VISITANDO LUCCA SPECIALITA' LUCCHESE D'ECCELLENZA: IL BUCCELLATO VISITING LUCCA LUCCA SPECIALTY OF EXCELLENCE: THE BUCCELLATO
I molti turisti che vengono a visitare la città di Lucca oltre che ammirare le chiese, i palazzi, musei e le sue cinquecentesche mura possono degustare i molti prodotti tipici che la Provincia può offrire. In Piazza S.Michele, dove i molti turisti si possono soffermare ad ammirare l'omonima chiesa, vi si trova una delle più antiche pasticcerie di Lucca dove con maestranza in virtù delle antiche ricette viene sfornato tutti i giorni il BUCCELLATO. Il BUCCELLATO è il dolce tipico di Lucca, caratterizzato da un nome antichissimo. Il nome risale infatti al tempo dei Romani, quando con buccellatum si indicava il pane dei soldati, passato poi all’accezione medioevale di pane dolce. A Lucca si parla di buccellato già in un documento del 1485 legato al processo di una donna che aveva ucciso il marito proprio grazie all’aiuto un buccellato avvelenato. Altra testimonianza dell’importanza del buccellato nella storia della città è la tassa che la Repubblica di Lucca impose nel 1578 sulla sua vendita: i soldi ricavati da questa nuova imposta sarebbero poi serviti per ricostruire gli argini del fiume Serchio. Già dall’apparenza è facile collocare il buccellato nel filone dei pani dolci arricchiti tipici della tradizione toscana, dal pan co’ santi senese al pan di ramerino fiorentino, fino al bollo livornese, di origine ebraica. Non si può dire di essere stati a Lucca, quindi, se non si è assaggiata almeno una fetta di buccellato, ma badate bene, non di un buccellato qualsiasi. Il più rinomato è quello della pasticceria Taddeucci, un locale raffinato nato nel 1881. All’aspetto sembra un’antica drogheria, con enormi vetrine piene di dolci e lievitati, situata proprio nel centro storico di Lucca, nella piazza San Michele, accanto all’omonima chiesa. Una volta il buccellato era un dolce che tradizionalmente si preparava, o si ordinava, per la cresima dei figli. Oggi è entrato invece di diritto nella quotidianità della città di Lucca. Che sia un dolce tipico della zona di uso quotidiano si capisce subito, basta trascorrere dieci minuti nella pasticceria e davanti a voi sfileranno signore, giovani e vecchine, tutti che chiedono il buccellato o, meglio ancora, il solito, con un affetto nella voce che non lascia spazio a dubbi. Si compra fresco di giornata, come il pane, e di solito è fatto soltanto da farina, acqua, zucchero, uvetta zibibbo, anice e lievito. Il giorno dopo, quando non è più fresco, gli eredi di Jacopo Taddeucci suggeriscono di passarlo in gratella per colazione con burro, caffè e latte, o di utilizzarlo come base per altre preparazioni dolci, dalla zuppa di fragole al semifreddo. Quando siete lì non dimenticate di assaggiare anche la torta di verdura, fatta con le bietole, l’uvetta e i pinoli. È dolce e speziata, insolita, un dessert all’apparenza leggero e piacevole. Luigi Mansi
The many tourists who come to visit the city of Lucca as well as admire the churches, palaces, museums and its sixteenth-century walls can taste the many typical products that the Province has to offer. In Piazza S. Michele, where many tourists can stop and admire the homonymous church, there is one of the oldest pastry shops in Lucca where the BUCCELLATO is baked every day with mastery by virtue of the ancient recipes. BUCCELLATO is the typical dessert of Lucca, characterized by a very ancient name. In fact, the name dates back to Roman times, when buccellatum meant soldiers' bread, which then passed on to the medieval meaning of sweet bread. In Lucca, buccellato is already mentioned in a document from 1485 linked to the trial of a woman who had killed her husband with a poisoned buccellato thanks to her help. Another testimony to the importance of buccellato in the history of the city is the tax that the Republic of Lucca imposed on its sale in 1578: the money raised from this new tax would then be used to rebuild the banks of the Serchio river. Already from its appearance it is easy to place buccellato in the vein of enriched sweet breads typical of the Tuscan tradition, from the Sienese pan co' santi to the Florentine pan di ramerino, up to the Livorno stamp, of Jewish origin. You cannot say that you have been to Lucca, therefore, if you have not tasted at least one slice of buccellato, but mind you, not just any buccellato. The most famous is that of the Taddeucci pastry shop, a refined place born in 1881. In appearance it looks like an old grocery store, with huge windows full of sweets and leavened products, located right in the historic center of Lucca, in Piazza San Michele, next to the church of the same name. Once upon a time, buccellato was a sweet that was traditionally prepared, or ordered, for the confirmation of children. Today, however, it has entered the daily life of the city of Lucca by right. Whether it is a typical sweet of the area for daily use is immediately clear, just spend ten minutes in the pastry shop and ladies, young and old women will parade in front of you, all asking for buccellato or, better yet, the usual, with an affection in their voice that leaves no room for doubt. It is bought fresh every day, like bread, and is usually made only from flour, water, sugar, zibibbo raisins, aniseed and yeast. The next day, when it is no longer fresh, Jacopo Taddeucci's heirs suggest grilling it for breakfast with butter, coffee and milk, or using it as a base for other sweet preparations, from strawberry soup to semifreddo. When you are there, don't forget to also taste the vegetable pie, made with chard, raisins and pine nuts. It is sweet and spicy, unusual, an apparently light and pleasant dessert. Luigi Mansi