Renaud Capuçon

Musicista francese che, quasi a rispettare una definizione enciclopedia, si distingue per gusto squisito, seducente chiarezza di tono, energia contagiosa e fascino malizioso, Renaud Capuçon è nato a Chambéry nel 1976 e ha completato la propria formazione a Berlino con le lezioni di Thomas Brandis, a lungo primo violino nella Filarmonica della città. Invitato nel 1997 da Claudio Abbado a occupare la stessa posizione nella Gustav Mahler Jugendorchester, quattro anni dopo ha pubblicato per Virgin (ora Erato) l’esordio solista Le Boeuf sur le toit, scintillante raccolta di gioielli di virtuosismo diretti dall’allora astro nascente Daniel Harding. Altri lavori testimoniano l’attenzione discografica verso la cameristica: ne sono un esempio Duos (2003) – album di duetti realizzato in coppia col fratello violoncellista Gautier – giovanili letture idiomatiche dei trii per piano di Brahms (2004) e delle sonate di Beethoven (2010) e un progetto su tutta la musica per archi scritta da Fauré in quell’ambito (2011). La preziosa collaborazione con la pianista Martha Argerich al Lugano Festival (2002-2016) è stata catturata in 22 dischi di incisioni dal vivo su etichetta EMI/Warner. Tesoro nazionale in patria, il violinista è stato il solo invitato ad accompagnare la funzione a Notre-Dame nel 2020, a un anno dall’incendio che aveva quasi distrutto la cattedrale.