𝗣𝗲𝗿 𝗠𝗽𝘀 𝗻𝗼𝗻 𝗰’è 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁, 𝗱𝗮 𝗦𝗶𝗲𝗻𝗮 𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗮𝗽𝗽𝗼 (𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮, 30/09/2021)

''Se sarò eletto manterrò una presenza nel collegio. II vento mi pare buono, ma si combatte fino all'ultimo voto".

𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗘𝗻𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗟𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝘀𝗲𝗿𝗲𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗲𝗻𝗮-𝗔𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼?

"Ho fatto tante campagne, mi sono fatto una certa esperienza a naso nel capire quando hai il vento contro e ho l'impressione che stavolta il vento contro non ce l'abbiamo. Sicuramente la partita è incerta e dipenderà anche dalla nostra capacità in questi giorni di convincere le persone. Farò una chiusura a Cortona e una in piazza Indipendenza a Siena. Fino alla mezzanotte di venerdì si combatte fino all'ultimo voto".

𝗛𝗮 𝗯𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼 𝗲 𝗶𝗻 𝗹𝗮𝗿𝗴𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗶𝗼, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲 𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲?

"Tutti mi hanno chiesto dopo le elezioni di non scomparire. C'è questa percezione di una politica che prende i voti e scappa ma il mio impegno sarà opposto: darò seguito, se sarò eletto, alla fiducia che i cittadini mi daranno. Io la vivo molto così, vanno trovate le modalità per mantenere una presenza nel collegio ed è mia intenzione farlo".

𝗜𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗠𝗽𝘀 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗼? 𝗜𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗗𝗲 𝗠𝗼𝘀𝘀𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗹𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗹𝗲𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗨𝗻𝗶𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁 𝗲 𝘀𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘂𝗯𝗲𝗿𝗶.

"Qui sta la differenza tra il centrosinistra e i nostri avversari. Loro hanno detto cose che non saranno in grado di mantenere dopo. Io ho fatto un discorso all'inizio della campagna che è lo stesso che faccio oggi e farò da lunedì. Una cosa seria, 4 punti. Salvaguardia dell'occupazione, unità della banca e del marchio, testa a Siena, una direzione senese, accompagnamento della presenza dello Stato dentro l'istituto. Come disse il ministro del Tesoro Franco in Parlamento ad agosto se Unicredit salta l'asticella con queste condizioni bene, ma se non vuole farlo non ci sarà Unicredit a tutti i costi. Questi due mesi di campagna elettorale sono serviti anche a rendere più appetibile Mps. La situazione non è la stessa di fine luglio, il clima lì era 'la si dà a chiunque sia disponibile a prenderla e alle condizioni del compratore'. Mi sembra proprio che il clima sia cambiato, è l'azionista a dover negoziare. Molto positivo che il Consiglio comunale senese abbia preso una posizione unitaria".

𝗦𝘂𝗹 D𝗶𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗹𝘀 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗻𝗿𝗿 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗼𝗹𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗯𝗶𝗼𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲?

"'È una strada molto interessante, dobbiamo mettere a punto il progetto e convincere il governo a finanziarlo, io ce la metterò tutta. Sia chiaro che questa non deve essere intesa come una compensazione rispetto alla vicenda del Monte ma come un investimento sul futuro".

𝗔 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲-𝗦𝗶𝗲𝗻𝗮? 𝗘 𝗹𝗮 𝗳𝗲𝗿𝗿𝗼𝘃𝗶𝗮?

"La Firenze-Siena l'avrò fatta 50 volte in queste settimane. Sono esterrefatto che nel 2021 in Toscana ci siano tre poli universitari di cui due serviti da aeroporto, autostrada e ferrovie e uno non servito né da aeroporto né da autostrada né da ferrovia. Vuol dire che c’è un problema strutturale a Siena che affonda le radici in 50 anni di storia. Secondo me l'impegno principale col Pnrr deve essere sulle ferrovie, con un paio di priorità: il raddoppio della Siena-Poggibonsi e una nuova stazione 'Etruria' dell'Alta velocità da fare tra Chiusi e Monte San Savino. Una stazione modello Mediopadana, in grado di cambiare quel territorio. E poi le strade: sulla Cassia ci sono buone notizie ma serve completare la Siena-Grosseto".

(...)

𝗛𝗮 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂 𝟵𝟲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝟳𝟭 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶? 𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗰𝗼𝘀𝘀𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲?

"Assolutamente sì e mi dispiace che anche noi si sia indietro. Sulla partita più importante, l'unica Regione dove si vota, la Calabria, abbiamo candidato una donna brava che sta facendo una rimonta straordinaria. Per me è un tema prioritario ma dobbiamo fare molto di più sui Comuni, dove spesso vincono uomini alle primarie: io sono per farle ogni volta che ce ne siano le condizioni ma l'impegno per favorire le donne deve essere centrale".