Michelangeli è un esempio per i più grandi pianisti: Martha Argerich e Maurizio Pollini devono a lui parte della loro formazione. La sua musica rappresenta intensità, rigore nell'esercitazione e tecnica infallibile; queste qualità sono riconosciute anche da quella parte della critica che etichetta il suono come freddo e poco affabile. Raramente presente in studio e pronto a cancellare concerti anche con il pubblico già in sala, se il pianoforte non è in condizioni perfette, Michelangeli è grande in Beethoven, Scarlatti, Mozart, Brahms, Chopin e Debussy.