Dall'unione di precisione matematica e fantasia nascono figli dai tratti jazz e blues, destinati a un ruolo da pietre miliari del prog rock. Ai Pink Floyd l'arduo compito di unire spazio e tempo tra un ticchettio di batteria e l'eco dell'universo, mentre brevi riff diventano firme inconfondibili accanto a organi imbizzarriti che si dimenano su strofe e break, in una cascata di virtuosismi.