All’interno della comunità transgender e gender-diverse, la musica (che si tratti di una canzone, di una voce o anche di una particolare melodia o testo) è spesso considerata un fattore in grado di sollevare gli animi, veicolare princìpi, dare validità e invocare la gioia lungo il viaggio dell’identità e della scoperta di sé. Proprio perché ogni esperienza è intrinsecamente e profondamente unica, abbiamo chiesto a persone gender-diverse provenienti da tutto il globo di condividere i pezzi che hanno finito per comporre questa playlist, creata da e per l’universo di cui si sentono parte. Sono tracce che hanno significato qualcosa per loro, e chi le ha scelte ha spiegato perché sono state cruciali per la propria vita. Continua a leggere per conoscere più a fondo alcuni dei pezzi di Trans Euphoria e coloro che li hanno selezionati. David Bowie, ‘Rebel Rebel’ “Credo che aver ascoltato questa traccia dopo così tanto tempo mi abbia fatto capire che va bene non conformarsi alle espressioni di genere. La gente gioca con l’idea di rappresentazione da molto prima che io nascessi, quindi posso permettermi di uscire un po’ dagli schemi”. Carter S. (he/they), Cupertino, California, USA Shania Twain, ‘Man! I Feel Like a Woman!’ “La mia transizione non ha avuto il supporto della mia famiglia. Non mi capivano e si trovavano in un luogo lontano, perciò non hanno potuto imparare ad accettarmi mentre diventavo ciò che dovevo essere. ‘Man! I Feel Like a Woman!’ è diventata la canzone che cantavo tra me e me ogni volta che una persona sconosciuta utilizzava il pronome giusto o legittimava la mia identità. L’ho cantata in macchina mentre tornavo a casa dopo aver ritirato il mio nuovo passaporto con il genere giusto. L’ho ballata la prima volta che sono andata al club con la mia cerchia di amicizie dopo avere fatto coming out, e per una strana coincidenza la stavano suonando in un mix. Mi sono sentita come se l’universo mi stesse dicendo ‘Ce l’hai fatta’”. Sara T. (she/her), Gold Coast, Queensland, Australia Against Me!, ‘Transgender Dysphoria Blues’ “Questo pezzo veicola realmente un’affermazione. Descrive perfettamente il modo in cui mi sentivo ogni volta che soffrivo di disforia. Sapere che là fuori c’erano altre persone che capivano questa situazione mi ha permesso di superare alcuni momenti davvero difficili, prima e durante la transizione”. Sonja B. (she/they), Tukwila, Washington, USA Kim Petras, ‘Alone’ (feat. Nicki Minaj) “Quando Kim ha vinto un GRAMMY, ho letteralmente pianto: è stata la prima persona dichiaratamente transgender a raggiungere questo traguardo. Si è sempre dimostrata aperta circa la sua sessualità e il suo essere transgender. ‘Alone’ rappresenta uno sforzo per entrare nel mainstream, a riprova dei meriti della comunità transgender. Il fatto che la sua fosse una presenza visibile e riconosciuta è stato d’aiuto per la mia esperienza, dimostrando che il mio genere non è un ostacolo ma è parte di ciò che sono, e che anch’io posso realizzare i miei sogni”. Løz R. (they/them), Exeter, Inghilterra The Knife, ‘Pass This On’ “I Knife si impegnavano profondamente per sfidare le convenzioni di genere: una volta, hanno chiamato una drag queen a cantare in playback questa canzone, anziché interpretarla personalmente. È stato uno stimolo anche per me, mi ha dato la forza di amare le persone che amo senza la vergogna e la paura che mi erano state inculcate tramite un’educazione repressiva”. Ellinor L. (she/her), Detroit, Michigan, USA Hozier, ‘Someone New’ “Questo brano ha un’atmosfera così gioiosa che continua a essere la mia traccia di riferimento per qualsiasi situazione. Mi fa sentire felice, stabile e un po’ sexy. Quando la mia voce è cambiata per via della terapia a base di testosterone, è diventata la canzone perfetta da cantare al karaoke. Una vittoria su tutti i fronti. È un promemoria del fatto che incontri nuova gente in continuazione. E anche se non tutte le persone che conosci ti capiranno, ce ne sono altre proprio dietro l’angolo”. Felix M. (they/he), Melbourne, Victoria, Australia Grace Petrie, ‘Black Tie’ “Credo che ogni giovane queer debba ascoltare questo pezzo. Grace l’ha scritto rivolgendosi alla versione più giovane di se stessa, ma chiunque abbia mai messo in discussione la propria identità ci si può riconoscere”. Rick (they/them), Toronto, Ontario, Canada Tom Morello, ‘You’ll Get Yours’ (feat. X Ambassadors) “Quando si attraversa un periodo buio, è facile lasciarsi opprimere dal peso delle sconfitte, disperarsi e preoccuparsi del fatto che le cose possano andare sempre peggio. Quando mi sento così, ascolto ‘You’ll Get Yours’ a ripetizione per un po’ e mi ricorda che si tratta di un momento destinato a passare, com’è sempre stato e sempre sarà”. Natalie H. (she/they), Seattle, Washington, USA Adam Lambert, ‘There I Said It’ “Nelle fasi iniziali della mia transizione, questa è stata la canzone che mi ha dato forza. Forse suona un po’ più triste rispetto ad altre, ma mi ha ricordato di essere me stesso a pieno, con tutta la mia energia. Ho sempre desiderato aprirmi senza compromessi ed