle mura antiche (che non ci sono più) e inclusa nell'angolo interiore della seconda cerchia (quella fatta costruire del console Cocco Griffi e ad oggi ancora in gran parte esistente).

Lo spazio dedicato alla piazza doveva essere molto grande e ben raggiungibile; immaginate la grandezza e le complicazioni che doveva avere al tempo un cantiere di quel genere. A lato della piazza infatti scorreva un piccolo fiume: l'Auser, che arrivava da San Giuliano, dove c'erano le cave e da dove le chiatte trasportavano il materiale edile, come le pietre e le sabbie.

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un concerto notturno nella chiostra del Museo dell'Opera del Duomo

Pisa era una "grande" repubblica marinara, la più forte potenza marittima di tutto il mediterraneo, e voleva festeggiare le sue vittorie con la cattedrale più grande e più bella di tutta la cristianità. Per questo motivo venne chiamato il più bravo tra gli architetti: Busketo, che progettò tutta la piazza secondo le inderogabili regole divine di orientamento dei monumenti (bellissimo anche il romanzo "Io, Busketo" scritto sempre dal nostro Sergio Costanzo).


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la piazza del DUomo di PIsa vista dal monta San Giuliano, al confine con la provincia di Lucca.

Immaginate che cosa suscitava quella piazza meravigliosa, risplendente di marmi bianchi, a coloro che iniziavano a vederla già da lontano, sia da terra che da mare.

Alla fine per un pisano la torre rimane sempre protagonista, motivo di vanto e campanilismo fuori dalla toscana, ma sopratutto nelle città vicine e da sempre, rivali.

Oggi, in una giornata di piena estate del 2023, a 8 secoli e mezzo dalla posa della prima pietra, la voglio celebrare con tutte queste cartoline dal recente passato che la vedono centrale o laterale, ma sempre indiscusso simbolo della mia città, dalla quale mi allontano spesso ma nella quella ritorno sempre con grande gioia.

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La torre illuminata di blu in occasione della giornata mondiale del Diabete, a Novembre.




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