Vai al contenuto

Da Wikivoyage.

Amritsar
ਅੰਮ੍ਰਿਤਸਰ o अमृतसर
Il tempio di Harmandir Sahib
Stato
Altitudine
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'India
Mappa dell'India
Amritsar
Sito del turismo
Sito istituzionale

Amritsar (ਅੰਮ੍ਰਿਤਸਰ in punjabi o अमृतसर in hindi) è città del Punjab, stato federato dell'Unione Indiana.

Da sapere

[modifica]

Amritsar è la porta d'ingresso dell'India per quanti abbiano deciso di raggiungere questo paese via terra, attraversando Turchia, Iran e Pakistan. Il nome significherebbe "Lago d'Ambrosia" o del nettare immortale dalle parole "Amrit Saagar". È il centro religioso del Sikhismo, una religione nata dal primo guru, Guru Nanak che ha una visione unanime degli esseri umani. nel corso del tempo ci sono stati 10 Guru e decimo guru ha fondato il Khalsa (Santo Gueriero) che conquistò gran parte dell'India Occidentale e dell'odierno Pakistan a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.

Quando andare

[modifica]

Il miglior periodo per una visita è l'inverno che nel caso specifico di Amritsar decorre da novembre a marzo. Durante questi mesi le temperature variano dai 16 ai 4°. A gennaio però il termometro può attestarsi una manciata di gradi sotto lo zero.

Aprile segna l'inizio dell'estate caratterizzata da temperature elevate che possono raggiungere e superare i 45°, soprattutto in giugno.

La stagione monsonica va da luglio a settembre e naturalmente è caratterizzata da frequenti piogge. Si distingue anche una stagione post-monsonica che comprende i mesi di ottobre e novembre con piogge sparse.

Cenni storici

[modifica]

Amritsar sorse nel 1574, quando vi si trasferì il guru Ram Das (1534–1581), un successore di Nanak (1469 – 1539), il fondatore del Sikhismo.

Tre anni più tardi fu dato inizio agli scavi del bacino sacro che avrebbe accolto il tempio d'oro completato 28 anni dopo, al tempo di Arjan Dev Ji (1563 – 1606), il V guru che redasse il libro sacro dei Sikhs, l'"Adi Granth" (letteralmente: "il primo libro").

Al tempo di Gobind Singh (1675-1708), il X guru, i Sikhs si organizzarono in una formazione a carattere militare detta "Khalsa". Khalsa è un termine che significa "puro" e indica la collettività dei Sikhs che hanno ricevuto il battesimo bevendo l'Amrit o nettare immortale.

Nel 1761 la città fu rasa al suolo dallo scià afghano Ahmad Durrani. Tre anni più tardi fu ripresa dai Sikhs che lanciarono una controffensiva vittoriosa riuscendo ad impadronirsi di Lahore. Sotto la guida di Ranjit Singh (1780-1839) i Sikhs conquistarono gran parte del territorio dell'odierno Pakistan e il loro capo si insignì del titolo di maharajah. I suoi successori opposero una resistenza feroce ai Britannici riuscendo anche a strappare qualche vittoria sui campi di battaglia ma nel 1848 l'intera nazione dei Sikhs cadde sotto il dominio britannico.

Cultura e tradizioni

[modifica]

Quando ci si accinge ad entrare nell'area del tempio d'oro:

  • Non è permesso mangiare, bere o fumare.
  • Sia gli uomini sia le donne devono avere il capo coperto. Per gli uomini vengono offerti copricapi all'entrata, per le donne basta un semplice foulard.
  • Tutti i visitatori devono togliere le scarpe e le calze, lasciandole presso l'ingresso. Devono inoltre lavare i piedi nella fonte davanti al tempio

Se si rispettano queste semplici norme di cortesia si potrà godere di una delle meraviglie dell'India, che, secondo la religione Sikh, è aperta a ogni persona, a qualunque confessione religiosa essa appartenga.

Come orientarsi

[modifica]
Mappa a tutto schermo Amritsar

Quartieri

[modifica]
  • Città vecchia - Fa perno sul complesso del Tempio d'oro ed è racchiusa entro un viale a forma di anello che segue il tracciato delle antiche mura. Vi si aprono 12 porte di cui solo una è originale, quella di Ram Bagh, di fronte alla stazione di polizia.

