Trasferirsi a L.A. e rintanarsi in una casa per un anno non era la ricetta abituale per la realizzazione un disco dei TOPS. “Ci abbiamo davvero lavorato un sacco”, dice ad Apple Music la cantante e polistrumentista Jane Penny a proposito del melancolico Sugar at the Gate, pubblicato nel 2017. Ma le cose sono un po’ cambiate per I Feel Alive, il quarto LP della band indie pop. Tornati nella natia Montreal, con la tastierista Marta Cikojevic ad aggiornare la formazione e il loro batterista Riley Fleck a fare il pendolare dalla California per registrare, “abbiamo dovuto concentrarci al massimo e fare molto in poco tempo”, continua Penny. “Questo ha trasmesso una sensazione di vitalità a ogni cosa durante l’intero processo, perché c’era la pressione giusta per far accadere le cose velocemente o per non starci a pensare troppo”. L’altro grande cambiamento è stato che tra gli album, Penny e il chitarrista David Carriere - i principali autori del gruppo – hanno chiuso una relazione iniziata quando erano poco più che ventenni. Questo non significa però che I Feel Alive sia un album di rottura. “Più che altro, dopo che passa un po’ di tempo, hai davvero lo spazio per riflettere su quelle situazioni e sui tuoi sentimenti”, spiega Penny. Le esplorazioni delle emozioni successive alla fine di un rapporto, dell’essere donna, dell’intimità e del brivido di nuovi legami che hanno dato forma a I Feel Alive sono magistralmente completati dal vellutato sound da AM Gold anni ’70 che i TOPS hanno affinato nel corso dell’ultimo decennio. Qui, Penny va a fondo nei temi del disco, mano a mano che ne seziona i pezzi che lo compongono. Direct Sunlight “All’inizio, l’ho scritta su qualcuno che sta tradendo qualcun altro ma poi ho pensato che fosse troppo negativa. C’è una certa acredine nel tipo di canzoni che, quando le scrivi, specialmente se cambi il tuo modo di percepire molte situazioni, ti mettono nella condizione di volerne mutare il sentimento. Ma questa idea di ‘You play shadow games/I play with the light’ [‘Tu giochi nell’ombra/Io gioco con la luce’] riguarda il fatto che le persone possono essere ombrose o che c’è una specie di oscurità e che fare musica è un modo di guarire tutte la negatività della tua vita. Penso sia questo il motivo per cui, ad esempio nel bridge, entra un solo di flauto. Suonare il flauto è sempre stata la cosa che mi ha dato più gioia.” I Feel Alive “‘I Feel Alive’ parla davvero dell’essere innamorati, ma anche della sensazione di alienazione che si prova dopo essersi innamorati di qualcuno che forse non ha nessun senso nei termini di quello che la tua attuale cerchia sociale si aspetta da te o di quello che la gente pensa dovresti fare. L’ho scritta sul grande amore verso il mio compagno ma anche su quello che ho percepito dopo essere tornata a Montreal. È una città con una comunità molto unita e penso che questa sia una cosa molto positiva ma può allo stesso tempo farti sentire come un pesce in un acquario dal quale vuoi scappare. L’idea di ‘I Feel Alive’ dovrebbe essere però in assoluto quella dei momenti in cui un’emozione prende il sopravvento su di te.” Pirouette “L’ha composta David. La sua scrittura ha una spiccata sensibilità pop ed è molto orientata all’orecchiabilità del motivo. È l’unico di noi che se ne può uscire con ‘Silhouette, pirouette... Devo assolutamente scrivere una canzone con queste parole che suonano così bene insieme’. L’idea è quella di un estraneo che parla con te. A me ricorda quelle volte in cui sei catapultato in situazioni sociali che ti provocano un senso di alienazione. Il momento in cui ti trovi a non essere più con la persona con cui stavi e avere comunque bisogno di novità, andando quindi alla ricerca di qualsiasi cosa, è molto sgradevole. Ha un po’ quell’attitudine alla ‘Stronza, stai scherzando?’ anche se non dico mai cose del genere. ‘Il nemico in guerra’ vuole dare l’idea del fatto che ti sentivi in trappola nella situazione precedente e ora stai cercando di trovare la libertà ma la libertà arriva con una certa dose di alienazione ed estraneità.” Ballads & Sad Movies “Quando David me l’ha fatta ascoltare, aveva un non so che alla Elton John, sul genere delle power ballad sentimentali che adoro. Abbiamo passato molto tempo a trovare il giusto suono degli accordi e a renderlo il più scarno possibile. Penso che il significato della canzone sia piuttosto immediato. Non c’è niente di nascosto. Ma credo che dica una cosa meravigliosa: ti senti male perché la relazione è finita ma sei anche felice di avere incontrato quella persona. Ho l’impressione che il cuore emozionale del pezzo sia: ‘Se non ti avessi conosciuto allora, sarebbe differente, ma ora non ti conosco e non so quando ti conoscerò di nuovo’.” Colder & Closer “Ho amato subito il motivo ‘closer and colder’ concepito da David. Mi sembrava un’idea pazzesca per una canzone. In una sorta di preveggenza emozionale, esprimeva questo concetto dell’intimità o della vicinanza come cose fredde e precarie, il che mi ha dato molto da pensare. Ogni strofa parla di un aspetto differente. Spesso mi piace espandere un certo significato primario ma ci sono ancora una molteplicità di cose diverse espresse in uno stesso pezzo. Poi tutto si fonde in questa idea che, indipendentemente dal modo in cui cerchi di riempire un vuoto o di capire il tuo comportamento, ogni cosa che fai, tutti gli amanti che ti sei lasciata alle spalle, tutte le persone che hai toccato vivono con te e tu vivi con loro, come fantasmi. Si tratta di ripensare l’intimità e l’alienazione come due facce della stessa medaglia.” Witching Hour “L’ora delle streghe è un momento del giorno ma, per quanto mi riguarda, è più di una convenzione e mi ha fatto riflettere molto sulla mia esperienza di donna e sulla mia carriera. Quando abbiamo cominciato, mi sono scontrata con un’infinità di assunti secondo cui era impossibile per le donne essere prese seriamente nella musica o con l’idea consolidata che fosse irreale pensare che potessero avere una lunga vita artistica e mi sono trovata in molte situazioni in cui le sole donne intorno a me con le quali interagire erano fidanzate di…, o comunque ai margini delle cose. Ora qualcosa sembra essere cambiato. Stavo rimuginando su quel periodo e su come certe esperienze dell’essere sessualizzata o di sentire come se tu dovessi essere sessualizzata possano essere estremamente insidiose e incidere profondamente nel tuo inconscio. Mi sono concentrata su questa idea dei sogni reali, scrivendo parole nel modo in cui sembra che gli incubi ne distorcano il significato in qualcos’altro. ‘String along/Pearls around her neck/Serpent they've become/Choking every breath’ [‘Infila le perle attorno al suo collo/Sono diventate un serpente/Che soffoca ogni respiro’]. Si tratta di evocare questa magica visione da incubo che prende vita nella nostra mente. Il verso in cui dico: ‘I bite my tongue’ [‘Mi mordo la lingua’] si riferisce anche al modo in cui mi sembra di essermi spesso costretta a tacere o a come ho avvertito che questa pressione non fosse troppo giustificata nel momento in cui esplori certi mondi. Inoltre, ‘Boy’s pride/Vanishing under the spotlight/Many sides, surface and ignite’ [‘L’orgoglio del ragazzo/che scompare sotto i riflettori/Da molti lati, emergono e si accendono’] riguarda il fatto di vedersi circondata da tutti questi uomini il cui potere nella musica è indiscusso e da tutti questi musicisti che ora erano nel panico, immersi nelle conversazioni che stavano prendendo forma. Spesso nemmeno necessariamente colpevoli di qualcosa ma semplicemente pervasi dalla sensazione di doversi difendere, o come se si stessero mettendo in discussione per la prima volta, trovandosi a dire: ‘Oh, mio dio’.” Take Down “Parla non tanto di quando hai rotto con