UNA RIVOLUZIONE NELL'ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Il SUCCESSO di un’Azienda si lega indissolubilmente non solo al possesso
di una CERTIFICAZIONE e di un SISTEMA QUALITÀ, ma anche, forse soprattutto,
al contesto di BENESSERE in cui riesce a far vivere la PROPRIA ORGANIZZAZIONE
e il PROPRIO PERSONALE. BENESSERE dell’organizzazione e BENESSERE del personale sono strettamente
CORRELATI e si fondano su alcune precise CONDIZIONI che debbono sussistere
e su alcuni precisi ELEMENTI che devono essere assicurati e continuamente
monitorati e ottimizzati.   1. ABBANDONO DEL “PENSIERO DICOTOMIZZATO” E ADOZIONE DEL “PENSIERO OLISTICO”:
“nessun aspetto dell’Organizzazione aziendale è separabile e quindi gestibile
autonomamente, bensì ogni aspetto è strettamente connesso a tutti gli altri ”   2. CONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONE IN MERITO: allo scenario circostante
- al dove andare - al perchè andarci - al come andarci ...
in un contesto di BENESSERE   3. CONSAPEVOLEZZA DELLO SCENARIO CIRCOSTANTE: Il passato per il presente   Come accade per qualunque SOGGETTO VIVENTE, anche per una AZIENDA ogni scelta
fatta e che farà, ogni modello di sviluppo programmato e che programmerà,
ogni cambiamento realizzato e che realizzerà, in generale ogni momento passato,
presente, futuro ha portato, porta e porterà inevitabilmente e indissolubilmente
con sé qualcosa della sua storia e del suo passato. Da questa storia e da questo passato è stata, è e sarà condizionata,
in un rapporto di “ARMONICA COERENZA”. Occorre allora acquisire piena CONSAPEVOLEZZA della sua STORIA particolare,
(perché e come si sono costituiti e consolidati i suoi valori e la sua specifica
“cultura”, le sue tradizioni e i suoi comportamenti, che sono diventati parte
del suo patrimonio e della sua vita) … e sopratutto del suo PROGETTO DI VITA,
della sua INDIVIDUALITÀ e PERSONALITÀ. QUESTE CONOSCENZE, QUESTA CONSAPEVOLEZZA consentiranno, a chi di quella AZIENDA
fa parte: - una migliore comprensione del presente e del quotidiano, delle sue
caratterizzazioni, dei suoi programmi, delle sue richieste - un confronto con le
proprie caratteristiche, con le proprie aspettative e con il proprio PROGETTO DI
VITA   4. Come accade per qualunque soggetto vivente, l’Azienda è stata, è e sarà
condizionata anche dalla realtà complessiva che la circonda e dalla realtà
complessiva che all'interno la caratterizza. Occorre allora acquisire piena CONSAPEVOLEZZA di queste due realtà, di questi
due SCENARI. Quali valori, quali principi, quali regole, quali comportamenti e atteggiamenti,
quali tendenze e orientamenti, quali orizzonti caratterizzano lo SCENARIO
ESTERNO ? e lo SCENARIO INTERNO ? Questi due scenari possono essere rappresentati con riferimento a 4 SISTEMI
SIGNIFICATIVI   - SISTEMA ECONOMICO/COMMERCIALE - SISTEMA “STRUMENTI E TECNOLOGIA” SISTEMA “ORGANIZZAZIONI” - SISTEMA “SOCIALITÀ E COMUNICAZIONI”   5. Acquisita la consapevolezza dello scenario esterno ed interno, due domande
s’impongono che esigono una risposta: - DOVE ANDARE ? - “Che cosa “rappresentare”in quello scenario complessivo.
È la Missione - COME ANDARCI ? - “Quali valori condividere con la squadra nel cammino per
la realizzazione del proprio progetto di vita ?“. È la Carta dei Valori   MISSIONE e CARTA DEI VALORI diventano ciò che l’Azienda vuole essere,
il suo PROGETTO DI VITA E DI COMPORTAMENTO, quindi l'elemento centrale unitario
di identificazione, motivazione, condivisione e partecipazione    6. COME ANDARCI ? - l’azione, il Progetto Operativo   Come accade per qualunque soggetto vivente l’Azienda, deve definire LA MAPPA
DEL PERCORSO: - a che cosa puntare per realizzare la missione, nel rispetto dei
valori definiti ? - in che modo procedere per realizzare la missione, nel
rispetto dei valori definiti ?   7. IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL PERSONALE: l’Azienda è a questo punto in grado
di progettare, costruire e realizzare un MODELLO ORGANIZZATIVO DEL PERSONALE
corretto, coerente ed armonico, nel quale sistemare le proprie persone. Senza un modello organizzativo corretto, idoneo, efficiente, coerente,
comunicato e condiviso, qualunque progetto operativo è destinato al fallimento - IL LINGUAGGIO ORGANIZZATIVO: per parlare la stessa lingua - LE UNITÀ ORGANIZZATIVE (U.O.): le parti fondamentali dell'organismo - LE POSIZIONI DI LAVORO (P.D.L.): le cellule dell'organismo - GLI ORGANIGRAMMI: una geometria di “imprese” - IL CICLO DELL’ATTIVITÀ AZIENDALE E I CICLI DI LAVORO DELLE PDL (C.D.L.): il centro del benessere.   In applicazione della "cultura della qualità globale", ogni singola PDL, anche
se occupata da una sola persona, deve sempre essere considerata come una IMPRESA,
nella quale IL TITOLARE, avvalendosi di personali CONOSCENZE (sapere) -
