🔵 LA STRATEGIA DEGLI OPERATIONS PER AGGIRARE I DAZI. LA PAROLA D’ORDINE È FLESSIBILITÀ Diversificare i fornitori, cercare partner in nuovi Paesi, internalizzare processi produttivi critici. E poi digitalizzare i flussi operativi, ridisegnare la logistica e investire per accorciare la distanza con i mercati statunitensi e cinesi. Sono tanti i modi in cui i direttori operations stanno ripensando i processi, ma l’obiettivo è uno solo: rimanere competitivi grazie alla loro flessibilità, nonostante l’instabilità generata dalle tensioni tra Bruxelles, Washington e Pechino. Ne parla Selene Seliziato sulla copertina di questa settimana di Operations Manager. Nella sua analisi, Francesco Lenzi pone l’accento sulle conseguenze che avrebbero nuovi dazi statunitensi sull’Unione Europea. Per non soccombere, allora, dovrà favorire la domanda interna e ridurre la dipendenza dagli Usa. E quindi investire sulla competitività delle imprese e sui consumi dei cittadini. Nell’intervista a Claudia Persico, Vice President & Rotational Director di PERSICO GROUP, parliamo degli stress a cui supply chain e produzione siano ora esposte e di cosa può fare un’azienda per rimanere competitiva. Il gruppo bergamasco ha per esempio “rafforzato la capacità produttiva locale in Usa e Cina” e sta “diversificando le proprie aree di business”. Nei tre casi della settimana: Giulia Faresin (Faresin Industries) sostiene che la risposta a un blocco commerciale che si chiude è l’apertura verso nuovi mercati, come quelli del Middle East. Andrea Locatelli (Bellini SpA -Tecnologia della Lubrificazione-) sottolinea come nel contesto attuale “arrivano informazioni a volte discordanti sulla disponibilità di materie prime” e in termini di gestione della produzione, ciò genera delle inefficienze. Infine, per Massimo Mauri (SECO) la soluzione è diventare “glocal”: “le aziende dovranno sempre di più coprire con infrastrutture industriali le tre macroaree Ue, Usa e Cina”. Dal punto di vista operations, come potranno le aziende riorganizzare al meglio i propri processi per rimanere competitive nell’attuale contesto geopolitico? Spiegacelo nei commenti ⬇️ I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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Tikkedyboo Artist Management: Fiona O’Carroll (Mrs.Browns Boys). Wes Doyle (Fair City), Karl Bowe(TV presenter, actor + model) Ritchie Neville (5)…
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Albab Ameem Saifi
Senior Consultant at Deloitte | Technical Lead | Full-stack Developer | Web Artisan
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Rachael Sides
Systems & Operations Manager
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🔵 STANDARDIZZATI E PERSONALIZZATI: ECCO COME I DIRETTORI OPERATIVI FANNO INCONTRARE EFFICIENZA E FLESSIBILITÀ Da una parte efficienza operativa, coerenza nella qualità e scalabilità. Dall’altra adattamento alle mutevoli esigenze del cliente, creazione di valore aggiunto e differenziazione. Due poli opposti, quasi antitetici, che i direttori operations sono sempre di più chiamati a far convivere: per esaltarne i punti di forza e smussarne i rischi. E rispondere così a un mercato sempre più difficile da prevedere. Ne parla Selene Seliziato sulla copertina di questa settimana di Operations Manager. In un mercato sempre più competitivo, l’attenzione alle esigenze del cliente e la personalizzazione del prodotto sono cruciali. L’analisi dei dati e tecnologie come l’Intelligenza Artificiale possono aiutare a interpretare le tendenze e guidare le scelte produttive. Nella sua analisi, Riccardo Manuelli (Karon srl) espone un esempio lampante di questa sinergia, rappresentato da Nike. Per Diego Vincenzi (Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto L.E.G.O. S.p.A.) anche i lavori qualitativi possono essere standardizzati. Come? Creando delle metodologie. Ed