Vino, comunicazione o volantinaggio?

Vino, comunicazione o volantinaggio?

In quanto proprietario di un Wine Blog, mi arrivano spesso richieste via email per pubblicizzare aziende o bottiglie particolari. Alcune volte riesco a trasformare queste richieste in Sponsored Post, ossia articoli a pagamento che contengono un minimo di storia della cantina, un paio di foto dell'azienda e dei vigneti, e le schede tecniche. In questo caso devo fare quel po' di editing necessario per un articolo sul blog, in cambio di un costo che credo equo. Un buon numero di queste richieste arrivano direttamente dalle aziende vinicole, con poca o punta esperienza nel campo della comunicazione. Per questo mi metto volentieri al lavoro, ricavandone un compenso in danaro o un paio di bottiglie in assaggio (i post riportano la dicitura Sponsored Post e l'autore è 'sponsor').

Altre volte invece mi arrivano richieste che sinceramente trovo difficile, tecnicamente, veicolare ai miei lettori, e di solito sono richieste fatte da qualche agenzia di comunicazione e marketing. Prendendo spunto dall'ultima email arrivata, provo a dare qualche consiglio a queste agenzie, non perché io sia un esperto in comunicazione, ma perché sono un wine blogger.

Punto primo: l'email. E' chiaro che stai inviando la stessa comunicazione a decine di wine blog, nella speranza di fare almeno un centro o perché nel contratto tra te ed il cliente c'è scritto che devi mandare almeno 250 email al mese. Però almeno cura la formula di apertura. Non dirmi che hai visto il mio blog e ti è piaciuto, che ormai non ci crede più nessuno. Non scrivermi 'Buongiorno, spero che tutto vada per il meglio', perché dei fatti miei tu non ne sai nulla. Non iniziare dandomi del lei e poi passare al tu perché non hai controllato, nel tuo copia incolla compulsivo dei comunicati ufficiali, lo stile di scrittura. Insomma, fammi vedere che un po' del tuo ce lo hai messo.

Punto secondo: le schede tecniche. Inviarle in pdf non è la soluzione migliore, perché per inserirle nel mio sito web dovrei occupare spazio disco (che pago io) o fare un gran lavoro di editing (che mi occupa del tempo) per metterle nel post. La cosa migliore è inserire il link alla scheda sul sito del produttore, aggiungendo una breve nota personalizzata.

Punto terzo: i canali di acquisto. Se mi proponi un vino, dovresti anche dirmi dove lo posso trovare, dove acquistarlo, se il produttore ha un e-commerce, se posso comprarlo direttamente in cantina. E magari mettere l'indirizzo della cantina ed un numero di telefono non sarebbe male. Capisco che hai messo il link al sito web del produttore, ma fai un po' di sforzo in più, fai vedere che sai fare qualcosa in più del Copia&Incolla. Altrimenti quello che stai facendo avrà meno attenzione del volantino che trovo nella cassetta della posta, dove almeno c'è scritto il nome del negozio.

Ecco, questi sono i punti che guardo quando mi arriva la solita email commerciale, o almeno quelli che valuto prima di decidere se diventare un mezzo di comunicazione per quel prodotto oppure no. Un suggerimento: dividi la tua comunicazione tra siti web che hanno una newsletter e quelli che non ce l'hanno, e fai proposte diverse per i due tipi. Agevoleresti il mio lavoro, mi faresti più contento, e sarei più propenso a prendere in considerazione il tuo messaggio.

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