4e-Parent Project

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Education

Essere padri, prendersi cura

About us

Il progetto 4e-parent nasce per promuovere l’impegno dei padri nell’accudimento dei figli e delle figlie fin dalla prima infanzia. L’attenzione è rivolta soprattutto ai padri, o futuri padri, di bambini e bambine da 0-6 anni, con un focus specifico sui primi 1.000 giorni dalla nascita. Questo è, infatti, il periodo critico in cui coinvolgere gli uomini in una genitorialità paritaria e condivisa (Equal), attiva e reattiva (Engaged) fin da subito (Early), nonché empatica, accudente e responsiva (Empathetic), rovesciando lo stereotipo che vede le madri come unico (o principale) soggetto attivo nella cura di figli e figlie piccole. 4e-parent si avvale di un finanziamento europeo (programma CERV), vede l'ISS capofila e la partecipazione di diversi partner. È stato preceduto dal progetto Parent (2019-2021), di cui è la naturale evoluzione, declinato in chiave nazionale per contribuire al progresso sociale attraverso offerte mirate di formazione professionale, attività di advocacy e di comunicazione. Il progetto 4e-Parent è co-finanziato dal programma CERV della Commissione Europea con Grant Agreement n. 101095956. Il contenuto del presente materiale riflette unicamente la visione di chi lo ha curato, unico responsabile dello stesso, e la Commissione non risponde dell'utilizzo delle informazioni ivi contenute. Partner: Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB) Cerchio degli Uomini (CdU) Zadig società benefit SRL Deep Blue SRL Maschile Plurale APS ETS (MP) Step by step Association (ISSA) Partner associati: Comitato Italiano per l’UNICEF Associazione culturale pediatri (ACP) Collaborazione scientifica: Istituto Ricerca Intervento Salute (IRIS).

Industry
Education
Company size
2-10 employees
Type
Partnership
Founded
2023

Employees at 4e-Parent Project

Updates

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    Chiamali #free lance o lavoratori #indipendenti, sono sempre più numerosi in Italia lavoratori e lavoratrici privi di un contratto di lavoro dipendente, pubblico o privato, a tempo determinato o indeterminato. Sono per lo più giovani uomini e donne, che si trovano proprio nella fascia di età in cui più spesso si pianifica una #gravidanza. Eppure questa ampia platea di genitori e potenziali genitori è pesantemente discriminata nell’accesso ai #congedi previsti alla nascita di un figlio o di una figlia: le condizioni sono diverse a seconda della categoria di appartenenza, ma comunque peggiori rispetto a quelle del lavoro dipendente e ostacolate anche da una burocrazia complicata. Una denuncia presentata anche al convegno organizzato da 4eParent “Il tempo dei papà” dall'associazione Acta, che riunisce lavoratrici e lavoratori free lance. Ne scrive Maria Cristina Valsecchi. Il link all'articolo è nel primo commento. Eva Benelli Angela Giusti

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    Lo sapevi? Ascoltare un adulto che #legge fin dai primi mesi di vita, ancor prima di avere imparato a parlare, velocizza il processo di apprendimento del linguaggio, sia nella comprensione delle parole che nella capacità di utilizzarle. Ma non è tutto: dedicarsi alla #lettura condivisa di un libro vuol dire trascorrere del tempo insieme, un’esperienza che promuove l’attaccamento sicuro del bambino o della bambina agli adulti di riferimento e giova anche alla mamma e al papà, rafforzando la loro confidenza nelle proprie competenze genitoriali. Scopri tutti i vantaggi della lettura condivisa fin da piccoli nella nuova scheda della serie "I primi 1.000 giorni" di Maria Cristina Valsecchi Il link al sito è nel primo commento! Angela Giusti Eva Benelli

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    Senior Researcher at Italian National Institute of Health - PhD Health Promotion, MEd Adult Education, MSc Santé Publique et Communautaire, Counsellor, IBCLC, BScMidwifery, Registered Nurse