è importante la gestione delle non conformità: “Le segnaliamo con dei report per trovare subito dei correttivi, così da non compromettere né l’efficacia dell’industrializzazione né la qualità” Nei tre casi della settimana: per Enrico Meles (Castagna Univel S.p.A.) lo standard non è per forza il punto di partenza e, anzi, "standardizzare è già di per sé una sfida". Per aziende come C.T.S. Composite Technical Systems S.p.A., invece, “rispettare gli standard normativi è la condizione sine qua non per vendere”: allora, spiega Andrea Chinese, “la sfida diventa innovare” per avere un vantaggio competitivo. Infine, Ensoli Cristiano e Marco Malatesta (LEM INDUSTRIES) sostengono che la sfida sia “coniugare quantità, qualità sempre più alta e prezzi competitivi”. La loro ricetta? "Efficientare, investire in tecnologia e formare le persone" Dal punto di vista operations, quale può essere il giusto compromesso tra standardizzazione del processo produttivo e personalizzazione del prodotto? Spiegacelo nei commenti ⬇️ I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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📢 L’intelligenza artificiale sta ridefinendo l’equilibrio tra standard e personalizzazione: ecco il mio contributo su Operation Manager (di ItalyPost)! In un mercato dove la competitività si gioca tra l’efficienza operativa e la capacità di offrire esperienze personalizzate, l’Intelligenza Artificiale è diventata l’asso nella manica per le aziende. Nel mio nuovo articolo pubblicato su Operation Manager approfondisco come l’AI possa essere il ponte tra standardizzazione e personalizzazione, due necessità apparentemente opposte ma ormai imprescindibili. 🎯 Di cosa parliamo? Come i dati diventano il motore per personalizzare l’offerta senza sacrificare l’efficienza. L’importanza di algoritmi capaci di bilanciare qualità e velocità nel servizio. Casi concreti di aziende che hanno saputo integrare queste strategie con successo. 👉 L’obiettivo? Rendere ogni cliente unico, mantenendo però processi scalabili e sostenibili. 📍 Puoi leggere l’articolo completo qui: https://lnkd.in/daZeJ4jz 💬 E tu cosa ne pensi? Hai già sperimentato strategie che bilanciano personalizzazione ed efficienza grazie all’AI?🚀 #italypost #ai #intelligenzaartificiale #analisidati #personalizzazione
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🔵 NELLE FABBRICHE CONNESSE I DATI DIVENTANO SCELTE STRATEGICHE. MA DIGITALIZZARE NON BASTA Maggiore efficienza, garanzia di qualità, riduzione degli sprechi, capacità di anticipare potenziali (e costosi) fermi: è questa la promessa che il digitale fa. Ma perché ciò avvenga serve un cambiamento profondo nei modelli operativi e di business. Solo così la digitalizzazione può diventare vera e propria trasformazione digitale e i dati si trasformano in decisioni strategiche: ne parliamo sulla copertina di questa settimana di Operations Manager. La digitalizzazione delle fabbriche è perciò diventata una necessità per rimanere competitivi. Portarla a compimento significa intraprendere un percorso. Tra analisi, design, implementazione, verifica e standardizzazione, l’Account Relationship Leader di auxiell Gabriele Solarini Paviotti ci accompagna nelle fasi essenziali per migliorare i processi grazie ai dati. Nei tre casi della settimana: secondo Thierry Conte di Sonepar Italia S.p.a dietro a un processo di digitalizzazione ci sono “una catena di approvvigionamento e processi end-to-end già evoluti e che devono continuamente migliorare”. In Fratelli Polli SpA i dati sono una questione di continuità aziendale: “Creiamo un sistema dove attingere alle nostre esperienze passate e così le competenze sono a disposizione di tutti”. Senza dimenticare la sicurezza: Paolo Albanese di Pietro Fiorentini afferma che la trasformazione digitale ha permesso “di diminuire i tempi di ordinazione e azzerare quelli di