Work-life balance: cos’è e come si raggiunge l’equilibrio tra vita e lavoro
Quando parliamo di work-life balance facciamo riferimento ad un concetto molto ampio, che affonda i suoi presupposti in un’unica radice: la capacità di bilanciare in modo equilibrato la vita professionale e la vita privata.
L’equilibrio tra lavoro e vita privata è una tematica molto attuale, strettamente legata al progresso tecnologico che ha rivoluzionato il nostro modo di lavorare. Con l’avvento dello smart working e delle piattaforme di social networking, l’importanza della presenza fisica sul luogo di lavoro è diminuita, fino ad annullarsi per alcune professioni.
In passato era difficile o impossibile portare a casa il lavoro e quindi c’era una chiara linea di demarcazione tra professionale e personale, che ora ha dei confini sempre più labili.
Ma perché parliamo di work life balance in Italia e quali sono gli aspetti da considerare per trovare il giusto equilibrio? Approfondiamo il tema nei prossimi paragrafi di questa guida.
Quello che devi sapere sul work life balance
Secondo Bowswell e Olson-Buchanan, “tecnologie sempre più sofisticate ed economiche hanno reso possibile per i dipendenti mantenere i contatti con il lavoro”. Ma qual è il rapporto tra work life balance e welfare aziendale e quali fattori influiscono nella ricerca dell’equilibrio tra lavoro e vita privata? Scopriamolo subito.
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Work life balance: una definizione
L’equilibrio vita-lavoro, come abbiamo detto, è un concetto che fa riferimento alla capacità di bilanciare la sfera personale (intesa come stile di vita comprendente salute, famiglia e tempo libero) e la sfera professionale (intesa come carriera e ambizione).
La contrapposizione lavoro-tempo libero è stata introdotta per la prima volta a metà dell’Ottocento. L’espressione inglese “work-life balance” è stata usata per la prima volta nel Regno Unito alla fine degli anni ’70 proprio per designare l’equilibrio tra il lavoro di un individuo evita personale.
I fattori che influiscono nel processo di costruzione di un equilibrio tra vita e lavoro sono diversi, primo fra tutti tecnologia e politiche di welfare aziendale.
In generale, possiamo parlare di un work life balance positivo nel momento in cui il lavoratore si sente complessivamente appagato della sua vita e ritiene di dedicare il giusto tempo al perseguimento dei suoi obiettivi.
Sicuramente non esiste un equilibrio unico per tutti, né esiste un “giusto” e uno “sbagliato”: l’equilibrio tra vita e lavoro è un processo strettamente personale e in continua evoluzione, che può cambiare a seconda dell’età, degli obiettivi e del sistema di valori.
Il ruolo della tecnologia
Se parliamo di job life balance, non possiamo non menzionare la tecnologia e il ruolo che ha in questo frangente.
C’è da dire che l’aumento della tecnologia mobile, i software basati sul cloud e la popolarità dei social media hanno reso molto più prepotente nei dipendenti la sensazione di essere sempre al lavoro, rendendo meno evidente la distinzione tra professionale e personale.
Secondo alcuni esperti, gli smartphone e l’accesso “always-on” al posto di lavoro hanno sostituito il controllo autoritario dei manager.
Ad oggi, i dipendenti possono usufruire di diversi sistemi che consentono loro di portare a termine il proprio lavoro oltre i confini fisici dell’ufficio. Infatti, i lavoratori possono rispondere ad una mail o a una telefonata durante il fine settimana, in genere mentre non sono ufficialmente “sul posto di lavoro”.
Welfare aziendale: le azioni da promuovere
Per chi dirige un’azienda e ha a che fare con il personale, occuparsi di work life balance è fondamentale.
Le conseguenze di un cattivo equilibrio tra sfera personale e professionale possono ripercuotersi in entrambe le aree, portando ad un’insoddisfazione e ad una demotivazione che rendono il dipendente poco produttivo.
Il primo aspetto da sottolineare fa riferimento proprio al fatto che quando le persone lavorano oltre la loro capacità, le aziende ne pagano il prezzo.
Lavorare senza essere motivati e sotto stress può avere un impatto molto forte nel dipendente e negli equilibri del team.
Per ridurre lo stress è importante portare avanti politiche di welfare aziendale, capaci di azzerare la frustazione e incentivare la produttività.
Parliamo ad esempio di iniziative come:
- Smart working e lavoro a distanza;
- Orari flessibili;
- Facilities per i dipendenti.
Investire sul work life balance dei dipendenti aiuta a lavorare meglio: il lavoratore sarà più disponibile, più efficiente e più appagato perché non sentirà il peso della divisione tra lavoro e famiglia.
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Tre consigli anti stress per i dipendenti
Se sei un lavoratore dipendente, costruire il tuo equilibrio tra vita professionale e personale è sicuramente al centro dei tuoi interessi.
Come abbiamo detto, non esistono esempi di work life balance positivi e universalmente validi, ma si tratta di un processo ad personam, che si costruisce costantemente e varia nel tempo.
Ecco tre cose che ti consigliamo di fare per ritrovare la tua serenità:
- Non lasciarti ossessionare dal perfezionismo: secondo Puder-York, “Man mano che la vita si espande è molto difficile, sia dal punto di vista neurologico che psicologico, mantenere l’abitudine alla perfezione”. La perfezione maniacale è nemica del benessere: non puntare alla perfezione, ma all’eccellenza costante;
- Scollegati: essere sempre connesso, anche nei momenti in cui sei in famiglia, può rendere ancora più labili i tuoi equilibri. Ti sembrerà di essere sempre a lavoro. Ogni tanto, spegni il telefono e goditi il momento;
- Prenditi cura di te: non dimenticare di lavorare su te stesso e sui tuoi obiettivi. Se ti senti stressato, praticare uno sport è utile per rilasciare endorfine, gli ormoni della felicità. Anche la meditazione mindfullness potrebbe essere un valido aiuto per abbattere lo stress quotidiano.
Un work life balance positivo deve farti sentire bene con te stesso e darti un senso di appagamento. Gestire l’equilibrio tra vita personale e professionale porta benefici anche sul lavoro, aumentando la produttività e l’efficienza giornaliera.
Professional Counselor presso ASL 3 Genovese
6 anniComplimenti e congratulazioni! !😊