COMPETENZE (saper fare) - CAPACITÀ (saper essere)  - recepisce una serie di INPUT (mercato)  - li sottopone a un processo di ELABORAZIONE (produzione)  - con il SUPPORTO di PERSONE e/o ENTI, e MEZZI (fornitori e forniture)  - li trasforma in OUTPUT (prodotti e/o servizi)  - li destina a ENTI e/o PERSONE INTERNI e/o ESTERNI (clientela esterna e/o
interna) In tal modo,  CICLO DELL’ATTIVITÀ AZIENDALE, POSIZIONE DI LAVORO, CICLI DI LAVORO
DELLE SINGOLE PDL consentiranno al singolo di comprendere: - il senso,
il contenuto e il valore del suo ruolo nella squadra - la connessione con la
missione aziendale - le connessioni con le altre Posizioni di Lavoro e con gli
altri “giocatori” - le aspettative di prestazione e collaborazione nei suoi
confronti - le opportunità di crescita professionale ed Umana - le possibilità
di realizzazione del proprio progetto di vita.    8. LE REGOLE DEL GIOCO La squadra, correttamente e felicemente distribuita nella struttura organizzativa
deve essere GUIDATA: - alla realizzazione del  PROGETTO AZIENDALE - alla
realizzazione dei  PROGETTI INDIVIDUALI. Occorre cioè definire il complesso dei principi, delle regole, delle procedure,
degli strumenti che consentiranno il "vivere felicemente in AZIENDA, orientati
al suo successo e al proprio successo esistenziale”. L'insieme dei criteri ispiratori di tale complesso altro non è che la  POLITICA
DEL PERSONALE, mentre principi, regole e procedure altro non sono che le REGOLE
DEL GIOCO. Le REGOLE DEL GIOCO vanno determinate e composte in 7 SISTEMI DEL BENESSERE    1. IL SISTEMA “VALUTAZIONE” - 2. IL SISTEMA “INQUADRAMENTO”
3. IL SISTEMA “REMUNERAZIONE” - 4. IL SISTEMA “FORMAZIONE E SVILUPPO”
5. IL SISTEMA “COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE” - 6. IL SISTEMA “CREATIVITÀ”
7. IL SISTEMA “SOCIALITÀ”   Se è vero che … “ L’immaginazione è più importante del sapere “ (Einstein) “Le uniche frontiere che mai potranno essere conquistate sono quelle della
creatività della mente” - “La maggior parte di noi nasce con un’immaginazione
ricca e vivace; la maggior parte di noi ha un rilevante potenziale creativo
compresso dentro di sé, in attesa di essere portato alla luce” …" Se è vero in particolare che la competizione è ormai prevalentemente spostata
sul piano delle IDEE, allora diviene STRATEGICO E DETERMINANTE assicurare
un “CONTESTO” complessivo, nonché ”LUOGHI, MOMENTI e STRUMENTI” idonei a far sì
che la CREATIVITÀ possa essere recuperata, favorita, espressa, accolta ed
utilizzata per il progetto aziendale.   L'operare in un contesto che favorisce, accoglie ed utilizza la creatività è
fonte di motivazione, gioia, disponibilità al coinvolgimento, alla condivisione,
alla partecipazione, alla propositività, e contribuisce in maniera determinante
alla realizzazione del progetto aziendale e del progetto personale; è fonte
quindi di BENESSERE   Una persona, nel lavoro, chiede anche luoghi e momenti di SOCIALIZZAZIONE cioè di
relazioni interpersonali ricche ed autentiche, nonché di piena espressione della
complessità del proprio essere. Un contesto ricco di relazioni interpersonali
autentiche e di qualità, nonché di occasioni di piena espressione della
complessità del proprio essere è fonte di motivazione, gioia, disponibilità
al coinvolgimento, alla condivisione, alla partecipazione, alla propositività,
e contribuisce in maniera determinante alla realizzazione del progetto aziendale
e del progetto personale. È fonte quindi di BENESSERE   Come realtà insegna ... IL BENESSERE ESIGE ANCHE … forse in primis, LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI • I luoghi dove quotidianamente, costantemente e … perniciosamente si hanno
CONFLITTI sono proprio i LUOGHI DEL LAVORO, ed essi incidono fortemente
sull’efficienza ed efficacia aziendale; riconosciamolo con coraggio ed onestà !
• COME RISOLVERLI, O QUANTOMENO ATTENUARLI ? Con interventi interni ? No !.
Nessuno all’interno, coinvolto e immerso nella storia aziendale, può farlo. • Solo con l’intervento di un MEDIATORE ESTERNO è possibile attenuare o eliminare
questo «cancro» dell’efficienza, dell’efficacia, del successo !   Come natura insegna ... IL BENESSERE VA CONSERVATO   IL TEMPORARY H.R. MANAGER CHI PUÒ REALIZZARE CONCRETAMENTE IL BEN-ESSERE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL
PERSONALE ? L’imprenditore o il Direttore Generale, o il Responsabile Amministrazione del
Personale? No ! Non ne hanno tempo, voglia, risorse necessarie
(sapere, saper fare, saper essere) Un Direttore o Capo del Personale? Ni ! ... No, se l’Azienda ha meno di 200
dipendenti; sarebbe spreco di tempo e di denaro - Si se l’Azienda ha più di 200
dipendenti   E ALLORA? È MOLTO SEMPLICE … Un Responsabile del Personale a tempo, un libero
professionista, con comprovata e lunga esperienza di direzione del personale,
con un rapporto di libera collaborazione. Risultati? Qualità, snellezza,
BEN-ESSERE organizzativo e del Personale, costi ridotti ...
(Cosa volere di più ? ... e, se non va … te ne liberi quando vuoi)        
 

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