Los Angeles Philharmonic

Pur non essendo una delle “Big Five” statunitensi, la Los Angeles Philharmonic deve ai legami hollywoodiani e all’indiscussa abilità nell’assicurarsi guide prestigiose il profilo di una delle orchestre più stellate del paese. Durante la gestione di Esa-Pekka Salonen (direttore principale dal 1992 al 2009) e Deborah Borda (amministratrice delegata tra il 2000 e il 2017), l’ensemble si è trasferito nella Walt Disney Concert Hall, appositamente costruita nel centro della metropoli californiana da cui prende il nome, dove ha consolidato la propria reputazione di formazione dalla mentalità contemporanea e dall’ineguagliabile spirito innovatore. Fondata nel 1919, ha lasciato il segno discografico tra il 1962 e il 1984 sotto Zubin Mehta e Carlo Maria Giulini, prima dell’ulteriore exploit di celebrità coinciso con il periodo dell’incarico ad André Previn (1985-1989). Nel 2009, la nomina di Gustavo Dudamel, allora nemmeno trentenne, ha suscitato un certo scetticismo, visto anche l’ottavo posto conquistato l’anno precedente dall’organico nella classifica di Gramophone delle 20 migliori orchestre a livello globale. La riconoscibilità e il carisma della fenomenale bacchetta venezuelana si sono tuttavia rivelati preziosissimi per raggiungere la vasta popolazione ispanica locale, confermando il grande impegno comunitario di un’istituzione musicale famosa per un repertorio avventuroso che apre la programmazione a lavori del XX secolo e di quello attuale.