    Le proposte del nostro progetto 4e-Parent Project, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità per i congedi di paternità ⬇️⬇️⬇️ ➡️ Estendere il congedo di paternità obbligatorio dagli attuali 10 giorni a 22 giorni lavorativi, di cui almeno 10 da fruire consecutivamente nel primo mese dalla nascita, eliminando l’obbligo di preavviso di cinque giorni al datore di lavoro e ammettendo invece la possibilità di trasmettere una certificazione entro 48 ore dall’avvio della fruizione del congedo. ➡️ Applicare ai congedi di paternità i medesimi criteri di obbligatorietà esistenti per il congedo di maternità. ➡️ Estendere la platea degli aventi diritto al congedo di paternità e al congedo genitoriale ai padri freelance, iscritti alla Gestione separata, calcolando il compenso sulle ultime due dichiarazioni dei redditi precedenti all’anno di inizio della gravidanza. ➡️ Portare dall’80 al 100% la retribuzione del congedo obbligatorio di maternità. ➡️ Prevedere quattro mesi di congedi genitoriali retribuiti all’80%, di cui due riservati alle madri e due ai padri. ➡️ Prevedere l’anticipo da parte dello Stato dei compensi per i congedi alle aziende, per venire incontro alle esigenze della piccola e media impresa. ➡️ Introdurre dei premi per le aziende con certificazione di genere che, a loro volta, premiano i fornitori che avviano il processo di certificazione di genere. ➡️ Rilevare le modalità di utilizzo dei giorni di congedo di paternità fruiti nei primi cinque mesi di vita di bambini e bambine. ➡️ Avviare una campagna di informazione pubblica che illustri i benefici dell’utilizzo dei congedi riservati ai padri e dell’accudimento paterno fin dai primi mesi di vita di figli e figlie. ➡️ Incentivare il lavoro agile per i genitori, se fruito da entrambi.

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    Basta attese. Il tempo dei #papà è arrivato. Bisogna adottare subito, già con questa #LeggeFinanziaria, misure concrete per consentire ai padri di partecipare attivamente all’accudimento di figli e figlie fin dai primi giorni di vita, per la salute e il benessere del bambino e della bambina e dell’intera famiglia, per favorire l’occupazione femminile e per contrastare la violenza di genere. Lo abbiamo chiesto il 26 settembre a Roma, nel corso di un incontro, molto partecipato, dal titolo “Il tempo dei papà”, in cui il progetto europeo 4e-Parent ha presentato a rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e opposizione, del mondo aziendale e della società civile un pacchetto di iniziative, con la proposta di introdurne alcune già nella #LeggediBilancio per il 2025. Maria Cristina Valsecchi ha seguito il convegno e spiega le proposte: il link all'articolo è nel primo commento. Angela Giusti Eva Benelli

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    Si conclude oggi la #SettimanaMondialeAllattamento 2024, in cui la World Health Organization ha messo tra l'altro in risalto l'importanza del supporto alla mamma che allatta da parte del partner. Uno dei temi fondamentali per il progetto 4e-parent, che vuole incoraggiare una paternità accudente attraverso il coinvolgimento concreto dei papà fin dalla gravidanza. In questa occasione il progetto 4e-parent invita ad ascoltare l'intervista dedicata, realizzata da Podcast ISS, in cui Angela Giusti, del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute, ci illustra i numerosi benefici dell'allattamento, avvalorati dalla ricerca scientifica. Al contempo, l'intervista offre una panoramica degli sforzi necessari per "rendere facile questa scelta di salute". Un impegno che va ben al di là della responsabilità individuale delle madri e che deve coinvolgere la collettività, dal piano famigliare a quello sociale. Il link al podcast è nel primo commento.

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    Basta attese. Il tempo dei #papà è arrivato. Bisogna adottare subito, già con questa #LeggeFinanziaria, misure concrete per consentire ai padri di partecipare attivamente all’accudimento di figli e figlie fin dai primi giorni di vita, per la salute e il benessere del bambino e della bambina e dell’intera famiglia, per favorire l’occupazione femminile e per contrastare la violenza di genere. Lo abbiamo chiesto il 26 settembre a Roma, nel corso di un incontro, molto partecipato, dal titolo “Il tempo dei papà”, in cui il progetto europeo 4e-Parent ha presentato a rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e opposizione, del mondo aziendale e della società civile un pacchetto di iniziative, con la proposta di introdurne alcune già nella #LeggediBilancio per il 2025. Maria Cristina Valsecchi ha seguito il convegno e spiega le proposte: il link all'articolo è nel primo commento. Angela Giusti Eva Benelli

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    Si celebra in questi giorni la #settimanamondialeallattamento sostenuta da World Health Organization, UNICEF e molte organizzazioni e associazioni. La settimana dell'#allattamento è dedicata in particolare quest’anno al tema di come supportare e riconoscere il ruolo delle #mamme che allattano. Il progetto 4e-Parent sottolinea in particolare il ruolo del #padre nel supportare la #mamma che allatta. Un tema ripreso anche dall'OMS nella campagna di quest'anno, che con il motto "we're in this together" ricorda che – come dimostrano gli studi – allattare è più facile quando il partner condivide il compito, supportando la madre e alleggerendola da altri carichi. Sul sito di 4e-Parent Project uoi leggere la scheda della serie "I primi 1.000 giorni" dedicata a "L'allattamento. Un lavoro di squadra", in cui la ricercatrice dell'ISS e coordinatrice scientifica del progetto Angela Giusti spiega l'importanza cruciale del latte materno - non un semplice alimento, ma un vero e proprio sistema biologico complesso - per la salute di bambini e bambine. E come il padre può essere coinvolto in questa tappa fondamentale della crescita. Il link alla scheda è nel primo commento.

