

Il rock mutante degli Arcade Fire è una processione danzante di maschere. Nelle tracce più celebri della band di Montreal, chitarre distorte mettono l'abito da sera mentre motivi ostinati di pianoforte fanno da trampolino per cori emozionanti. Storie suburbane e rituali mistici si confondono in un pop raffinato e dionisiaco che accosta spunti folk e post-punk a elementi di radice haitiana, fra organi da chiesa, synth rétro e ottoni. E in musicalità e poetica coltivate dall'incastro vocale di Win Butler e Régine Chassagne, ritornelli accorati sprigionano una densità emotiva rara.