“Penso di aver sempre vissuto nel mio piccolo mondo”, dice Jvck James a Apple Music. “Gli altri ragazzi ascoltavano rap o grime, perciò mi sono sempre sentito un emarginato mentre crescevo. E cantare non era alla moda ai tempi, quindi cercavo di celarlo per sembrare il più regolare possibile”. Ma il talento di East London non deve più nascondersi. James ha iniziato ad essere apprezzato durante i suoi anni preadolescenziali grazie ad alcune cover di hit del passato, prima di perdere slancio a causa di un contratto discografico sfumato. Ha tuttavia ritrovato la strada con lo stellare DETOUR, del 2019, e due anni dopo con JOYRIDE. “A volte, sul momento, non sempre capiamo perché non ci troviamo esattamente dove vorremmo essere”, dice. “Ma io ne ho fatto tesoro usandolo come carburante per andare avanti. Non immaginavo dove mi avrebbe portato il mio talento, sapevo solo che volevo fare questo per il resto della mia vita”. Qui, la padronanza di neo-soul e R&B sfoggiata da James si fonde con le inclinazioni gospel di un’infanzia trascorsa in chiesa. Con questo lavoro, l’artista abbraccia una vulnerabilità coinvolgente: le tracce spaziano dal riconoscere il rischio e il romanticismo degli appuntamenti nei nightclub (‘LOVE IN THE CLUB’) alle esperienze di profonda intimità (‘GALAXY SWIM’), fino all’amarezza per i legami spezzati (‘HENNESSY TEARS’). Attraverso una potente miscela di soffici vocalità e lirismo intenso, il flow di James vira dall’ansioso allo spensierato, in perfetta sintonia con il suo R&B effervescente e l’anima tormentata. “Ora voglio fare musica per il ragazzino che è in me”, dice. “Per aiutarlo a tirarsi su”.