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    Diventato #padre, Jeffrey scivola in un’inattesa spirale di #crisi e si sente senza vie d’uscita: reagisce prendendo in mano la telecamera e realizzando un video diario personale come tentativo di auto terapia. Nasce così il #documentario "Papà ha bruciato i biscotti", realizzato e prodotto dal giornalista e regista Jeffrey Zani, che vuole dare voce al #disagio dei nuovi papà, renderlo visibile, così che altri padri capiscano di non essere soli e trovino la forza di chiedere #aiuto. Il senso di #smarrimento per il repentino cambiamento di ruolo e di abitudini è lo stesso che vivono tante nuove mamme, nonostante abbiano avuto nove mesi di tempo per prepararsi anche fisicamente all’idea. La novità qui sta nel fatto che a percepirlo e a manifestarlo siano dei padri: è il sintomo di un cambiamento che si fa sempre più strada nella nostra società. Leggi la recensione del documentario di Maria Cristina Valsecchi : il link è nel primo commento! Eva Benelli Angela Giusti

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    Un articolo di Amelia Gentleman sul The Guardian racconta l'iniziativa del movimento #Dadshift ("Diventare papà"), attivo in Gran Bretagna, per chiedere un aumento del #congedo di #paternità, tra i più corti al mondo nel paese anglosassone. Gli attivisti a Londra hanno attaccato colorati marsupi con (finti) bambini alle statue di importanti personaggi maschili: si sono così ritrovati con un bel bambino stretto al petto, tra gli altri, l'ingegnere Isambard Kingdom Brunel, gli attori Laurence Olivier e Gene Kelly, i calciatori Thierry Henry e Tony Adams. Lo scopo è attirare l'attenzione sull'importanza del legame tra papà e figlio o figlia. Gli attivisti intendono consegnare una lettera aperta al Primo Ministro alla fine del mese, invitandolo ad agire rapidamente per migliorare le condizioni del congedo di paternità. “Un congedo parentale adeguato per i padri e i co-genitori è un bene per le madri, per i bambini e le bambine, per i padri e anche per la società. I Paesi con un congedo di paternità di sei o più settimane hanno un divario di genere negli stipendi inferiore del 4% e un divario di partecipazione alla forza lavoro inferiore del 3,7%, il che significa che il cambiamento può contribuire a far crescere l'economia aiutando le famiglie britanniche”, si legge tra l'altro nella lettera aperta. "Un'idea geniale, a cui ispirarsi per la campagna di advocacy con la parte politica promossa dal progetto 4e-Parent, per aumentare significativamente i congedi di paternità in Italia", ha commentato Angela Giusti , coordinatrice scientifica del progetto 4e-Parent Project-Parent. Eva Benelli https://lnkd.in/ecDBDc7X

    Campaigners tie baby slings to statues in call for better UK paternity leave

    Campaigners tie baby slings to statues in call for better UK paternity leave

    theguardian.com

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    Due sono i temi principali del romanzo "La neve in fondo al mare" (Giulio Einaudi editore). Il primo è la #sofferenza mentale dei #giovani, che ci destabilizza, ci coinvolge e ci porta a riflettere sul secondo tema: il compito dei #genitori, il loro rapporto con #figli e #figlie, le aspettative sociali nei loro confronti. In particolare, l’esperienza della #paternità. Maria Cristina Valsecchi ha recensito il romanzo di Matteo Bussola, che ci conduce attraverso le difficoltà del padre di un ragazzo sofferente di #anoressia #nervosa: lui ama suo figlio e fa tutto quello che la società chiede a un bravo padre di fare. Perché allora non ottiene la ricompensa che gli spetta, un figlio felice? Un romanzo che stimola la riflessione sul compito dei genitori e in particolare dei padri: molto vicino, quindi, ai temi del progetto 4e-Parent Project , che supporta la partecipazione dei padri alle cure dei figli e delle figlie fin da subito (Early), in modo paritetico (Equal), pratico (Engaged) ed empatico (Empathetic). Perché una famiglia in cui entrambi i genitori sono coinvolti nelle cure parentali è una famiglia più sana e felice per tutte e tutti: ed è anche un modo di prevenire la violenza domestica. Leggi la recensione di "La neve in fondo al mare" di Maria Cristina Valsecchi sul sito di 4e-Parent: il link è nel primo commento!

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