ricevimento”, ma attenzione ai processi: “Vanno efficientati, altrimenti si replicano in digitale i propri sprechi” Dal punto di vista operations, la promessa del digitale è abbastanza per portare al cambiamento o è necessario ripensare da zero i propri modelli operativi per adattarsi? Spiegacelo nei commenti ⬇️ I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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Una sezione di Festival Città Impresa, che si terrà a Bergamo questo fine settimana, dedicata interamente alla nuova geografia delle filiere e al settore operations Clicca sul post e scopri i protagonisti di questi eventi da non perdere, con iscrizione gratuita ⬇️
🔴 A Bergamo Città Impresa anche la nuova geografia delle filiere: focus sulle strategie per gestire la supply chain nell’incertezza 🌍 Durante il Festival di Bergamo #CittàImpresa si terranno degli panel che verteranno sulla riorganizzazione delle filiere globali. Durante questi incontri, imprenditori e operations manager interverranno per comprendere come adattare le filiere globali ai nuovi fattori economici, geopolitici e ambientali. Discuteremo di come creare una pianificazione strategica che riveda strutture, processi e dinamiche delle catene di approvvigionamento internazionali e migliorando le relazioni tra i vari attori per migliorare resilienza e competitività nel mercato globale 💬 La crisi pandemica, le tensioni geopolitiche e la sostenibilità hanno spinto le aziende a rivedere le strategie di gestione delle filiere globali. Temi chiave includono la diversificazione dei fornitori, la regionalizzazione e il nearshoring per ridurre rischi e tempi di consegna, l’evoluzione delle risorse umane con reskilling e inclusione, e l'equilibrio tra globalizzazione e localizzazione 🤝 Gli eventi della sezione sono realizzati in collaborazione con auxiell e Operations Manager. Settimanale sul mondo delle operations 👉 Scorri il post per scoprire gli eventi e i protagonisti della sezione: iscriviti gratuitamente agli eventi di tuo interesse al seguente link: https://lnkd.in/guiGx8W ! Silvio Giannino | Enrica Acuto Jacobacci | Gianmarco Lanza | Alberto Rossi | Marco Bellini | Luca Fortunato | Andrea Ganio | Claudia Persico | Francesco Culos | Luca Gatto, MBA | Andrea Moltrasio | Andrea Chinese | Piero Petrucco | Laura Robotti | Mirco Sperandio | Alberto Moro | Riccardo Pavanato Da Vittorio | JACOBACCI & PARTNERS S.p.A. | FAE Technology | euxilia | Bellini SpA -Tecnologia della Lubrificazione- | auxiell | SPEA | PERSICO GROUP | Luiss Business School | ICE | SACE | ICRO COATINGS | CTS | Icop | MANAGER A TEMPO SRL | Bitron #Bergamo #CittaImpresa
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🔵 LE FABBRICHE SENZA OPERAI? I ROBOT RISCRIVONO LE COMPETENZE. E IL FOCUS TORNA SUI PROCESSI L’automazione rappresenta non solo un’opportunità di modernizzazione, ma anche una sfida. Per i direttori operations la partita si gioca sul versante organizzativo e di miglioramento dei processi. Ma il successo di questa transizione dipende anche dalla capacità di far viaggiare di pari passo innovazione tecnologica e sviluppo delle competenze delle persone. Quali sono allora i vantaggi? Per Dario Lazzaro (Sytec Group) soprattutto "controllare tempi e consumi e garantire costanza nella qualità”. Scopri di più con la copertina di questa settimana di Operations Manager Nell'analisi di questa settimana, il professore e divulgatore scientifico Bruno Siciliano sottolinea come nell'automazione il nostro Paese come l’Europa sconti un ritardo su Usa e Asia in termini di It. Il gap da colmare riguarda la carenza di risorse computazionali adeguate, la difficoltà di accesso ai dati e pure la mancanza di strutture economiche (private e pubbliche) di dimensioni sufficienti. Per Massimo Marchesini di IMA, azienda che si appoggia per l'85% a fornitori esterni per la