qualcuno, piuttosto del momento in cui ti rendi conto di essere in un posto migliore, di aver guadagnato un certo tipo di lucidità e l’intera situazione che ha portato al disfacimento delle cose comincia a schiarirsi. Realizzi all’improvviso che il fatto che stesse capitando in quel momento avrebbe potuto essere ovvio ma tu eri troppo coinvolta emotivamente per capirlo. Il disco non è stato registrato nel mezzo di una rottura ma penso ci siano molti indizi del fatto che nessuno di noi fosse in grado sul momento di farsene una ragione e che avessimo entrambi bisogno di tempo per elaborarlo. Penso anche che canzoni come ‘Colder & Closer’ e ‘Pirouette’ riguardino pienamente l’esperienza di uscire da una relazione davvero intensa e di entrare in questo mondo di intimità disinvolta, la ricerca di qualcuno: quel periodo del ‘dopo’.” Drowning in Paradise “Ho l’impressione che fondamentalmente abbiamo scritto questo pezzo per divertimento. Siamo partiti dall’intro – c’è un tempo assurdo – ed è stata la classica situazione in cui metti un manipolo di musicisti insieme e poi ti blocchi su cose tipo: ‘E se alternassimo battute di quattro e sette o di quattro e cinque?’. Poi, quando ci stavamo occupando della produzione, una delle canzoni era rimasta senza testo e si stava arrivando al punto che non lo avrebbe avuto ma amavo l’energia del modo in cui suonava, quindi ci abbiamo semplicemente buttato sopra delle parole insieme. Mi piace il parlato in francese. Il mio francese non è un granché ma sembrava una cosa divertente da fare. Quella parte è un po’ più angosciante. Parla di non alzarsi dal divano se non occasionalmente per lavarsi. Ma è l’idea dell’essere tanto innamorati di qualcuno da sentirsi annientati e immersi in paradiso.” OK Fine Whatever “‘In the right dress, head tilted looking back’ [‘Nel vestito giusto, guardare indietro con la testa inclinata’]. Volevo descrivere le foto di celebrità, la foto di un matrimonio o qualcosa del genere – con le donne tutte in ghingheri, ‘mani sulle spalle’ – e il pezzo parla di avere un uomo nella tua vita o di essere nella situazione di avere bisogno di qualcuno. È una specie di storia immaginaria nella mia testa, questa idea di ostentare la perfezione, lo status o le cose materiali, anche se in pratica non è così importante. Si riferisce a un certo tipo di relazione donna-uomo che non ho mai avuto – e penso nemmeno David – ma da cui siamo stati ispirati al punto da scriverci una canzone.” Looking to Remember “È una canzone che riguarda un mio personale dialogo interiore, ma è anche scritta per gli altri. Nel tempo, hai questi momenti in cui perdi fiducia in te stessa e hai la sensazione che le circostanze in cui ti trovi siano fuori dal tuo controllo. Quindi, vuole essere un modo per ricordare che, qualsiasi cosa tu faccia, puoi scegliere cosa vuoi fare. Puoi scegliere chi essere. L’ho scritta come se stessi parlando a un amico. Ma penso sia qualcosa che ho bisogno di sentire quanto chiunque altro. È una sorta di: ‘Guarda allo specchio. Sta a te, amico. Fattene una ragione. Devi ricordarti che hai il pieno controllo della tua vita’.” Too Much “Ho l’impressione che oggi viviamo in quest’epoca in cui tutti vogliono che ogni cosa sia sincera e reale come se sgorgasse fuori dal tuo cuore. Ma quando scrivi molte canzoni, può anche essere davvero spassoso. Con questa, ci siamo divertiti tantissimo. A David è venuta l’idea del ‘too much’, a cui poi è seguita questa sequenza di ‘too much, too much, too much’ con l’onnipresente eco. E ogni cosa è troppo, ‘too much’, capisci? Abbiamo davvero cercato di scrivere – credo forse nel modo che si ritrova in alcune canzoni R&B – con la forte intenzione di illuminare lo stesso concetto all’infinito in diverse dimensioni. Inoltre c’è un po’ questa atmosfera alla ‘That’s the Way Love Goes’ di Janet Jackson.”
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