Gabriel Jackson: The Christmas Story
Ecco una versione della storia di Natale allo stesso tempo strana e familiare. La cantata di Gabriel Jackson presenta in gran parte la predizione, la nascita e la prima vita di Cristo attraverso passaggi dei Vangeli e del Vecchio Testamento, ed è composta, come ci si potrebbe aspettare, per cori, organi e campane. La musica, tuttavia, non suona convenzionale, piuttosto come qualcosa di antico e contemporaneo allo stesso tempo. Lo stile di Jackson può essere un po‘ più austero, ma questo aumenta ulteriormente i momenti di magia, come l’improvviso cambiamento di tonalità verso la fine di “Expecting“, con la sua ambientazione semplice ma altamente evocativa di una poesia di Penny Boxall che medita sull’esperienza di gravidanza della Vergine Maria. C’è un'attenzione maggiore del solito sui personaggi femminili che svolgono un ruolo significativo nella infanzia di Gesù: non solo la Vergine Maria, ma anche la vedova Anna, che come Simeone riconosce la divinità del Cristo quando viene portato al Tempio. Questo focus è in parte dovuto al fatto che la cantata è stata commissionata per le Girl Choristers del Merton College, Oxford, che cantano sia la canzone di Anna che “Expecting” con un tono rapito e concentrato. Sono anche raggiunte dal coro principale, che culmina nel finale e incantevole “O nata lux”, che inizia con il sussurro delle voci delle Girl Choristers prima che una melodia simile a un semplice canto venga presa dal coro principale, e campane e organi si uniscano per un finale più edificante e giubilante.