Una riflessione sulla scuola
Mi è capitato di leggere questa interessante riflessione su l'Espresso di qualche settimana a forma di Matteo Nucci e di vedere mia madre che con insistenza cercava di farla leggere a mia figlia 14 enne. Ho iniziato ad interrogarmi anche io: da quando i ragazzi non percepiscono più gli anni della scuola "per loro" e come "il tempo libero per occuparsi della loro anima", forse noi lo sapevamo alla loro età? o dobbiamo ancora andare indietro a generazioni in cui davvero la scuola non era per tutti?
Procedendo nella lettura un altro punto mi spinge a riflettere: la scuola sarebbe oggi considerata "un semplice momento preparatorio per il lavoro"....
Io mi occupo di PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) e credo in questo programma del MIUR, forse perché non ho avuto questa possibilità quando studiavo ed ho scelto al buio carriera universitaria e un po' per caso quella lavorativa, forse perché mi è capitato di seguire ragazzi che si sono avvicinati al mondo dell'IT ed al digitale con scetticismo e ne sono rimasti rapiti, forse perché quando vedo la passione e l'energia delle studentesse che partecipano a NERD? (l'informatica Non è Roba per Donne?) sento che siamo sulla strada giusta.
Credo che la scuola sia davvero il tempo dell'anima ma al contempo condivido quello che dice Nucci, "il senso critico è il cuore della nostra civiltà": alla costruzione del proprio senso critico partecipano tanti fattori fra cui a mio avviso anche qualche porta aperta verso il futuro non solo per essere preparati ma per scegliere in maniera consapevole la propria strada.
Sarà che ho tre figlie e o forse che per lavoro mi capita di incontrare tanti ragazzi di tutte le età, non posso non continuare ad interrogarmi sulla scuola e sui ragazzi di oggi.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2020/01/09/news/scuola-la-parola-1.342528