Watchman, cresce il progetto industriale dei sistemi visuali
Si chiama #Watchman il nuovo progetto bergamasco per realizzare un nuovo polo tecnologico specializzato nello sviluppo e nell’applicazione delle tecnologie dei #sistemidivisione, il #machinevision, un sistema che SKILLE ha già approfondito e presentato con sei casi di aziende bergamasche di applicazione in ambito industriale.
Sistemi tecnologici infatti che sempre più in questa fase di pesante trasformazione delle fabbriche in digital factory stanno entrando come strumento di controllo e di gestione dei processi produttivi.
L’innovazione è strettamente legato all’uso degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale nell’estrarre in forma automatica dati e informazioni da immagini digitali da trasferire poi in un miglioramento delle procedure, della qualità e dell’efficienza dei processi produttivi industriali.
Il progetto appena presentato parte da un investimento di 6,6 milioni di euro: 3 saranno finanziati da #RegioneLombardia nell’ambito dei 33 progetti - sui 78 che avevano presentato domanda –. Un contributo a iniziative che, secondo quanto stimato in Regione, potranno generare un investimento complessivo sul territorio, tra risorse pubbliche e private, di oltre 250 milioni di euro.
Il progetto bergamasco punta a sviluppare e rendere condivisibili soluzioni tecnologiche a struttura modulare, nell’ambito della visione artificiale, in modo da potersi ridefinire queste soluzioni in funzione delle specifiche e diverse applicazioni industriali.
Il progetto «Watchman» fa capo al consorzio Intellimech, 34 aziende in partenriato finanziario e industriale per la elaborazione di nuove soluzioni tecnologiche e soprattutto in chiave meccatronica. Ma riunisce lungo questo percorso anche la collaborazione diretta dell’@UniversitàBergamo come partner tecnologico del progetto, e realtà industriali del calibro di Brembo, SALF SRL e SORINTlab SpA. A queste si aggiungono altre tre imprese con sede fuori provincia: The Vision, Fincons Group AG, Smart Robots.
Migliorare qualità ed efficienza dei processi produttivi sono quindi i primi obiettivi. E i primi ambiti di applicazione saranno in particolare il chimico, farmaceutico e automotive, settori dove in cui si stimano i più importanti sviluppi industriali e innovativi. Il mercato 2019 della computer vision applicata ai soli settori pharma e automotive è stimato valga già oggi intorno ai 10 miliardi di dollari, con una crescita annua di oltre il 30%.
«Lo sviluppo di un progetto strategico nell’ambito dell’intelligenza artificiale, in particolare della “machine vision” applicata ai sistemi industriali – ha spiegato @Stefano Ierace, direttore di Consorzio Intellimech - consentirà la valorizzazione, facilitata anche dal ruolo di Intellimech nel tessuto produttivo lombardo, delle attività di ricerca e la loro ricaduta sul territorio, in modo da offrire supporto alle Pmi che oggi più che mai necessitano di tecnologie per rendere più efficienti i propri processi e da essere trasversale rispetto agli ambiti produttivi».
«Grazie ad un partenariato che lavorerà in modo sia congiunto che verticale sullo specifico dominio di competenza – spiega Fabio Previdi, dell’Università di Bergamo e responsabile scientifico dell’iniziativa - l’obiettivo è la realizzazione di una metodologia con approccio modulare, per la progettazione di sistemi di “machine vision” altamente riconfigurabili, grazie all’introduzione delle più recenti innovazioni tecnologiche in ambito sistemi di visione, intelligenza artificiale, data management e robotica collaborativa».