Venerdì dietro al banco: la raccolta dei rifiuti speciali

Venerdì dietro al banco: la raccolta dei rifiuti speciali

Da trent’anni ho un contratto con la ditta Xxxx specializzata nella raccolta dei rifiuti del laboratorio galenico.

Iter consolidato: contratto annuale da gennaio a dicembre, un ritiro al mese, operatore abituale e conosciuto che sa benissimo cosa deve ritirare (ho otto diverse tipologie di rifiuti), fa firmare il formulario e lascia una ricevuta di quanto portato via.


A settembre 2019 ci dice che gli hanno affidato un’altra zona per cui dalle volte successive passerà un suo collega.


Dal mese successivo passa un nuovo operatore che non sa che cosa deve ritirare e che cosa deve fare e che a ogni nostra domanda risponde solo che lui fa solo quello che gli hanno ordinato.

Mi attacco al telefono per cercare di capirci qualcosa di più: una signorina (molto gentile) mi dice di non preoccuparmi, che adesso il sistema è cambiato, ma che va bene così, che non mi devo preoccupare, che adesso si fa tutto online (?!?).

Nei giorni successivi, con la posta, ricevo da parte di una certa ditta Yyyy (del tutto sconosciuta) copia del formulario e la richiesta di restituirlo firmato ad un indirizzo pec; mi sembra tutto molto strano, mi riattacco al telefono, ma continuano a rassicurarmi che va tutto bene e adesso si fa così.


Scoppia la pandemia e non viene più nessuno a ritirare i rifiuti.

Chiamo la ditta Xxxx e dopo innumerevoli tentativi riesco a parlare con una persona che si limita a ripetermi che c’è il covid e gli operatori si rifiutano di andare nelle farmacie per il ritiro dei rifiuti perchè troppo pericoloso.

Mi dice, oltremodo seccata, di tenere tutto da parte che ci penseremo quando ritorneremo alla normalità.

Io, però, non ho più taniche per la raccolta dei rifiuti liquidi pericolosi e continuo ad insistere per trovare una soluzione.

Alla fine di una trattativa estenuante riesco ad ottenere che mi lascino almeno nuove taniche vuote davanti alla farmacia, al ritiro di quelle piene ci penseremo.


In qualche modo il 2020 finisce.

A marzo 2021 si presenta una persona che mi dice che mi hanno sospeso il servizio perché non l’ho pagato.

Naturalmente cado dalle nuvole, perché non ho ricevuto alcuna richiesta di pagamento.

Dopo inenarrabili peripezie che vi risparmio, scopro che effettivamente avevo ricevuto una fattura dalla ditta Yyyy, ma che non avevo assolutamente capito a che cosa si riferisse e perché mi fosse stata inviata.

La saldo immediatamente e mi promettono a breve un nuovo ritiro.


Il nuovo operatore mi comunica che le regole sono cambiate, ma non mi spiega minimamente come e si porta via solo alcuni rifiuti mentre altri li lascia.


Termina anche il 2021.

Gennaio 2022. L’operatore, portando via i rifiuti, dice alla mia addetta alle pulizie che il mio abbonamento è scaduto e che questa sarà il suo ultimo passaggio.

Ricomincia la caccia al tesoro delle informazioni al telefono.

Dopo almeno dieci chiamate rimpallate fra operatori diversi, una persona da Roma mi dice che adesso si fa tutto online e mi da il link del sito al quale connettermi per rinnovare l’abbonamento.

Ci mettiamo in due, mio figlio ed io, per cercare di capire che cosa dobbiamo fare senza arrivare a niente: nel sito indicatomi, si parla di tutto tranne che di tipologie di rifiuti pericolosi di laboratorio.


Conclusione.

Grazie all’amico dell’amico dell’amico (nella fattispecie il direttore di un laboratorio di analisi chimiche, ex allievo di mio padre) riesco ad avere nome e telefono di una persona in carne e ossa che si occupa di rifiuti pericolosi e parlandoci mi si apre un mondo.

Due anni e mezzo fa la ditta Xxxx è stata acquisita dalla ditta Yyyy e l’anno scorso è nato un accordo con la ditta Zzzz per la gestione dei rifiuti covid alla quale hanno anche subappaltato la raccolta di tutti i rifiuti speciali secondo modalità completamente diverse dalle precedenti.

Finalmente riesco ad avere copia dell’accordo nazionale per lo smaltimento dei rifiuti speciali, copia del mio nuovo contratto, gli accordi commerciali e le modalità esecutive nonché scopro come rinnovare il contratto e come modificare se necessario gli accordi raggiunti.

Siano benedetti, ora e per sempre, gli amici degli amici degli amici: se non ci fossero loro il mondo crollerebbe miseramente fra informazioni non dete, cose non capite, comunicazioni del tutto insufficienti e fuorvianti

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