produzione, l’automazione porta con sé uno shift nel ruolo delle persone “da operatori a supervisori”. In cambio “si guadagna in flessibilità e personalizzazione e si riducono tempi, costi e spazi, migliorando l’efficienza”. Nei tre casi della settimana: Mulino Caputo, uno degli esempi di come tecnologia e automazione abbiano investito l’arte molitoria. Per farlo servono però “i partner giusti, per allineare le soluzioni presenti sul mercato alle nostre esigenze operative”. JODY OSMINI dell'azienda vicentina EFFEDUE SRL con l'introduzione di tre isole robotiche e un cobot garantisce “tempi di lavorazione più certi e processi più efficaci del 35%, benché un po’ più lenti”. Anche nella cantina di Franciacorta Monte Rossa è arrivato da qualche mese un robot che si muove in modo autonomo tra i filari di vite per trattarle: "Garantisce flessibilità, ma per "raggiungere la performance ideale servirà ancora qualche anno" Nel mondo operations, serve adeguare le competenze degli operatori e dei processi all'automazione o piuttosto il contrario? E come? Spiegacelo nei commenti ⬇️ I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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🔵 LE OLIMPIADI COME LE FABBRICHE. CONTA PIÙ L'EFFICACIA CHE LE SINGOLE EFFICIENZE Coordinare un evento come le Olimpiadi Milano-Cortina significa affrontare una montagna di variabili e di elementi di incertezza. Problemi analoghi hanno gli operations manager nel gestire le sfide che ogni giorno vengono poste alle aziende. A volte, allora, può essere utile privilegiare la creazione di sistemi flessibili anziché l’ottimizzazione spinta dell’efficienza, sfruttando la tecnologia e l’innovazione. Per questo nel numero di questa settimana di Operations Manager intervistiamo Stefania Demetz, Head of Planning and Coordination di Fondazione Milano Cortina 2026, che svela le sfide organizzative dei prossimi Giochi Invernali: “Dobbiamo combinare la tradizione e la competenza tecnica specifica dei territori con le modalità di progettazione olimpica”. Tra master schedule, sistemi di pianificazione, monitoraggio e previsione dei rischi, scopri come si orchestrano davvero le Olimpiadi. L'analisi di Alberto Felice De Toni, direttore scientifico CUOA Business School e sindaco di Udine, sottolinea come nel mondo di oggi la complessità aumenta sempre. Per sopravvivere è necessario navigare e, a volte, creare quella stessa complessità, senza perdere di vista che la semplicità è un valore. I tre casi della settimana vedono protagonisti Silvio Giannino, che nel Tre Stelle Michelin Da Vittorio gestisce i processi e le risorse “con un approccio quasi più da industria che da ristorante. Mentre secondo Mario Fornari (Telema S.p.A. Resistenze elettriche di potenza per applicazioni industriali e ferroviario) “a volte conta di più essere tempestivi” che avere una gestione più strutturata. E c’è chi gioca di squadra: Paolo Rossi (SIR INDUSTRIALE S.P.A.) afferma che “Partnership più strette con fornitori e clienti” garantiscano flessibilità sia nelle soluzioni offerte che nelle operations. Secondo la tua esperienza, conta più l'efficacia collettiva o la singola efficienza? E nel mondo operations come si può tradurre in azioni concrete? Spiegacelo nei commenti ⬇️ I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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🔵 TRA GLOBAL E LOCAL, GLI OPERATIONS REINVENTANO LE FILIERE AGILI Reshoring, nearshoring, friendshoring: in un mondo sempre più polarizzato, la gestione dei rischi geopolitici è diventata una priorità assoluta per gli operations e i supply chain manager. Nell'instabilità, l'obiettivo diventa quello di bilanciare efficienza e flessibilità. Puntando sulla digitalizzazione, diversificando i fornitori, ma anche collaborando per creare filiere resilienti: approfondisci il tema leggendo la copertina del numero