Staci’s Post

«Sono Margherita, ho nove anni e mezzo e mangio sempre la pasta. Proprio oggi pensavo di crearne un nuovo tipo: i tappi di pennarello! Se vi piace, potete farla». Inizia così la lettera della bambina di Genova, indirizzata alla Barilla: all’origine il sogno di avere pasta che trattenga più sugo. A risponderle è stato l’amministratore delegato Gianluca Di Tondo, ripreso da Giovanna Pavesi sul Corriere della Sera: «Cara Margherita, ti ringrazio per la bellissima idea. Ho passato la sfida ai miei colleghi che si occupano di ideare nuovi formati». Dopo qualche settimana, direttamente a casa sua, la sorpresa con la scatola della nuova tipologia di pasta. Dalla fantasia di Margherita alla realtà! ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP

Il debutto dello spot Conad firmato Ogilvy e The Box Films negli slot del Festival di #Sanremo porta di riflesso un confronto con La Carota di Esselunga. I supermercati, però, sono il nuovo luogo dell’emotività italiana nella pubblicità

Melinda, Fedrizzi: “Il nostro contributo per un reparto più attraente” “Valorizziamo le differenti varietà di mele con attività ad hoc. Il consumatore ha bisogno di chiarezza” #focusgdo #retail #mele Consorzio Melinda SCA Andrea Fedrizzi Emanuela Stìfano Raffaella Quadretti https://lnkd.in/dFxBe7aa

#PosteItaliane lancia PosteGoFresh, il primo servizio di consegna refrigerato per alimenti freschi. Il servizio a domicilio con mezzi refrigerati viene fornito da MLK Fresh, la joint venture nata tra la controllata MLK Deliveries e Mazzocco srl, ed è già operativo in più di venti città tra cui Roma, Milano, Torino, Genova, Verona, Bologna e Firenze. https://lnkd.in/d_F-rr7b

La lista di storiche famiglie industriali che hanno deciso di vendere tutta o parte della loro azienda è sempre più lunga. Per ultimi i Percassi, quelli della Kiko, e i Moratti. E prima di loro i Marzotto, gli Zanetti ma anche i Falk, i Recordati. Ecco le ultime operazioni registrate, in ordine di tempo, e un paio di vecchi ma significativi deal. KIKO MILANO Saras Marzotto Group Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A. Gruppo San Donato Recordati https://lnkd.in/dNWyfEin

Internazionalizzare la propria azienda in Svizzera? Leggete questo esempio per capirne le potenzialità, in un settore davvero unico nel suo genere. Con materie prime locali e a breve un negozio di panini gourmet con prosciutto di qualità. Ma non solo. Bravi= Parmacotto Group

I finalisti dell’edizione 2024 del contest Best Packaging hanno sorpreso i nostri giudici presentando soluzioni innovative da un punto di vista tecnico e ingegneristico, insieme a progetti attenti alla sostenibilità dei materiali e alla riduzione dell’impatto ambientale, ma soprattutto con chiaro focus all'#accessibilità del prodotto contenuto, come previsto dal regolamento. Le aziende che si sono distinte per le loro proposte sono: Amadori / Cartaform S.r.l. /Coop Davines Group | Certified B Corp [ comfort zone ] / DI MAURO Flexible Packaging / DOLPHIN PACK S.R.L./ DS Smith / Cooperazione tra ETIPACK SPA CB Packaging A.P.I srl e Palladio Group Ferrero / Fiorini International Galdi S.r.l. / Gentlebrand / Goglio Group / @GRUPPO X di X Gruppo Marion Sterner Gruppo Happy / ITP Industria Termoplastica Pavese Spa LANDOPACK / Masterpack SPA Nestlé’ / Niederwieser Spa Offmar Srl WaveBag™ / POPLAST Gruppo Sada / Seda International Packaging Group in collaborazione con Parmacotto Group Taghleef Industries in collaborazione con UPM Raflatac, SABIC e Zarotti Spa / Vimar SpA Vuoi conoscere i dettagli dei progetti finalisti? Continua a seguirci qui: https://lnkd.in/dhp6BBGe #packaging #imballaggio #innovazione #tecnologia #sostenibilità #BestPackaging2024

