Giovani talenti: la sfida del mondo del lavoro
Tratto da “Sviluppo & Organizzazione” Gennaio/Febbraio 2017
"Una sfida" di Pier Luigi Celli
Per cogliere i cambiamenti del mondo che ci circonda, soprattutto in quello in cui sono nate e cresciute le nuove generazioni, non bisogna chiudersi nel proprio castello di datate certezze, ma essere sempre disponibili al confronto.
Guardare con gli occhi di chi ancora non è ingabbiato in strutture lavorative organizzate, che spesso non sono “al passo” con i cambiamenti, consente di avere una visione più chiara delle nuove mentalità complesse e vivaci, che popolano e modificano il mercato attuale.
Nella realtà dei fatti questo spesso non succede. I giovani che entrano nel mondo del lavoro, lamentano infatti un disallineamento tra le loro aspettative e le esperienze lavorative vissute, legate all’insoddisfazione di non poter mettere a frutto la propria intelligenza e di vedersi “segregati” in ruoli che reprimono le loro potenzialità.
Nella maggior parte dei casi, l’attribuzione dei compiti non tiene conto infatti, della mobilità di pensiero, della valorizzazione delle aspettative e capacità dinamiche dei singoli. A questo si lega l’assenza di un confronto reale che possa intaccare l’organizzazione preordinata.
E’ necessaria “una trasformazione che passa per il ripensamento di come l’intelligenza dei singoli abbia, oggi più che mai, una composizione articolata e non comprimibile nel vuoto di ragioni direttive prive di empatia”.
Questa è l’idea di Pier Luigi Celli, imprenditore, dirigente d’azienda, saggista nonché Direttore Generale della Rai e dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, che definisce la valorizzazione dei talenti una modalità per recuperare terreno, tra il vecchio sistema e le nuove mentalità, ma che non scardina “il mantra dell’organizzazione gerarchica” che continua a reprimere i nuovi talenti.
I giovani oggi hanno bisogno di integrare il lavoro con un universo di valori ed interessi che contribuiscono a formare un equilibrio di vita in continuo movimento.
Il mondo digitale di cui tutti fanno parte è un moltiplicatore di questi interessi e li spinge a trovare e condividere nuove idee e soluzioni, con interlocutori sempre diversi. Un mondo fatto di ricerca di percorsi nuovi, confronto, azione, discussione e lavoro in gruppo.
Secondo Celli, ignorare questa nuova realtà a favore della rigida devozione all’organigramma porta solo “all’ottusa convinzione che basti selezionare talenti per garantirsi la spina dorsale dei successi futuri dell’azienda, scambiando riconoscimenti formali a una elite dal controverso pedigree con una fedeltà attesa che quasi sempre andrà delusa”
Lo scambio reciproco della linfa vitale di generazioni diverse che nasce dal confronto costruttivo, non vuol dire perdere certezze, bensì cavalcare un mondo in divenire, fatto di nuove modalità di pensiero e di lavoro.
Senior UX Designer at Assist Digital
7 anniMotivazionale e speranzoso, grazie!