di questa settimana di Operations Manager, firmata da Selene Seliziato L'analisi di Michele Palumbo sottolinea come l'IA giochi un ruolo sempre più cruciale nella connessione della rete di fornitura. Francesco Gentili, ad di Gentili Mosconi, spiega il disegno dietro all’entrata in Stamperia Emme, Tintoria Comacina e Creazioni Digitali: “Creiamo sinergie, integrariamo competenze e know-how diversi e tuteliamo la filiera produttiva del territorio”. Anche perché per affrontare le sfide geopolitiche attuali “l’alta moda avrà sempre più bisogno di accorciare la filiera”. Nei tre casi di questa settimana: Andrea Ganio di SPEA spiega perché l'azienda non è intenzionata a verticalizzare la filiera: "Quando i nostri fornitori lavorano con altri, il loro know-how si amplia e anche i nostri prodotti ne beneficiano”. L’impresa trevigiana di calzature outdoor Garmont International ha di recente accentrato la produzione in Vietnam e il Coo Giacomo Mucci valuta la creazione di un magazzino in Asia "in un’ottica di passaggio da una logica produttiva make to stock a una make to order”. Infine Fabrizia Comisso spiega come, dopo gli scossoni sociopolitici in Myanmar, ora la sua azienda Comilegno abbia risposto proponendo “un lavorato più finito ai clienti” e ricercando "nuovi mercati di sbocco". I contenuti del settimanale aggiornati sono disponibili qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale #operationsmanager
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🔵 VERSO L'ELETTRICO: LE QUATTRO SFIDE PER GLI OPERATIONS MANAGER Nuove tecnologie e infrastrutture, macchinari innovativi, strategie inedite di approvvigionamento energetico, utilizzo dell'It: per gestire i processi produttivi nel passaggio dalle fonti fossili all'elettrico, i direttori operativi devono affrontare nuove e complesse sfide su diversi fronti. Per far sì che la transizione green non sia un problema, ma una grande opportunità per spingere sulla competitività. Se sei interessato ad approfondire il tema, non perderti la copertina del numero di questa settimana di Operations Manager. Nell'analisi, Francesco Timpano ribadisce come nel realizzare la transizione, l’imperativo è quello di trasferirne i benefici anche alle aziende. Perché come ricorda il Rapporto Draghi, gli strumenti per ridurre l’impatto del cambiamento climatico devono operativamente funzionare bene e non mettere a rischio la competitività. Un esempio è Feralpi Group, che ha sostituito un forno a metano con una batteria di forni a induzione. Il cambiamento ha richiesto una stretta collaborazione con i fornitori per “personalizzare la tecnologia e potenziare l’infrastruttura elettrica” e "creare una funzione di coordinamento tra l’acciaieria e il laminatoio, così da sincronizzarli e ottimizzare i fermi”, racconta Andrea Landini Nei tre casi di questa settimana: Guido Chiogna e Angelo Viarengo (METLAC Group) sottolineano come sia importante “valutare attentamente gli impatti a lungo termine” delle scelte in fatto di decarbonizzazione ed elettrificazione. Per Giampietro Povolo PhD, Mauro De Bortoli e Elia Panciera (Cielo e Terra s.p.a.) se si vuole garantire una “trasformazione fluida ed efficace” gli ‘ingredienti’ sono tre: “Una visione ambiziosa, ma allo stesso tempo realizzabile, una corretta progettazione e delle persone con le competenze giuste per mettere tutto a terra”. E per Andrea Condotta (GRUBER Logistics) "l’elettrico è la tecnologia più scalabile nel settore logistico. Ma richiede più pianificazione” Scopri di più sui contenuti del settimanale qui: https://lnkd.in/dBwDQAM6 📌 Partner auxiell e azzurrodigitale
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Full Professor Economic Policy Università Cattolica del Sacro Cuore - President Executive Committee Banca Centropadana Credito Cooperativo
Una nuova bella idea di ItalyPost. Selene Seliziato Filiberto Zovico