𝗜 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗮𝗿𝗯𝘂𝗰𝗸𝘀 𝗶𝗻 𝗔𝘂𝘀𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗪𝗮𝗹𝗺𝗮𝗿𝘁 𝗶𝗻 𝗚𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗶𝗮 📉 Spesso guardiamo con invidia i successi altrui, ma raggiungere il successo dipende da molti fattori che vengono frequentemente sottovalutati. Nei casi di Starbucks in Australia e Walmart in Germania, analizzati nell'articolo di Brian Lobeda per Technorely Inc., un'azienda IT specializzata nello sviluppo di software per il business con sede in British Columbia, Canada, si evidenzia come la consapevolezza culturale e il comportamento aziendale possano determinare il destino di un'azienda in un mercato straniero. 𝘓𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘢 𝘚𝘵𝘢𝘳𝘣𝘶𝘤𝘬𝘴 𝘦 𝘞𝘢𝘭𝘮𝘢𝘳𝘵 📝 Entrambe le aziende hanno affrontato difficoltà significative nei rispettivi mercati a causa di una mancanza di adattamento alle culture locali. Starbucks ha cercato di esportare il modello americano del #caffè senza considerare le preferenze dei consumatori australiani, che già godevano di una cultura del caffè ben consolidata. Walmart, d'altra parte, ha sottovalutato le complessità del mercato tedesco, dove i #consumatori avevano aspettative diverse riguardo alla qualità dei prodotti e all'esperienza di acquisto. 𝘓'𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 🎭 Business Edu, il nuovo gruppo di formatori specializzati in comunicazione aziendale e professionale, promuove nei suoi corsi la consapevolezza culturale come elemento cruciale per il successo. Comprendere le dinamiche culturali locali non è solo una questione di #marketing; è fondamentale per costruire #relazioni solide e durature con i clienti. Le esperienze di Starbucks e Walmart ci insegnano che l'espansione internazionale richiede un approccio attento e personalizzato. Ignorare le differenze culturali può portare a fallimenti costosi. Investire nella formazione sulla consapevolezza culturale e nel comportamento manageriale è essenziale per ogni azienda che desidera avere successo nei mercati globali. 🔍fonti e approfondimenti: https://lnkd.in/dkzna6xZ https://www.businessedu.it https://lnkd.in/dP_ZEg3t https://lnkd.in/dgHsuAEN https://lnkd.in/d5GxijEw https://lnkd.in/dtwwiFpc https://lnkd.in/d4x9emrS https://lnkd.in/gRathZM https://lnkd.in/dTM-5Wk9

Mirtilli Sekoya, Liekens: “Progettati per essere uno snack” Il manager, che sarà in fiera a Macfrut, a ruota libera su occasioni di consumo, canali di vendita e nuovi pack #mirtilli #sekoya #macfrut2024 Hans Liekens Sekoya Fruit Raffaella Quadretti https://lnkd.in/dRStfK_E

Oggi mi sveglio e leggo l'annuncio: Panini Durini ha chiuso all'improvviso. Ma come mai?👇🏻 La storia del brand è quella di un format di successo nato 12 anni fa. Mi ricordo che la prima volta che ci andai era una giornata in cui avevo saltato scuola ed ero venuto proprio qui, in uno dei suoi negozi sparsi per Milano. Il brand contava ben 17 locali sparsi tra Lombardia, Piemonte e Liguria ed era previsto anche un piano di espansione con l'apertura di 20 nuovi punti vendita in Italia e all'estero, poi però è arrivata la pandemia e successivamente i passaggi di gestione che hanno messo in crisi probabilmente l’azienda. Oltre a questo il marchio ha avuto difficoltà a emergere distaccandosi dal suo core business racchiuso nello stesso nome: i panini.🥪 Questo lo ha forse portato ad essere visto più come un posto dove fare un pranzo veloce o una merenda, impedendo così qualunque possibile upgrade del servizio e la conseguente crescita. In effetti quando hai un nome così evocativo che racchiude tutto è estremamente difficile distanziartene ed evidentemente i panini non bastavano più. L'annuncio è stato dato a mio avviso nel migliore dei modi: con estrema naturalezza e genuinità, tramite un post social contenente testo scritto sulle note di un telefono: "Vi ringraziamo per tutto il tempo passato da noi, per ogni panino consumato, per ogni euro del vostro lavoro che avete scelto di investire nella nostra qualità". Il messaggio, alla fine, si chiude con un augurio a incontrarsi di nuovo e personalmente l'ho apprezzato molto di più dei classici comunicati stampa o dei messaggi freddi e asettici che seguono di solito questi fatti. Resta un ricordo e una storia imprenditoriale di successo, se non una delle prime che ha aperto un vero e proprio trend nella ristorazione. Che ne pensate di questa notizia?💬 Un po’ spiace.😕 —— 🔔 Ti è piaciuto questo post? Condivido ogni giorno un contenuto in cui parlo di marketing, brand, business e non solo. Seguimi e attiva le notifiche sul profilo 👉🏻 Lorenzo Ferrari #LorenzoFerrari #business #businessmodel #brand #madeinitaly #food