UNO STUDIO IDRAULICO SUL PERICOLO DEL FIUME MELMA A SILEA DEL 2010

UNO STUDIO IDRAULICO SUL PERICOLO DEL FIUME MELMA A SILEA DEL 2010

Interventi in ambito periurbano

L’analisi delle criticità idrauliche del fiume Melma e l’individuazione del possibile rigurgito provocato dal ridotto franco del ponte di via Roma a Silea pongono l’esigenza di proporre delle misure di mitigazione del pericolo idraulico.

Una proposta di intervento potrebbe consistere nella realizzazione di un’area prativa, umida o temporaneamente allagabile a monte del centro abitato di Silea: il sito individuato si trova a Nord del ponte della SR 53 di Lanzago. L’area umida – prativa avrebbe un duplice effetto, ambientale e di sicurezza idraulica.

Il prato stabile è un ecosistema complesso ad elevata biodiversità (il doppio dell’ecosistema barena) ormai scomparso come elemento del paesaggio rurale della pianura padana e che gli osservatori più pessimisti considerano solo il prologo di una futura urbanizzazione.

Se da una parte l’accorpamento di aree umide – prative ai corsi d’acqua irrobustisce la struttura della rete ecologica, dall’altra può esercitare un benefico effetto nella modulazione dei deflussi da rilasciare verso valle, consentendo il libero spagliamento delle acque in eccesso.

L’area individuata per la realizzazione della cassa di espansione in linea viene già considerata come area a pericolo idraulico dal PAI del fiume Sile, con pericolosità P2 – medio.

L’intervento consisterebbe nella ulteriore depressione dell’area, in modo da creare un maggiore volume d’invaso, e l’inserimento a valle di un manufatto di laminazione che trattenga a monte la portata di pieno in eccesso.

Sono stati valutati molteplici scenari, inserendo a valle manufatti di laminazione di tipo diverso, come traverse, traverse accoppiate con luci di fondo, applicando uno schema di calcolo a moto vario e utilizzando modelli matematici idrodinamici mono e mono – bidimensionali (Sobek della WL|Delft Hydraulics).

Come condizioni al contorno si sono assegnati: a monte l’onda di piena stimata mediante l’applicazione di un modello idrologico che ha trasformato in deflussi le precipitazioni probabilistiche per un tempo di ritorno di 50 anni; a valle il livelli idrometrici del fiume Sile ricavati dal Piano del Bacino del fiume Sile.

Gli esiti del calcolo, sia sulla laminazione delle piene, sia sui livelli idrometrici del fiume Melma a ridosso del ponte di via Roma, sono illustrati nei seguenti grafici.

Nel primo grafico (onde di piena) viene confrontato l’effetto di laminazione sull’onda di piena secondo le diverse ipotesi di intervento.

Un secondo grafico mostra gli effetti della laminazione (a seconda del tipo di intervento proposto) sugli inviluppi dei profili idraulici.

I quattro casi studiati vengono riportati in una tabella e individuano le diverse situazioni di confronto:

- Ipotesi 0: considera lo stato attuale del corso d’acqua senza alcun tipo di intervento. Il franco ridotto del ponte di via Roma determina un rigurgito verso monte: fra monte e valle del ponte si determinerebbe un dislivello di circa 32 cm.

- Ipotesi 1: si prevede la realizzazione di un’area umida / prato stabile con la disposizione di un manufatto di laminazione costituito da una traversa e da una luce di fondo. La briglia, da realizzarsi in legno e pietrame con tecniche di ingegneria naturalistica, avrebbe un’altezza di circa 2.9 m e una larghezza di circa 13 m. Si prevede anche la realizzazione di una luce di fondo larga 2 m e alta 1.5 m. Con la realizzazione di questo tipologia di intervento non si produrrebbe alcun dislivello a monte e a valle del ponte di via Roma. La portata al colmo diminuirebbe di circa 5 m³/s, mentre il livello idrometrico in corrispondenza del ponte di via Roma si riduce di circa 26 cm.

- Ipotesi 2: si prevede la realizzazione di un’area umida / prato stabile con la disposizione di un manufatto di laminazione costituito da una briglia con luce di fondo. La luce di fondo è larga 4 m e alta 1.5 m. Il calcolo è effettuato con un modello idrodinamico a moto vario monodimensionale. La portata al colmo diminuirebbe di circa 9 m³/s, mentre il livello idrometrico in corrispondenza del ponte di via Roma si riduce di circa 46 cm.

- Ipotesi 3: si prevede la realizzazione di un’area umida / prato stabile con la disposizione di un manufatto di laminazione costituito da una briglia con luce di fondo. La luce di fondo è larga 4 m e alta 1.5 m. Il calcolo è effettuato con un modello idrodinamico a moto vario mono - bidimensionale. Lo schema geometrico è lo stesso dell’ipotesi 3, con la differenza che, in questo caso, si è accoppiato il dominio bidimensionale a quello monodimensionale. Il confronto mostra non mostra significative differenze fra l’ipotesi 2 e l’ipotesi 3. La portata al colmo diminuirebbe di circa 8 m³/s, mentre il livello idrometrico in corrispondenza del ponte di via Roma si riduce di circa 44 cm.

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