Articolo 31

Il testo autobiografico del brano presentato in assetto da reunion al Festival di Sanremo 2023 è la migliore cronaca del “bel viaggio” che ha visto gli Articolo 31 traghettare nel mainstream italiano il verbo dell’hip-hop, per poi rimanere travolti dall’onda del successo, responsabile in parte della separazione e del lungo silenzio del duo. Tutto comincia nella Milano del 1990, dove J-Ax e DJ Jad si conoscono a una festa e pongono le basi per il mix vincente di scratch, campionamenti e spumeggiante storytelling che ispira la nascita del collettivo Spaghetti Funk e contribuisce all’uscita del rap dalla sfera underground, cui l’album d’esordio Strade di città (1993) ancora appartiene. L’anno successivo, Messa di vespiri riconferma e affina la ricetta old school frutto di turntablism funambolico e chiare doti di freestyle, aggiungendo al piatto il filtro goliardico e la chiave sentimentale di singoli come ‘Maria Maria’, ‘Voglio Una Lurida’ e ‘Un’Altra Cosa Che Ho Perso’. In una scena che guadagna visibilità grazie allo spazio aperto da Albertino su Radio Deejay, la coppia scala le gerarchie della musica nostrana con il boom di Così com’è (1996), vero biglietto d’ingresso per l’universo pop. Il nuovo millennio assiste a una svolta crossover, quando Domani smetto (2002) e Italiano medio (2003) danno all’esigenza di cambiamento, dì lì a poco rivelatasi il preludio al momentaneo scioglimento, la forma di una virata verso sonorità punk e reggae.