Agnes reposted this
Per l'eolico offshore una tariffa unica per ogni tecnologia e ogni condizione di ventosità: la scelta migliore è quella italiana. In un paese in ritardo di 15 anni sull'eolico offshore, è la scelta che premia la capacita di produrre energia al minor costo possibile per i cittadini italiani (vince l'asta chi ritiene di avere il minor costo dell'energia prodotta - LCOE). Vince chi ha progettato considerando la migliore combinazione tra producibilità e costi d'installazione. Se produrre un KWh di energia eolica offshore è piu conveninete farlo in Veneto con le fondazioni "a" piuttosto che in Sicilia con quelle "f" meglio il Veneto e viceversa. Dove si produce energia al minor prezzo nell'interesse dei cittadini (non interessa quale tipologia di fondazione si utilizza)... questa è la scelta migliore. Tutti alla pari, comanda l'LCOE, comanda il costo dell'energia prodotta, più basso è meglio è.
Nota di dettaglio: L’LCOE reale è legato non solo al prezzo di mercato ma anche all’impatto che la nuova centrale produce sul sistema. Bisognerebbe essere in grado di valutare la variazione strutturale delle Generation Shift Keys sulla zona di offerta rilevante (almeno) e le conseguenze che la nuova centrale ha su congestioni e perdite di rete per poter effettivamente valutare dove sia meglio installare e quale sia il beneficio che la centrale apporta ai cittadini in termini di generazione di welfare.
Tutti dicevano che Qint'x e Saipem erano matti a sviluppare in alto adriatico perchè non c'era vento, adesso invece dicono che sono troppo avantaggiati rispetto a siti al sud che hanno anche 3m/s in piu. Là verita è che in termini di LCOE non ci sono enormi differenze, contano molto alcune scelte teniche di progetto.
C'è pressione per assegnare ai progetti in adriatico la tariffa piu bassa d'Italia, piu bassa dell'eolico fisso Taranto e di tutti gli eolici galleggianti..
Si, più o meno sono una quindicina di anni che avremmo dovuto cominciare, se non altro a pensarci. Le conseguenze di questo ritardo potrebbero essere molto pesanti, a partire dalla scelta dei siti compatibili ed adeguati e purtroppo l'impatto ambientale e la eco-socio-sostenibilità dubito vengano imposte come priorità, come lei ha ben spiegato. Peccato. Altro treno perso o preso male.
Se è per questo esistono regolazioni che spingono questo concetto all’estremo mettendo in concorrenza tutte le fonti rinnovabili o in alcuni casi (Cile) anche quelle termiche.
Giusto
Interessante
Eh no caro Alberto! il Decreto FER2 è stato fatto per gli impianti a fonti rinnovabili INNOVATIVI! L’eolico a base fissa invece è tecnologia MATURA. A fine 2023 c’erano 75,200 MW installati di eolico a base fissa in giro per il mondo…e solo 200 MW di floating. Come è noto è la scala che serve a fare scendere i costi: gli impianti di eolico floating, tecnologia ancora molto più costosa del fixed beneficiano a ragione di un supporto dal FER2 per crescere. Mettere le due tecnologie a competere è come chiedere ad un bambino di 10 anni di correre i 100 m contro un uomo di 30. D’altra parte in Gran Bretagna, mercato ben rodato e con ben 15,000 MW di offshore wind, la tariffa del floating nell’ultima asta di quest’anno era 2,4 volte piu alta del fixed. Articolo 1 del FER2: “Il presente decreto ha la finalità di sostenere la produzione di energia elettrica di impianti a fonti rinnovabili innovativi o con costi di generazione elevati, etc..”