A nord della stazione e delle linee ferroviarie si estendono i quartieri moderni dove sono presenti alberghi di categoria superiore.

Come arrivare

[modifica]

In aereo

[modifica]

L'aeroporto di Rajasansi è a 11 km dal centro.

In auto

[modifica]

Amritsar è situata sulla "Grand Trunk Road", l'arteria di epoca Moghul che collegava Calcutta a Peshawar, attraversando la pianura gangetica in tutta la sua lunghezza. La National Highway nº 1 segue gran parte del tracciato di questa antica strada. Uscendo da Amritsar e procedendo lungo la NH2 incontriamo le città di Jalandhar, Ludhiana, Ambala, Panipat, Delhi (446 km)

Jammu e Srinagar distano 214 e 517 km rispettivamente. La prima località è raggiungibile anche in treno.

In treno

[modifica]

Salire a bordo del treno internazionale "Samjhota Express" che da Lahore conduce ad Amritsar non è consigliabile per motivi di sicurezza, come spiegato altrove.

Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con altre località dell'India si ricorda che, per prenotare un treno (anche on line) bisogna conoscerne il numero. Di seguito ne sono riportati alcuni di quelli che effettuano fermate ad Amritsar (Il nome del treno è tra parentesi):

Interno del treno "Shatabdi Express" alla stazione di Bhopal


Come spostarsi

[modifica]

Con mezzi pubblici

[modifica]

C'è un servizio di autobus pubblici gratuito che fa da spola da una piazzetta dinnanzi la stazione ad un'altra piazzetta nei pressi del tempio d'oro. L'autobus è chiaramente molto affollato, ma vale la pena prenderlo almeno una volta per mescolarsi con la popolazione locale.

In taxi

[modifica]

Dalla stazione partono oltre ai classici auto-rickshaw "privati", anche degli auto-rickshaw "condivisi" che sono consigliabili non tanto per il mero risparmio economico, quanto per annoverare tra le proprie esperienze, un viaggio in cinque dove normalmente ci si siede solo in due!


Cosa vedere

[modifica]
Mappa del Tempio d'oro ad Amritsar
Una delle porte di ingresso al tempio d'oro di Amritsar
Ingresso nord al tempio d'oro
  • Harmandir Sahib (Il tempio d'oro). Il complesso del tempio d'oro comprende un bacino d'acqua al centro del quale si erge il "Darbar Sahib", il palazzo del Signore, detto anche Harmandir, il palazzo divino. La costruzione odierna risale al 1802 e si erge sul luogo di un santuario (gurdwara) più antico distrutto dalle armate dello scià afghano Ahmad Durrani nel 1761. Si tratta di un maestoso edificio in marmo con una cupola rivestita in lamine dorate che risplende sotto i bagliori del sole. Il tempio è raggiungibile tramite uno stretto pontile che simboleggia la cruna dell'ago attraverso la quale sono costrette a passare le anime dopo il trapasso. Il bacino sacro che circonda il tempio è cinto di balaustre in marmo e circondato da altre costruzioni tra le quali spicca, l'"Akal Takht", gravemente danneggiato nel giugno del 1984, nel corso dell'azione militare nota come "Operazione Bluestar", condotta dall'esercito federale indiano in Punjab. Il Gurdwârâ (in punjabi: ਗੁਰਦੁਆਰਾ, gurdu'ārā, ਗੁਰਦਵਾਰਾ, gurdvārā; letteralmente: La porta del Guru), è un luogo di culto dei Sikh ma può indicare anche un loro semplice luogo di Riunione. Esistono migliaia di Gurdwârâ sparsi nel mondo ma i 6 principali sono tutti in India e il più famoso è proprio quello dell'Harmandir Sahib.


Eventi e feste

[modifica]


Cosa fare

[modifica]


Acquisti

[modifica]


Come divertirsi

[modifica]


Dove mangiare

[modifica]


Dove alloggiare

[modifica]

Prezzi medi

[modifica]

Prezzi elevati

[modifica]


Sicurezza

[modifica]


Come restare in contatto

[modifica]


Nei dintorni

[modifica]


Altri progetti

[modifica]
CittàBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.
  翻译: