Technorely Inc.’s Post

Starbucks sta andando male. Ha riportato ricavi e utili molto al di sotto delle attese con le same-store sales – il fatturato medio di ogni punto vendita escluse aperture e chiusure – in calo del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le sue azioni sono crollate. Il fondatore Howard Schultz, che non ha più ruoli esecutivi in Starbucks dall’aprile 2023, ha commentato i risultati su LinkedIn. Nel suo post, Schultz ha suggerito al management di «concentrarsi sull'essere esperienziali, non commerciali». Secondo Schultz, è necessario (ri)progettare «maniacalmente» la #customerexperience e ha aggiunto che «la risposta non sta nei dati, ma nei negozi». Le parole di Howard Schultz sono interessanti per tanti motivi. Uno su tutti: racconta implicitamente la ragione dell’incredibile forza del #brand Starbucks. Le persone, fino a ora, non sono andate da Starbucks per il caffè ma per godere dell’esperienza Starbucks. Il core business di Starbucks non riguarda il caffè… è qualcosa tra la socialità e l'entertainment, dove gruppi di persone in qualche modo affini si aggregano attorno alla #marca. Non vorrei semplificare eccessivamente – ci sono fattori endogeni ed esogeni su cui riflettere – ma credo si possa dire che #Starbucks è in difficoltà perché ha perso di vista il suo core business: la socialità. Non è più l’amato terzo luogo che ne ha decretato il successo. Una visione nata proprio in Italia, durante un viaggio a Milano nel 1983, ispirata alla dimensione sociale e culturale dei nostri bar. Al rientro, Schultz decise di convertire il negozio di chicchi di caffè nato nel 1971 in una caffetteria che serviva bevande a base di espresso: il primo fu servito nel 1984, tra la Quarta e Spring a Seattle. Osservando la traiettoria di Starbucks e leggendo le parole di Howard Schultz, la lezione di #strategia che risuona per le marche è questa: i brand più forti si concentrano sulle esperienze e sugli stili di vita, non sulla vendita né sul solo prodotto. «Focus on being experiential, not transactional» – bisognerebbe scriverlo a lettere cubitali in tutte le sale riunioni. Photo: Starbucks, sito.

Ieri sera, durante la Cena di Natale degli eCommerce Italiani, ho avuto l’onore di ricevere il “Best of the Best Award”, un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e che rappresenta il culmine di un magnifico lavoro realizzato insieme al mio team. Il Team: un tema che mi sta profondamente a cuore e che oggi, più che mai, sento il dovere di valorizzare. In un contesto in cui vedo sempre più manager intenti a separare, a mettere l’uno contro l’altro, a creare difficoltà per “far emergere il migliore”, voglio ribadire che questa visione danneggia non solo le persone, ma anche l’azienda stessa. Un team coeso, che lavora per un obiettivo comune, è la vera forza su cui costruire il successo. Un ringraziamento speciale va agli organizzatori dell’evento, Polimeni.Legal, Byte-Code S.p.A, Digital Pills, Nucleus, Shopify, Payplug e Digital MasterMinds per aver reso possibile questa serata straordinaria. Merry Chocolate!

Dopo i libri nel banco frigo il colosso comasco della gdo Bennet S.p.A. torna a mettere la letteratura in primo pimo piano in collaborazione con DDB Group Italy. I grandi classici, infatti, planano sui pack dei prodotti nella campagna “Good To Read Packs” che si prefigge l’obiettivo di avvicinare i grandi autori alla popolazione. Una sorta di rivisitazione creative del latino “Mens Sana in Corpore Sano” distribuita in tutti gli store del Nord Italia. D’altronde in una #survey il 94% degli italiani conferma di leggere le informazioni nutrizionali sulle confezioni dei cibi (ma è così o ci si si vergogna a rispondere il contrario in un sondaggio?) ma il 60% dei nostri connazionali non legge nemmeno un libro all’anno. Manco in vacanza. L’approccio creative si conferma quello del coinvolgimento delle persone andandole a prendere nel loro quotidiano. Quando meno se lo aspettano. Le confezioni di alcuni prodotti essenziali, dunque, sono state oggetto di un redesign integrando classici della letteratura. All’interno di questi testi viene proprio citato il prodotto che li ospita. Tramite un QR Code, inoltre, il cliente/lettore trova la strada per continuare a leggere. #Latte, riso, fagioli e biscotti diventano così la copertina di #Salinger, Flaubert, Murakami, Kerouac e Dostoevskij. La campagna vedrà i pack in tutti i touchpoint del brand con amplificazione social per l’engagement. “Noi non possiamo esimerci da un ruolo sociale importante – commenta il direttore marketing di Bennet Riccardo Ranucci – e la complementarità tra corpo e mente trova una corrispondenza nel rapport tra cibo e libri. Bennet non vuole soddisfare solo i bisogni materiali del consumatore ma anche quelli più profondi”. Una sfida raccolta da DDB come conferma il CCO Luca Cortesini: “Abbiamo dovuto spingere la comunicazione oltre il confine del prodotto proiettandola in una dimensione sociale. Il tutto sugli scaffali, dove da sempre si gioca la vera partita e il rapporto più autentico con il consumatore”. 🪶 Alan Conti

🎯🛍️🛒 𝐋𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐭𝐚𝐢𝐥𝐞𝐫 è 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐢𝐧𝐭𝐮𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚: si ritorna nel centro delle città per offrire un servizio personalizzato. Da non perdere l'analisi del nostro esperto Alfonso Emanuele (de Leon) nella rubrica 𝘙𝘦𝘵𝘢𝘪𝘭 𝘪𝘴 𝘋𝘦𝘢𝘥, 𝘓𝘰𝘯𝘨 𝘓𝘪𝘷𝘦 𝘙𝘦𝘵𝘢𝘪𝘭. 🔎 𝐋𝐄𝐆𝐆𝐈 𝐎 𝐀𝐒𝐂𝐎𝐋𝐓𝐀 𝐐𝐔𝐈: ➡️🎧 https://bit.ly/4h6AxAT 📍 "𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐈𝐤𝐞𝐚 𝐡𝐚 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢 𝐏𝐥𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨𝐬: piccoli negozi nei centri urbani, come ad esempio quello di via Albricci a Milano". 📍 "In questi, l’obiettivo principale non è tanto l’acquisto immediato di prodotti, quanto il servizio fornito da un esperto di arredamento di interni nel disegnare su misura la cucina o camera da letto del cliente". 📍 "Se la Francia è la patria dei grandi retailer europei, 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐈𝐊𝐄𝐀 𝐧𝐨𝐧 è 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐨𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐚, e molti di questi hanno seguito le tracce del colosso svedese. E così negli ultimi anni abbiamo visto sia Decathlon che la catena di arredamento Maisons du Monde aprire filiali dei suoi negozi sportivi in alcuni centri urbani". 📍 "𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐚𝐢 𝐝𝐚 𝐭𝐞, è 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐩𝐫𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐚 𝐋𝐞𝐫𝐨𝐲 𝐌𝐞𝐫𝐥𝐢𝐧: anche in questo caso la chiave strategica dell’apertura risiede nel servizio di design: Leroy Merlin ha definito quattro nuovi formati di negozi a partire anche da solo 2.000 mq., ma soprattutto li ha segmentati per ogni ambiente della casa: Showroom della cucina o Showroom del bagno (a Milano visibile in Viale Piave) per aiutare i clienti a disegnare i loro ambienti domestici. In centro a Parigi ci sono addirittura cinque di questi diversi formati". 📍 "𝐄 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐂𝐚𝐫𝐫𝐞𝐟𝐨𝐮𝐫, che negli ultimi anni ha attuato una silenziosa rivoluzione di prossimità ai sui clienti: Carrefour ha “solo” 1.200 ipermercati extraurbani, ma quasi il triplo (3.400) supermercati cittadini (Carrefour Market), e altri 7.200 piccoli convenience stores (Carrefour Express)". 📍 "𝐈𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐮ò 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐭à, ma sospetto che ci sia una motivazione più profonda dietro a questa nuova strategia". 📍 "Al giorno d’oggi il vero nemico di un’azienda della distribuzione non è tanto il suo diretto concorrente, quanto l’e-commerce ed in particolare Amazon". 📍 "La ricerca di vicinanza da parte del consumatore è in realtà una richiesta di comodità: perché dovere guidare l’automobile per acquistare qualcosa quando si può riceverlo comodamente a casa?". ❓❓❓ Cosa ne pensate?