essere fedele alla mia identità, e per quanto sia consapevole che si tratti di un processo di crescita lento, questa traccia mi sprona sempre ad andare avanti. Ricordo nitidamente di averla ascoltata in macchina dopo la mia prima seduta di terapia psicologica, durante la quale avevo espresso per la prima volta a voce come mi sentivo e ciò di cui avevo bisogno. La frase ‘There, I said it, and I won’t apologize to you anymore’ [‘Ecco, l’ho detto, e non ti chiederò più scusa’] mi ha toccato incredibilmente in quel momento. Era come se stessi combattendo contro l’universo e, per la prima volta, mi sentivo come se stessi vincendo”. Alex S. (he/him), Sydney, Nuovo Galles del Sud, Australia Love in Hate Nation (cast), ‘Masochist’ “In senso lato, ‘Masochist’ parla della percezione delle vite transgender da parte del resto della società, del modo in cui proviamo a svincolarci da quelle idee e a definire un’esistenza che ci permetta di sentirci felici e vivere un senso di sicurezza e completezza. Se passassimo tutto il nostro tempo a concentrarci sulle convinzioni delle persone transfobiche e cercassimo sempre di incontrarle a metà strada, vivremmo una vita estenuante. Kitty [Minx, un personaggio del musical] mi ha spesso fornito l’ispirazione necessaria per focalizzarmi su ciò che mi dà gioia nell’essere transgender”. Kristin K. (she/her), Berlino, Germania X-Ray Spex, ‘I Am a Poseur’ “‘I am a poseur and I don’t care, I like to make people stare’ [‘Sono vanitosa e non mi importa, mi piace quando la gente mi fissa’]: per quanto mi riguarda, queste parole rappresentano un modo di accettare il fatto che le altre persone non credano che la mia identità sia autentica. Va bene. ‘Non mi interessa’. Questo brano mi motiva a passare oltre, a lasciare che mi fissino”. Ginger F. (they/them), Lynwood, California, USA She/Her/Hers, ‘I Think I Finally Love Myself’ “L’intero album è scritto come lo sfogo di una donna transgender in fase di transizione. Sia il disco che questa traccia sono tra i lavori che preferisco, per via del fatto che mi ci riconosco particolarmente”. Harper V. (she/her), Charleston, Carolina del Sud, USA Electric Fields, ‘Don’t You Worry’ “L’Australia è un’isola abitata da molte tribù e molti popoli indigeni, è la terra delle culture più longeve di tutto il pianeta. Ciò significa che è anche la patria delle culture transgender più antiche del mondo. Inglobare le nostre sorelle, i nostri fratelli e tutta la comunità transgender nativa nella nostra opera di decolonizzazione è un onore e una responsabilità. Gli Electric Fields ci offrono uno sguardo approfondito sulle sensibilità trans e queer nelle popolazioni aborigene, e ‘Don’t You Worry’ evoca atmosfere felici e festose. Il messaggio è ‘You gotta know the beat you’re drumming’ [‘Devi conoscere il ritmo che stai suonando’], che tutto accade al momento giusto, con così tante benedizioni. Dico sì a tutto questo!”. Teddy C. (he/him), Sydney, Nuovo Galles del Sud, Australia Queen Bee, ‘Mephisto’ “Tradotto, il testo dell’outro recita ‘Ora, creature delle stelle, dormite bene/Il vostro splendore non svanirà, perché siete voi’. È un bel modo per ricordarmi della mia meravigliosa unicità e della forza che deriva dall’essere fedele alla mia essenza in modo autentico e senza rimpianti, proprio come le stelle che brillano in cielo”. J. C. (they/them), Seattle, Washington, USA AISHA & Arc System Works, ‘The Town Inside Me’ “Questo è il tema di Bridget in Guilty Gear [serie di videogiochi]. Il suo personaggio è una donna trans, in cui io e molte altre persone ci siamo subito identificate. È l’ultimo brano che la accompagna, quando fa ufficialmente coming out con se stessa. Il testo mi ricorda le difficoltà che ho dovuto affrontare per scendere a patti con le emozioni dentro di me”. Joselyn G. (she/her), Fort Worth, Texas, USA Wajatta, John Tejada e Reggie Watts, ‘Just To Survive’ “Quando ho capito che le mie caratteristiche mi rendevano parte della comunità Intersex la mia vita è cambiata. La gente intersessuale è ovunque: si stima che siamo l’1% della popolazione umana, a conferma del fatto che quello di genere è uno spettro naturale, e io sono orgoglioso di condividere la mia esperienza per contribuire ad accrescere la consapevolezza. Il testo di questo pezzo rispecchia profondamente la mia persona e le problematiche della nostra comunità, che condivide molte lotte con quella transgender”. Derek S. (he/him), Oakland, California, USA Playlist a cura di: Aaron R., Alex B., Alex S., Arry K., Brodie D., Caron E., Carter S., Chase B., Derek S., Ellinor L., Felix M., Ginger F., Harper V., Innis, J. C., Joselyn G., Kristin K., Lake J., Løz R., Lydia T., Mason L., Natalie H., Petina S., Pixel S., Sara T., Sonja B., Teddy C., Tim M., Travis C., Yeye E. L’artwork sopra è stato creato in collaborazione con Dja Dja Wurrung e l’artista Yorta Yorta ENOKi. Apple celebra chi custodisce le tradizioni del paese per tutta l’Australia e il loro permanente legame con la terra, la cultura e la comunità. Rendiamo omaggio alle persone anziane del passato, del presente e del futuro.