A metà anni 2010, Sam Evian comincia ad affiancare all’attività di autore e interprete delle proprie composizioni quella di architetto del suono, spostandosi dietro al mixer per mescolare spunti indie con elementi folk e psichedelici. Caratterizzato dal gusto per richiami a stili ed epoche diverse, il suo tocco si insinua in lavori di Big Thief, Cass McCombs e altri nomi del mondo alternativo.