Unipol, ecco come cambia l'assicurazione col nuovo piano industriale del gruppo
La nuova strategia si concentra su tre ecosistemi diversi, come la mobilità, il welfare e la proprietà immobiliare. Sostenibilità e innovazione le parole d'ordine.
Lo scorso venerdì a Milano il Gruppo Unipol ha presentato il nuovo piano industriale per il trienno 2019-2021. L'obiettivo del piano è quello di confermare il proprio primato attraverso un'evoluzione da leader di mercato in Italia nell’assicurazione Danni, a leader negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property. Evoluzione quindi. “Vogliamo andare oltre l'assicurazione", spiega Carlo Cimbri, Group Ceo e General Manager Gruppo Unipol, intervenuto alla presentazione dei risultati raggiunti nel triennio 2016-2018 e della visione strategica per il futuro.
I tre ecosistemi di Unipol
- Con l’ecosistema Mobility, il gruppo prevede il lancio di nuove soluzioni di #mobilità grazie anche al noleggio a lungo termine e ad una piattaforma dell'usato. Ciò è indubbiamente dettato da un cambio del mercato dell'auto, dove sta venendo meno il concetto di “proprietà” a favore della “condivisione” dei veicoli. Non solo, il noleggio a lungo termine permette di mantenere le flotte efficienti e di ridurre l'impiego delle auto private, spesso più inquinanti. Un sistema efficace per avere su strada veicoli più perfomanti come quelli ibridi o elettrici.
- L’ecosistema Welfare prevede lo sviluppo di nuove soluzioni grazie alla piattaforma di flexible benefit, Internet of Things e telemedicina, nonché soluzioni per ottimizzare la spesa sanitaria privata delle famiglie italiane. Al 2021 il Gruppo prevede di raggiungere le 3mila aziende aderenti alla piattaforma Flexible Benefit e di distribuire 300mila card per intermediazione servizi sanitari.
- L’ecosistema Property prevede un'evoluzione dell’integrazione tra assicurazione, domotica e assistenza in una logica di architettura aperta e lo sviluppo delle utility, e in un'ottica di sviluppare nuovi servizi per l'efficienza e la riduzione dei consumi energetici.
Come cambia il mondo assicurativo tra innovazione e sostenibilità
"Nel prossimo triennio faremo un passo avanti nello sviluppo sostenibile, investendo nei 3 Sdgs più vicini a noi: well-being, economic growth, sustainable cities", ha detto Matteo Laterza Dg UnipolSai. Gruppo Unipol investirà € 600 mln, e il 30 per cento in prodotti con impatto sociale e ambientale.
Tra questi anche la prima forma nuova di partnership pubblico-privato che mira ad accrescere la resilienza al cambiamento climatico, ovvero il progetto LIFE DERRIS un sistema di meccanismi assicurativi che permette una distribuzione dei rischi più efficace e sostenibile, oltre a dare un contributo essenziale all'adattamento ai cambiamenti climatici. "Oggi siamo leader nel mercato nella protezione dai rischi", ha sottolineato Carlo Cimbri.
Infatti il concetto stesso di mitigazione del rischio per gli eventi meteorologici di media intensità è un concetto nuovo nel mondo assicurativo e fino a qualche anno fa non esistevano. Il Gruppo Unipol è stato il primo in Europa ad introdurli. "Continueremo a lavorare sul concetto di valore condiviso e sviluppo sostenibile", ha concluso Laterza. "Lo abbiamo sempre fatto e oggi facciamo un passo avanti con i 3 SDGs dell’Agenda2030 più vicini al nostro business e target quantitativi significativi".