L'ennesima riprova che #ESG vuol dire investimento e non costo! Se hai avviato o vuoi avviare un progetto per la riduzione delle emissioni, la Regione Lazio ti viene incontro. La nuova misura “Efficienza Energetica e #Rinnovabili per le Imprese”, infatti, con una dotazione complessiva di 40 milioni di euro, sostiene gli investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di #energia da fonti rinnovabili delle imprese del Lazio. Il contributo è a fondo perduto. I progetti finanziabili possono includere: - investimenti per migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi - e/o investimenti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, per i quali possono essere affiancati quelli relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Ogni progetto nel suo complesso deve determinare una riduzione di almeno il 30% delle emissioni dirette e indirette. E il contributo copre il 50% del contributo totale riconoscibile sull’intero progetto. Insomma, una opportunità unica... La procedura è a sportello e aprirà lunedì 16 settembre 2024, fino a esaurimento delle risorse disponibili! In ADM 2012 ti aiutiamo e ti seguiamo in ogni fase. Curiamo sia: - la diagnosi energetica ex ante tramite i nostri EGE (Esperto di Gestione dell’Energia) - la relazione energetica ex post tramite i nostri EGE (Esperto di Gestione dell’Energia) - la consulenza per l'eventuale certificazione ISO 50001 anch'essa prevista dal bando come spesa finanziabile
ADM 2012
Business Consulting and Services
Together, we can bridge the gap in access between sustainability and opportunity
About us
ADM 2012 nasce come ESCo, per fornire alle aziende assistenza nell’efficientamento energetico. Negli anni si è poi specializzata nelle diverse ISO legate all’Ambiente e Sicurezza, e ad oggi aiuta e guida le aziende nella transizione ecologica e digitale, attraverso attività di consulenza direzionale e gestione organizzativa volta allo sviluppo ed applicazione di sistemi di gestione per la Qualità (ISO 9001), Ambiente (14001), Sicurezza delle Informazioni (27001) e nei luoghi di lavoro, in materie regolate dalla legge n.231 del 2007 e sue modifiche ed integrazioni. Attraverso attività di formazione sia diretta, sia in aula, che in modalità e-learning, supporta le aziende nei continui cambiamenti normativi e incentivi extracomunitari prefissandosi gli stessi obiettivi di Agenda 2030.
- Industry
- Business Consulting and Services
- Company size
- 2-10 employees
- Type
- Privately Held
- Founded
- 2012
- Specialties
- ISO 9001, ISO 27001, ISO 14001, Sostenibilità, ESG, Energia, Formazione, Bilancio di sostenibilità, and Rating di Sostenibilità
Employees at ADM 2012
Updates
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Oggi nella transizione #digitale ed #ecologica le tipologie di azienda che più di tutte devono stare al passo con le nuove normative e logiche di mercato non sono solo le #PMI ma anche le microimprese. Tra queste dal settore innovativo emergono le #startup e molto spesso la loro capacità di scalare ed essere flessibili in Italia si scontra con la tanta burocrazia. Ciò gli comporta l'esclusione a diverse gare d'appalto, accesso al credito, non potendo nemmeno diventare fornitori di grandi gruppi di impresa e corporate, perché a loro volta obbligati ad avere nella loro catena del valore aziende compliance con tali normative. Per fortuna nel 2022 L'UNI ha normato la PdR 134, una checklist - con pochissime domande - in grado di dare una valutazione veloce in merito alla loro situazione di compliance sostenibile. Articolata nei suoi aspetti ambientali, sociali e di governance (criteri #ESG ), comprende il proprio contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo di questa norma è proprio quello di aiutare le aziende più piccole e quindi meno strutturate a prendere coscienza e consapevolezza del proprio ruolo e del proprio impatto sul territorio e sulla società. A ciò si collega l’importanza di comunicare anche all’esterno quelle azioni positive intraprese dall’azienda nel suo quotidiano. In ADM potete trovarla al seguente link. Una volta compilata vi condivideremo gratuitamente il punteggio ottenuto e consigli utili per poterlo aumentare. https://lnkd.in/dMjw8YvJ
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Secondo uno studio di Sustainability Makers e Impronta Etica l'83,7% delle aziende italiane ha fissato obiettivi chiari e ambiziosi per la #sostenibilità ambientale e sociale. I risultati della ricerca sottolineano una tendenza significativa tra le aziende italiane a promuovere l’#innovazione sostenibile attraverso la collaborazione esterna . Il 70,7% dei partecipanti ha confermato che la propria azienda ha avviato partnership con enti esterni per supportare l’innovazione sostenibile. Tali partnership offrono numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a conoscenze specializzate, risorse complementari e prospettive diversificate. In particolare, in un ambiente come quello delle #PMI dove le risorse sono spesso limitate, l’alleanza con partner esterni emerge come un elemento cruciale per l’innovazione sociale e ambientale. Inoltre, la condivisione di risorse e conoscenze tra le aziende e i loro partner esterni può amplificare l’impatto dei progetti di innovazione socio-ambientale, consentendo un approccio più sinergico e globale alla risoluzione delle sfide ambientali e sociali. In ADM 2012 notiamo come tra i nostri clienti le #corporate siano ovviamente già preparate, abbiano già sviluppato piani strategici e quindi il supporto che dedichiamo loro riguarda solamente il nostro know-how specifico sulle normative ISO e piani per l'efficientamento energetico. Mentre invece è nelle PMI che il nostro coinvolgimento si intensifica, proprio perché partono da "zero", non sapendo nemmeno da dove iniziare. D'altronde, anche se per il momento non hanno obblighi di rendicontazione, sono già consapevoli del cambiamento e vogliono trasferirlo anche al loro interno.
