Lanciato sulla scena musicale svizzera da un talent all'inizio degli anni Zero, Sebastian Bürgin si è trovato a rivestire i panni della popstar nazionale. Il nome Baschi è diventato sinonimo di uno stile diretto e a tratti ruvido che utilizza il dialetto del Canton Basilea Città per una personale interpretazione del mundartrock tedesco all'incrocio tra l'EDM e la dinamica di chitarra, basso e batteria. I colpi di cassa e rullante suonano digitali in un tripudio di synth e ritmiche che a volte richiamano strutture hip-hop e si aprono per ospitare melodie perfette per le folle di uno stadio.