Castello di Weikersdorf
Castello di Weikersdorf | |
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Castello di Weikersdorf in un'immagine del 2009 | |
Localizzazione | |
Stato | Austria |
Land | Bassa Austria |
Località | Baden |
Indirizzo | Schloßgasse 9-13 |
Coordinate | 48°00′28.73″N 16°13′14.38″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XIV secolo |
Realizzazione | |
Proprietario | proprietà privata |
Il castello di Weikersdorf (Schloss Weikersdorf in tedesco) si trova nel comune austriaco di Baden nel omonimo distretto, in Bassa Austria e le sue prime strutture potrebbero risalire al XIV secolo.[1][2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello con fossato originale che si trova sul sito è stato edificato in un periodo ancora non certo. Si sa che Hugo von Weiherburg, fratello di Tursen Otto von Rauhenstein, fece una donazione all'abbazia di Heiligenkreuz nel 1233 e che in alcuni documenti dell'abbazia negli anni dal 1268 al 1344 i signori di Weikersdorf sono ripetutamente menzionati anche se non è noto dove fosse il loro castello. Occorre attendere il 1450 per avere conferma della presenza del castello sotto la signoria di Hans Hager e che la fortezza nel 1463 venne attaccata da forze della Boemia. Dal 1480 al 1496 fu di proprietà di Achaz Enenkel e intorno al 1500 fu il re ungherese Mattia Corvino a controllarlo. Nella prima metà del XVI secolo venne attaccato dall'esercito ottomano in uno dei suoi tentativi di occupare Vienna e nel 1531 il signore locale risultò essere Joachim Marschall von Reichenau. Alla sua morte il castello fu ceduto a Jakob Rainer e a questi succedette Georg Kottler che fece ricostruire il cortile del palazzo in stile rinascimentale intorno al 1579. Il maniero fu venduto nel 1586 a Georg Stadler von Ernstbrunn e il figlio Gandolf lo lasciò a Barbara Langeisen nel 1606. Nel 1612 il signore fu Hans Paul Bayer poi, durante l'invasione turca del 1683 vi furono gravi danneggiamenti e parte delle strutture venne incendiata. Quando la proprietà passò a Franz Anton Edler von Quarient e Raal nel 1692 fu necessaria un'importante ricostruzione che ha trasformato la struttura nelle forme che ci sono pervenute. Attorno alla metà del XVIII secolo appartenne alla famiglia Doblhoff e subito dopo venne nuovamente ristrutturato. Fino alla seconda guerra mondiale il castello ospitò una pinacoteca con opere dal XVI al XIX secolo e dopo la fine della guerra venne requisito e occupato dall'Armata Rossa sovietica e l'edificio subì ingenti danni tanto che, quando tornò tra le proprietà della famiglia Doblhoff-Dier, rischiò seriamente di cadere in rovine. Nel 1966 la città di Baden lo acquisì e lo mise in sicurezza sino a quando, nel 1971, venne comprato da Lotte e Wilhelm Papst che lo trasformarono in albergo introducendo varie modifiche strutturale per renderlo adatto al nuovo utilizzo.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Lo storico edificio si trova nel comune austriaco di Baden nel omonimo distretto, in Bassa Austria. Molte delle originali strutture difensive sono state perdute durante le varie ricostruzioni e il mastio che sorgeva nell'angolo nord del cortile venne parzialmente demolito durante la trasformazione barocca e non è più visibile dall'esterno. Alcuni dei muri perimetrali nella zona delle ali nord e ovest risalgono al XIII secolo. Al piano terra dell'ala sud-est si trova un'antica scala a chiocciola in pietra. Gli interni sono stati in gran parte modificati nel 1859 e nella ex sala da pranzo si conserva un soffitto ligneo che imita una rifinitura in ceramica. I soffitti dei saloni presentano interessanti stucchi della fine del XVII secolo, in particolare quello della ex sala della musica.[1][2] Il parco che circonda il castello è meglio conosciuto come Doblhoffpark, il roseto più grande dell'Austria con più di 30.000 piante di rose suddivise in oltre 800 varietà.[4]
Bene architettonico tutelato
[modifica | modifica wikitesto]In Austria il castello di Weikersdorf, che è circondato da un ampio e frequentato parco, è un bene sottoposto a tutela artistica col numero 33821.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (DE) Wehrbauten in Osterreich, su wehrbauten.at. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ a b c (DE) Weikersdorf, su burgen-austria.com. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ (DE) Mozart Schloss Stuppach, su wieneralpen.at. URL consultato il 15 giugno 2023.
- ^ (DE) Baden Rosarium/Dobblhoffpark, su wienerwald.info. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ (DE) Schloss Weikersdorf, su denkmalliste.toolforge.org. URL consultato il 17 giugno 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Viktor Wallner, Gerhard Weber, Das Badener Rosarium: eine Zusammenstellung, Baden bei Wien, Verlag der Gesellschaft der Freunde Badens und der Städtischen Sammlungen, 2000, OCLC 45075269.
- Willi Boskovsky, Eisenstadt Quartett, Clubhotel Baden. Schloss Weikersdorf, Polyhymnia, OCLC 17951006.
- (DE) Laurin Luchner, Emmanuel Boudot-Lamotte, Hubert Häusler, Schlösser in Österreich, München, Beck, 1978-1983, OCLC 891780828.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Castello di Weikersdorf
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) SCHLOSS WEIKERSDORF aus: Vischer, Georg Matthäus: Topographia Austriae Inferioris. Abgezogen von der Original-Kupferplatte der Ausgabe 1680, su abebooks.it. URL consultato il 17 giugno 2023.