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In Italia c'è un tessuto imprenditoriale che conta complessivamente circa 35 miliardi di euro di fatturato e 150 mila dipendenti ed è quello delle PMI, #PMI “eccellenti”, ovvero quelle aziende che impostano il proprio percorso di sviluppo facendo leva sulla #sostenibilità e sul #digitale : puntando sulla decarbonizzazione, sviluppo sostenibile, inclusione, benessere dei dipendenti, etc. Perché lo fanno? Perché ci credono e perché sono anticipatrici: anche se le Direttive europee (es. la CSRD) non impongono loro obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità nel prossimo triennio, queste PMI hanno colto comunque l’occasione, capendo che investimenti #ESG garantiscono loro non un costo, ma un aumento della loro produttività che oscilla dal 5% fino al 40% nel medio-lungo periodo. Inoltre, rendicontando già da ora e investendo nella sostenibilità rispetto ai competitor che non lo fanno, riescono ad emergere nel mercato, ottenere finanziamenti dalle banche o punteggi migliori in bandi pubblici ed infine rimanere nella filiera dei loro clienti/fornitori, qualora quest’ ultimi rientrino negli obblighi di rendicontazione ESG: le corporate, infatti, dal 2024 se hanno fornitori o clienti nella loro catena del valore che non rispettano tali iniziative e comportamenti virtuosi, dovranno rendicontarlo e ciò graverà nei loro Bilanci di Sostenibilità. La sfida di ADM 2012 è di aiutare tutte le PMI a non rimanere indietro in un mercato sempre più sostenibile e digitale. Fai la tua scelta!
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Quanta tossicità sta arrivando e nemmeno ce ne accorgiamo. Nella quotidianità a partire dal nostro #lavoro Ed ora si intensifica anche nel sociale: la vediamo nel mainstream, sui giornali, nell’economia, guerre, e in ultimo nella politica (con le elezioni europee alle porte). Oggi le aziende devono quindi combattere non solo quella interna, ma anche quella esterna. La sfida è enorme. Avendo come clienti anche aziende che si occupano di #wellbeing aziendale oramai siamo certi che le aziende possono sviluppare 1000 piani #welfare erogare 1000 benefit ai propri dipendenti, ma se non sviluppano una strategia seria, la tossicità non viene debellata, bensì solo curata. Tornerà sempre e più forte, con una maggiore resistenza a questi “antibiotici”. La strategia però deve essere affiancata da un piano, poi da una misurazione, rendicontazione. Ma tale piano deve partire dalla governance aziendale. Non si tratta solo di cultura e valori, ma di mindset. Se la Direzione, la Proprietà ha finalmente compreso e condiviso gli Obiettivi 2030 sulla decarbonizzazione, come fa a non aver capito il problema etico che si nasconde nel magazzino? Ecco che forse le tre sigle di #ESG devono viaggiare parallele, nessuna può venire prima dell’altra. Non si può avere un piano di sviluppo sostenibile, un bilancio di sostenibilità che non tenga conto di un piano social, etico. Avere anche quest’ultimo è la prova lampante che ci credi! E se ci credi, a cascata ci crederanno i manager e poi tutto lo staff, fino al fornitore e cliente/utente finale. Alla fine le nuove generazioni sono state le prime ad averlo compreso: anche nel lavoro, anche nell’azienda si possono perseguire obiettivi per il bene sociale, comune, e contribuire al cambiamento di questa Tossicità. Oggi con #Transizione 5.0 ci sono 6,3 miliardi di euro a disposizione delle imprese, a patto che investano nella riduzione dei consumi energetici e nella digitalizzazione