Ultima uscita
- 27 DIC 2024
- 3 brani
- Morning Piano - Debussy: Arabesque No. 1 - Single · 2023
- Evening · 2024
- Morning Piano - Scarlatti: Keyboard Sonata in F Major, Kk. 378 - Single · 2024
- Beethoven: Piano Sonatas Nos. 11, 12, 13 & 14, "Moonlight" · 2020
- Evening Piano - Schumann: Träumerei - Single · 2022
- Evening Piano - Debussy: Clair de lune - Single · 2023
- Morning Piano - Say: Winter Morning in Istanbul - Single · 2019
- Evening Piano - Chopin: Prélude No. 6 in B Minor - Single · 2023
- Morning Piano - Mozart: Fantasia K. 397 - Single · 2022
- Oiseaux tristes. Couperin, Debussy & Ravel · 2024
Album essenziali
- Armonie di confine tra occidente e oriente abbracciano la poesia turca in İlk Şarkılar. Sciolti dal timbro drammatico di Serenad Bağcan, celebri versi prendono vita sotto le dita del pianista Fazıl Say, tra le note popolari di ‘Dört Mevsim’ e le ardite progressioni della struggente ‘Düşerim’. Un crescendo di storie che si incontrano, dai flauti e violoncelli che evocano scene naturali al qanun che risuona nelle vie affollate di ‘İstanbul’u Dinliyorum’, fino alle armonie vocali del finale.
- 2024
Playlist: artisti
- L'estro inquieto del turco fa suo anche il concerto più canonico.
- Musica e letteratura si incontrano nel cuore della Turchia.
Compilation
- 2017
Collaborazioni
Informazioni su Fazıl Say
Così come accadeva per Glenn Gould, del quale a volte recupera l’abitudine di mormorare durante le esecuzioni, anche il pianista e compositore turco Fazıl Say imprime un idiosincratico marchio di autorevolezza su qualsiasi partitura. A proprio agio sul repertorio di Mozart (alle cui sonate ha dedicato un palpitante album nel 2016) quanto su quello di Beethoven (basti pensare all’originale approccio in fatto di tempi e dinamiche espresso nel disco del 2020), deve in parte il caratteristico senso di libertà stilistica a Mithat Fenmen, l’insegnante che lo ha incoraggiato a improvvisare ogni giorno fin da bambino. Studente di composizione con İlhan Baran (a sua volta allievo dell’autore francese Henri Dutilleux), è stato in seguito invitato da David Levine ad assecondare la tendenza a interpretare con soggettività ed eclettismo un vasto repertorio che comprende Bach e Chopin, Debussy e la musica d’avanguardia, la cameristica e il jazz. Non è quindi un caso che la sua musica riveli una molteplicità di influenze: se ad esempio l’ombra di Bartók e Stravinsky si intuisce tra le pieghe di Gezi Park (2013-2014), ciclo in tre parti che riflette sulla sollevazione andata in scena nel cuore di Istanbul nel 2013, l’evocativo lavoro Black Earth (1997) applica le tecniche per piano preparato di John Cage a un pezzo ispirato da una famosa canzone popolare turca.
- DA
- Ankara, Turkey
- DATA DI NASCITA
- 1970
- GENERE
- Musica classica