Voler piacere a tutti i costi!
Piacere agli altri, avere un consenso allargato, sembra uno sport molto diffuso, soprattutto in ambito professionale.
Ma, cercare di accontentare o piacere sempre a tutti si rischia di mettere in secondo piano la propria autostima, che sul lavoro (ma non solo) è sempre importante. La sentenza è presto fatta: a inseguire, con ossessione, il “like” di tutti gli altri si rischia di non piacere a se stessi.
Che poi provate a pensare la fatica di dover rincorrere la prova provata di aver accontentato tutti. Perdendo di vista l’unica persona da non perdere mai, noi stessi.
Se cerchiamo di accontentare tutti, rischiamo di perdere di vista le nostre vere esigenze e non riusciamo a costruire relazioni autentiche e durature.
Inoltre, mettendoci sempre in secondo piano, ci esponiamo al rischio di essere sfruttati nel mondo del lavoro. Quindi, per costruire relazioni solide e proficue, è importante saper dire di no quando è necessario e avere un atteggiamento assertivo
Sia chiaro, non mi sto riferendo alla soddisfazione del bisogno di considerazione e importanza, lecito. D’altronde a chi non fa piacere essere gratificati, apprezzati, utili e importanti. In questo caso, siccome si tratta di alzare il volume della nostra autostima, senza scendere nell’arroganza, ben venga.
Il problema nasce quando diventa un’ossessione e non ce ne accorgiamo nemmeno. Perdiamo di vista la regola del buon senso e non siamo più in grado di distinguere la “giusta misura”.
Come accorgersi di essere finiti nelle sabbie mobili del voler piacere a tutti in qualunque modo?
Ho fatto un’attenta analisi di contesto e sono giunto, dall’osservazione, a queste due risposte, non definitive:
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1. Dire SI’ quando si vuole dire NO. Dire sempre di SI’ mettendo in secondo piano i nostri bisogni. Un rapporto non può essere rovinato da un NO se appoggia su basi solide. La relazione con noi stessi, invece, rischia di risultare compromessa per assenza di affermazione personale. Entra in gioco l’assertività, perché di di NO con gentilezza ed educazione non può intaccare, in nessun modo, la relazione e la fiducia creata con il nostro interlocutore.
2. Modificarci in funzione dei dolori subiti. Quando ci si apre a maggiori opportunità ci si espone inevitabilmente ad un rischio maggiore: trovare sul nostro cammino, persone che ci feriranno, che ci faranno del male. Quello che dovremmo avere cura di non fare è di trasformarci in qualcosa che non siamo. Piuttosto impariamo a prendere le giuste misure su come comportarci la prossima volta.
A questi atteggiamenti, vanno aggiunta l’incapacità di tracciare dei confini entro i quali, all’interno di una relazione, muoversi, chiedere o nono chiedere aiuto e prendere decisioni. Stabilire in sostanza le regole del gioco.
A questo punto dovremmo chiederci se davvero possa servire voler compiacere a tutti: forse dovremmo evitare semplicemente che le persone si approfittino di noi.
Meglio rilassarsi. Almeno che non vai in giro stabilendo e instaurando rapporti elargendo e regalando cospicue somme di denaro, non puoi piacere a tutti.
Grazie e buona giornata
Loris Comisso
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