Dagli anni ‘80, la 4AD ha attratto i nomi di spicco dell'underground anglosassone e statunitense, accogliendo tra le proprie fila l'eleganza di Iron & Wine e la ricerca dei Dead Can Dance. L'etichetta riflette le mille sfaccettature dell'indie: tocchi folk, pennellate elettroniche e distorsioni post-punk convivono in un catalogo popolato di band e solisti sinonimo di musica alternativa di qualità.