Università Harvard
Harvard University | |
---|---|
La Dunster House di Harvard | |
Ubicazione | |
Stato | Stati Uniti |
Città | Cambridge |
Dati generali | |
Nome latino | Universitas Harvardiana |
Motto | Veritas |
Fondazione | 8 settembre 1636 |
Fondatore | Massachusetts General Court |
Tipo | Privata |
Rettore | Drew Gilpin Faust |
Presidente | Drew Gilpin Faust, Lawrence S. Bacow e Claudine Gay |
Studenti | 20 970 (2019)[1] |
Dipendenti | 18 075 (2009)[2] |
Colori | Cremisi |
Affiliazioni | Ivy League, AAU |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
L'Università Harvard (in inglese: Harvard University) è un'università privata statunitense situata a Cambridge, nel Massachusetts, nell'area metropolitana della città di Boston. Fu fondata con contributi privati nel 1636[3] da John Harvard ed è parte della Ivy League. Harvard è la più antica istituzione universitaria degli USA[4] e la prima corporazione (ufficialmente The President and Fellows of Harvard College) registrata nella nazione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu istituita il 18 settembre[5] del 1636 a seguito di una delibera della Colonia della Baia del Massachusetts. Inizialmente chiamata the New College, prese il nome di Harvard College il 13 marzo 1639 in onore di John Harvard, il suo principale finanziatore, che aveva lasciato per testamento al college la sua biblioteca (circa 400 libri) e una rilevante somma di denaro, con la quale l'istituto fu ristrutturato e ampliato per accogliere circa trenta studenti. Successivamente, alcune riforme attuate tra il 1869 e il 1909 introdussero i corsi a numero chiuso, gli esami di selezione per l'accesso e si organizzarono classi preferenzialmente composte da pochi studenti. All'inizio del diciannovesimo secolo l'istituzione emerse come il principale centro culturale tra le élite sociali di Boston.[6][7]
Harvard ha una amichevole rivalità con il Massachusetts Institute of Technology che risale al 1900, quando una fusione tra le due scuole fu frequentemente suggerita e a un certo punto ufficialmente concordata, ma annullata dal parlamento del Massachusetts. Al giorno d'oggi, le due scuole cooperano tanto quanto sono in competizione, tramite programmi e conferenze comuni, inclusa la "Division of Health Sciences and Technology", il Centro Dati Harvard-MIT e il "Dibner Institute for the History of Science and Technology". Inoltre, gli studenti delle due scuole possono iscriversi a corsi dell'altra scuola senza pagare ulteriori tasse, ottenendo crediti per conseguire la laurea nella propria Università.
Le principali organizzazioni studentesche a Harvard includono la Crimson, l'Harvard Lampoon, la Harvard Advocate, l'Hasty Pudding Theatricals e l'Harvard Glee Club. La Harvard-Radcliffe orchestra, composta principalmente da studenti, fu fondata nel 1808 come Pierian Sodality.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Harvard è governata da due commissioni, il President and Fellows of Harvard College, conosciuto anche come Harvard Corporation e fondato nel 1650 e lo Harvard Board of Overseers. Il presidente cura l'amministrazione quotidiana ed è nominato dalla Harvard Corporation, a cui risponde.
Harvard è organizzata in nove facoltà:
- Harvard Faculty of Arts and Sciences
- Medicina[8]
- Harvard Divinity School (1816)
- Harvard Law School (1817)
- Harvard Business School (1908)
- Harvard Graduate School of Design (1914)
- Harvard Graduate School of Education (1920)
- Harvard School of Public Health (1922)
- John F. Kennedy School of Government (1936)
Harvard dispone di un campus in Italia, presso villa I Tatti a Firenze che fu donata all'università da Bernard Berenson e include una biblioteca, una fototeca e una collezione d'arte.
