Alcuni sembrano immortali / Some people seem immortal
Leonardo Del Vecchio - foto dalla pagina FB di Luxottica

Alcuni sembrano immortali / Some people seem immortal

Stupita. Direi che è la parola esatta di come stamane, al sapere la notizia, sono rimasta basita ed incredula. Mi sembrava impossibile, una “bufala” che sarebbe presto stata smentita. Poi, ovviamente, ho dovuto ricredermi e ho realizzato che aveva ben 87 anni. Eppure certe persone restano nell’immaginario collettivo come erano nei loro anni migliori.

Incontrato. Mi hanno chiesto se lo conoscevo. No, l’avevo incontrato varie volte nella Preistoria del nostro settore, sapeva chi ero, scambiava due parole con me. Mio padre certamente lo aveva conosciuto bene, VEDERE è del 1953, Luxottica del 1961, due personaggi forti che hanno anche baruffato negli anni, sempre col massimo rispetto vicendevole. Negli ultimi 20 anni per me non c’era più stata l’occasione di un incontro. La Luxottica che un tempo non aveva neanche un responsabile marketing interno, dove si trattava per la pianificazione pubblicitaria direttamente col Cavaliere, che non era ancora tale, è diventata altro, quello che tutti conosciamo oggi ma diversa da quella dei miei ricordi.

Controverso. Ognuno ora nel settore dirà la “sua” (come sto facendo io, del resto). Chi lo idolatrava, chi lo detestava e lo vedeva responsabile di ogni male nell’occhialeria, chi rimaneva equidistante dalle due posizioni cercando di “dare a Cesare quello che è di Cesare”. Quello che è certo è che era diverso, con una marcia in più e una visione del futuro più ampia, e con l’imprenditoria nel sangue, non certo per eredità. Cresciuto dal Martinitt (l’orfanotrofio milanese), come Angelo Rizzoli 40 e oltre anni prima, la sua storia è diventata Mito, hanno scritto e scriveranno libri su di lui. Rimarrà forse controverso ma certo non verrà dimenticato.

Passionale? Era un uomo di poche parole, quasi schivo, ma non si realizza quello che lui ha fatto, non si hanno sei figli, i maggiori dei quali potrebbero essere quasi nonni dei più giovani, non si ritorna al timone dell’azienda che hai fondato a 80 anni perché in disaccordo con la dirigenza che avevi scelto tu, se la tua vita non è guidata anche dalla passione.

Etica. Alcuni mi contesteranno questa parola, specie quelli che lo ritengono responsabile di ogni male. Io penso che non si arrivi a quei livelli se si è delle timide mammolette, che in qualsiasi ecosistema il pesce grande ha sempre mangiato il pesce piccolo e non sempre il pesce grande lo fa per calcolo, per cattiveria pura. Però ricordo ancora oltre 20 anni fa, ad Agordo per i festeggiamenti di una ricorrenza Luxottica, venni a sapere di molte opere “benefiche” realizzate in fabbrica e in quella cittadina da Del Vecchio e quando chiesi ai responsabili della Comunicazione del perché noi giornalisti non ne sapessimo nulla, mi venne riferito che era un ordine diretto del Cavaliere, non voleva pubblicità grazie alle sue scelte al di fuori del business. Per me questa è etica. E so che ha sempre continuato a fare scelte del genere, basta ricordare la decisione, in pandemia, di tagliare il proprio emolumento e quello dei dirigenti per compensare quello che era decurtato dalla Cassa Integrazione.

Fascino. Non era alto e bello ma credo ne abbia avuto da vendere. Il fascino dell’intelligenza e del coraggio imprenditoriale.

Assenza. La sua la sentiremo eccome. Al di fuori del futuro della sua azienda, di Essilux.

Condoglianze. Sentite e vere. Alla famiglia, ai collaboratori, a tutti coloro che lo piangono ora. I primi anni di VEDERE sono stati sostenuti anche dalle campagne pubblicitarie che Leonardo Del Vecchio affidava a mio padre. Non lo dimentico.

Isabella Morpurgo - editore di VEDERE

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Amazed. I would say that is the exact word for how stunned and incredulous I was this morning upon hearing the news. It seemed impossible, a 'hoax' that would soon be debunked. Then, of course, I had to change my mind and realised that he was a good 87 years old. Yet some people remain in the collective imagination as they were in their best years.

 Met. I was asked if I knew him. No, I had met him several times in the prehistory of our industry, he knew who I was, he had a few words with me. My father had certainly known him well, SEE is from 1953, Luxottica from 1961, two strong characters who also bickered over the years, always with the utmost mutual respect. In the last 20 years there had been no opportunity for me to meet him. Luxottica, which at one time did not even have an in-house marketing manager, where advertising planning was handled directly with the Cavaliere, who was not yet such, has become something else, the one we all know today but different from the one of my memories.

Controversial. Everyone in the industry will now have their say (as I am doing, by the way). Those who idolised him, those who detested him and saw him responsible for every evil in eyewear, those who remained equidistant from the two positions, trying to 'give to Caesar what is Caesar's'. What is certain is that he was different, with an extra gear and a broader vision of the future, and with entrepreneurship in his blood, certainly not by inheritance. Raised at the Martinitt (the Milanese orphanage), like Angelo Rizzoli 40 and more years earlier, his story became a myth, books have been written and will be written about him. He may remain controversial but he will certainly not be forgotten.

Passionate? He was a man of few words, almost reticent, but you don't do what he did, you don't have six children, the eldest of whom could almost be grandparents of the youngest, you don't return to the helm of the company you founded at the age of 80 because you disagreed with the management you had chosen, if your life is not also driven by passion.

Ethics. Some will challenge me on this word, especially those who hold him responsible for all evil. I think that you don't get to those levels if you are a a shy daisy, that in any ecosystem the big fish has always eaten the little fish, and the big fish doesn't always do it out of calculation, out of sheer malice. However, I still remember more than 20 years ago, in Agordo for the celebrations of a Luxottica anniversary, I learned of many 'charitable' works carried out in the factory and in that town by Del Vecchio and when I asked the people in charge of communications why we journalists knew nothing about it, I was told that it was a direct order from the Cavaliere, he did not want publicity because of his choices outside of business. To me that is ethics. And I know that he has always continued to make such choices, just remember the decision, in pandemic, to cut his own emolument and that of the executives to compensate for what was cut from the unemployment fund.

Charm. He wasn't tall and handsome but I think he had it in spades. The charm of intelligence and entrepreneurial courage.

Absence. His will be keenly felt. Outside the future of his company, of Essilux.

Condolences. Heartfelt and true. To the family, to the employees, to all those who mourn him now. The early years of VEDERE were also sustained by the advertising campaigns that Leonardo Del Vecchio entrusted to my father. I do not forget that.

Isabella Morpurgo - Publisher of VEDERE

Truly a sad day today! Great man with an extraordinary vision but above all an amazing teacher! He will live forever. ❤

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