

Nonostante sia di fatto una compilation, Lead the Way ha la qualità e la coerenza di fondo di un album. Utilizzando il talento lirico come arma di seduzione o per omaggiare Hailé Selassié e Marcus Garvey, Kabaka Pyramid ribadisce l’agilità di un flow che si esalta sui beat del rap e del reggae old school ma non disdegna il pop. Il rub-a-dub market è solo uno dei riddim che fanno da tappeto ai versi di un fuoriclasse del dancehall anni Zero, a proprio agio nel roots e nella sfera dell’auto-tune.