Editoria
[modifica | modifica wikitesto]Presso l'ateneo ha sede il quotidiano studentesco The Harvard Crimson.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Le squadre sportive universitarie prendono il nome dal colore di Harvard: il cremisi. La squadra di atletica di Harvard si sfida in competizioni intense contro Yale in ogni sport, fino ad arrivare al punto decisivo nel loro annuale incontro di football, che si tiene dal 1875 ed è chiamato semplicemente The Game. Nel 1903, lo Stadio di Harvard introdusse una nuova era del football con il primo stadio.
Studenti celebri
[modifica | modifica wikitesto]Tra i più celebri studenti che frequentarono l'Università di Harvard vi sono:
- William Moulton Marston
- Glen Cooper
- Henry Kissinger
- Federico X di Danimarca
- Bill Gates (prima di lasciare gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla Microsoft)
- John Fitzgerald Kennedy
- Franklin Delano Roosevelt
- Sherly Sandberg
- Eduardo Saverin
- Mark Zuckerberg
- Theodore John Kaczynski
- Ernst Hanfstaengl
- Barack Obama
- Natalie Portman
- Damien Chazelle
- Justin Hurwitz
- Matt Damon (prima di lasciare gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di attore)
- Tommy Lee Jones
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- Charles W. Eliot (1869-1909)
Primati
[modifica | modifica wikitesto]L'Università conta il maggior numero di primati al mondo: prima in diverse classifiche e per molti anni tra le università al mondo per qualità degli insegnamenti, Harvard ha prodotto il maggior numero di premi Nobel della storia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Common data set 2019-2020 (PDF), su oir.harvard.edu. URL consultato il 12 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2020).
- ^ (EN) Harvard University fact book 2009–2010 (PDF), su provost.harvard.edu (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
- ^ Historical Facts | Harvard University, su Harvard University. URL consultato il 6 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2018).
- ^ Frederick Rudolph, The American College and University, University of Georgia Press, 1961, p. 3, ISBN 0-8203-1285-1.
- ^ Nel calendario gregoriano.
- ^ Ronald Story, Harvard and the Boston Brahmins: A Study in Institutional and Class Development, 1800–1865, in Journal of Social History, vol. 8, n. 3, 1975, pp. 94–121, DOI:10.1353/jsh/8.3.94.
- ^ Betty G. Farrell, Elite Families: Class and Power in Nineteenth-Century Boston, State University of New York Press, 1993, ISBN 0-7914-1593-7.
- ^ Include la Harvard Medical School (1782) e la Harvard School of Dental Medicine (1867).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John T. Bethell, Harvard Observed: An Illustrated History of the University in the Twentieth Century, Harvard University Press, 1998, ISBN 0-674-37733-8.
- John Trumpbour, ed., How Harvard Rules, Boston: South End Press, 1989, ISBN 0-89608-283-0.
- John Hoerr, We Can't Eat Prestige, The Women Who Organized Harvard; Temple University Press, 1997, ISBN 1-56639-535-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Harvard College Observatory
- Drew Gilpin Faust
- Adams House
- Cabot House
- Currier House
- Dunster House
- Kirkland House
- Tour de stade
- Horace Trumbauer
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Università di Harvard
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Università di Harvard
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su harvard.edu.
- Harvard University (canale), su YouTube.
- Harvard University, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alberto Pincherle, HARVARD UNIVERSITY, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Harvard University, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Harvard University, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Università Harvard, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Edizioni e traduzioni di Università Harvard, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Università Harvard, su Structurae.
- (EN) Università Harvard, su Geographic Names Information System, USGS.
- Università Harvard / Università Harvard (altra versione) / Università Harvard (altra versione), su ISIL.
- (EN) Harvard University, su SoundCloud.
- (EN) Università Harvard, su IMDb, IMDb.com.
- Harvard Business Review Italia, sito ufficiale, su hbritalia.it.
- (EN) EdX, portate di e-learning gratuito a cura di Harvard e Berkeley, su edx.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128987800 · ISNI (EN) 0000 0004 1936 754X · BAV 494/4126 · ULAN (EN) 500312819 · LCCN (EN) n78096930 · GND (DE) 2012974-9 · BNF (FR) cb118698578 (data) · J9U (EN, HE) 987007262471405171 · NSK (HR) 000049880 |
---|