PORTATEVI LA COLAZIONE AL SACCO Se qualcuno di voi ha intenzione di percorrere la rete autostradale italiana ci sentiamo di dare un solo consiglio: portatevi il cibo da casa!!! E non è un consiglio dettato soltanto dagli aspetti qualitativi dei prodotti venduti negli Autogrill (e affini), ma riguarda anche il nostro portafogli: 8 euro per un panino e/o 7 per una michetta con il salame sono oggettivamente un'esagerazione. La catena Autogrill è sotto il controllo della famiglia Benetton. "La pausa #pranzo in un’area di servizio della rete autostradale nazionale può rivelarsi piuttosto salata. Con prezzi che arrivano anche a 8 euro, i #panini risultano più cari del 70% rispetto a quelli venduti nei normali bar. Non va meglio per #cappuccino (+12%) e #Brioche (+26%). La gamma di formati differenti presenti nei punti vendita, inoltre, fa sì che i prezzi al chilo o al litro dei prodotti risultino esorbitanti: per i gelati si arriva a 50 euro al chilo, #aranciata e #cocacola a 8 euro al litro. A confermarlo è l’ultima rilevazione Altroconsumo in 22 aree di servizio tra Milano, Napoli, Roma e Venezia." Fonte: https://lnkd.in/db2YpKng Foto: https://lnkd.in/d8J_-PdC

🌟 Svolta drive to store nella GDO: il caso Multicedi e RetailTune 🌟 🛒 Il Gruppo Multicedi, con oltre 500 punti vendita e marchi come Adhoc, Ayoka e Decò, conferma il suo impegno verso un consumatore sempre più connesso, puntando su sostenibilità, ascolto e servizio 🛍️ 📍 Grazie alla partnership con RetailTune, Multicedi ha potenziato la visibilità online dei suoi punti vendita, migliorando il contatto tra cliente e negozio attraverso soluzioni di drive to store. 🔍 Leggi i risultati della partnership nell'articolo di Engage: https://lnkd.in/dNcuPRDA #drivetostore #GDO #visibilitaonline

Un tiers des français a déjà acheté des jouets sur Temu, Shein et Aliexpress au cours de ces six derniers mois. Des produits bon marché qui attirent parce que c’est forcément moins cher... Comment réagissent les enseignes spécialisées ? Pour JACQUES BAUDOZ Président du Groupe Joue Club c'est de la concurrence déloyale 💬 À  moins de quinze jours de Noël, comment s'organisent Joue Club et La Grande Récré à revoir sur : https://lnkd.in/eGiFmVjb BFM Business #FocusRetail

La lista di storiche famiglie industriali che hanno deciso di vendere tutta o parte della loro azienda è sempre più lunga. Per ultimi i Percassi, quelli della Kiko, e i Moratti. E prima di loro i Marzotto, gli Zanetti ma anche i Falk, i Recordati. Ecco le ultime operazioni registrate, in ordine di tempo, e un paio di vecchi ma significativi deal. KIKO MILANO Saras Marzotto Group Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A. Gruppo San Donato Recordati https://lnkd.in/dNWyfEin

Récemment notre équipe a eu la chance de présenter à Hop! 2024, le salon du Conseil québécois du commerce de détail (CQCD). Nous avons choisi comme thème le grand challenge de l’heure dans les promotions - comme détaillants québécois et canadiens, comment continuer à rejoindre votre clientèle dans le contexte d’une technologie en constante évolution. L’avenir c’est maintenant. Un extrait. Rodolphe BONNASSE ARISTID Retail Technology #promotions #circulaires #numérique #papier #social #display #retail #marketingautomation