Con il delicato tremolo di un crooner e la malinconia romantica dello chansonnier, Julien Clerc ha attraversato decenni di pop francese da camaleonte. Capace di raccontare gioie e tramonti dell'amore tra pianoforti e violini, trattare temi sociali con fraseggi morbidi o ritrarre momenti esistenziali sopra una disco music suadente, ha portato nella tradizione francese suoni lontani, dal country al reggae. A suo agio tra pop orchestrale e synth, il timbro melodrammatico e istrionico di Clerc cela lo spirito seduttore del cantante confidenziale e il cuore di un rocker.