Aerosmith

Irriverenza, urla sempre più acute e chitarre ruggenti accompagnano la carriera degli Aerosmith, quintetto di Boston capace di incendiare arene e immaginario col mix di fiamme e lacrime prodotto dalla durissima rivisitazione rock del blues di Chicago. - A cavallo tra 1969 e 1970, Joe Perry e Tom Hamilton si uniscono a Joey Kramer e Steven Tyler, arruolando l’anno seguente anche Brad Whitford. - Dal debutto omonimo datato 1973, la power ballad ‘Dream On’ apre una sfilata di successi che solidificano la formula a doppio binario in album come Toys in the Attic (1975) e il dirompente Rocks (1976). - Dopo un decennio di conferme e bisticci, i pettegolezzi intorno ai “toxic twins” vengono eclissati dal boom della rielaborazione di ‘Walk This Way’ proposta nel 1986 dai Run–DMC, pionieristico e iconico episodio crossover che diventa uno standard della contaminazione. - Brani quali ‘Rag Doll’ (Permanent Vacation, 1987) e ‘Love In an Elevator’ (Pump ,1989) continuano a spingere il gruppo nelle chart, chiudendo gli anni ’80 con un malizioso fiocco a tinte hard. - Il decennio di Get a Grip (1993) è un trionfo della vena sentimentale, con ballate del calibro di ‘Cryin’’, ‘Crazy’ e ‘I Don’t Want to Miss a Thing’ (1998), che traggono vantaggio dalla massiccia rotazione dei videoclip. - L’attività live occupa gran parte di un terzo millennio in cui la formazione trova tuttavia il tempo per sganciare nuovi lavori in studio, tra i quali un progetto di cover blues.