Il cantautorato agrodolce di Gisbert zu Knyphausen ama cambiarsi d'abito, trovando sempre le combinazioni adatte, siano vicine al rock più elettrico o ad arrangiamenti minimali e cameristici: una scrittura matura irrobustisce le fondamenta delle canzoni, su cui la voce può giocare con sicurezza. La scena alternativa tedesca lo conosce nel 2008 con un debutto che contiene uno dei suoi più grandi successi. E se alcune hit ne mostrano un lato più aggressivo, il musicista resta abile nel bilanciare la malinconia dei suoni e dei testi con squarci ironici inaspettati.