Non si potrebbe scrivere la storia della disco senza soffermarsi sul contributo fornito dagli Chic. Attiva a partire dalla metà degli anni ‘70, la band statunitense si è messa in luce sotto i bagliori stroboscopici con il suo groove trascinante fatto di solide linee di basso, ininterrotte sequenze di percussioni e sontuosi ricami di archi. Con la mano esperta di Nile Rodgers a dare smalto ai riff delle chitarre, la presenza di Craig David e Stefflon Don porta una carica urban tra inebrianti richiami al ballo, una spiccata attitudine al glamour sonoro e qualche momento per le ballate.