Classical Sessions: Vanessa Wagner

Classical Sessions: Vanessa Wagner

Nella sua Sessione classica, Vanessa Wagner attinge al proprio amore per la musica minimalista contemporanea. È una passione che si è sviluppata in lei soltanto di recente, dopo anni dedicati all’interpretazione del repertorio “standard”. “Ho scoperto l’universo di Glass, Reich e Adams molto tempo fa”, racconta l’artista a Apple Music, “ma non mi ci sono cimentata subito. Ho iniziato a esplorare la loro musica nel 2016 con il mio album Statea”. Da allora, si è lanciata alla ricerca di nuovi pezzi, soprattutto quelli eseguiti raramente. “In questa musica, trovo una meravigliosa tavolozza espressiva”, afferma. Il programma di Wagner si apre con ‘Lullaby’ di Bryce Dessner, chitarrista dei National e apprezzato compositore. “Bryce mi ha inviato questo breve pezzo scritto per un amico che aveva avuto dei gemelli”, dice. “In esso, riesce a esplorare molteplici universi”. Wagner si mette inoltre alla prova con due brani di Philip Glass: ‘Etude No. 12’ e ‘Dead Things’, estratto dalla colonna sonora di The Hours. “L’Etude è uno dei miei pezzi preferiti”, confessa. “È allo stesso tempo immobile e vibrante, e possiede una dolcezza inquieta che mi trasporta via ogni volta”. La selezione include anche musica di Kate Moore, giovane compositrice australiana autrice dell’ondeggiante ‘Spin Bird’, che, commenta Wagner, è “pieno di angoscia, come un cielo nuvoloso in cui si involano i merli”. A concludere la carrellata, ‘Gotham Lullaby’ di Meredith Monk, nell’arrangiamento curato dalla pianista stessa. “Nella versione originale, Monk canta solitamente questo pezzo accompagnandosi al piano. È come musica che è sopravvissuta ai secoli scorsi e che noi trasmettiamo nel tempo. Sento la voce delle donne di tutto il mondo in questa canzone: un brano d’amore, tenerezza e libertà”.

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