#embracetheunknown: perché i periodi sabbatici sono il modo più efficace per migliorare la nostra vita professionale e personale.

Considerazioni in una mattina di primavera alla fine (quasi) del mio mese sabbatico a Marrakech: un’esperienza che sta per finire… ma che in realtà non finirà mai.

Il lunedì mattina non è mai un momento facile. Nel mio caso la difficoltà sta nell’andare a lavorare nello spazio di co-working dopo 9 abbondanti ore trascorse in un pullman carico di varia umanità per rientrare da Fes da dove i treni avevano smesso di partire a causa di un inspiegabile “sabotage” e da dove siamo riuscite a fuggire grazie a quelle doti organizzative e di team building che nel lavoro fanno spesso la differenza.

Certo che poter iniziare la settimana camminando per le strade di Marrakech in una giornata di sole e di azzurro di una primavera appena iniziata rende tutto un po’ più semplice.

“Beata te!” è la frase che mi sono sentita rispondere più spesso prima di partire per il mio mese sabbatico in Marocco.

Vero, beata me… me lo posso permettere e me lo sono permessa. E ne sono immensamente felice. Ma quante scelte non facciamo, semplicemente perché crediamo di non poterle fare?

Quando mi sono imbattuta nell’annuncio per venire a Marrakech ho subito pensato: “Meraviglia! Che esperienza, mi piacerebbe tantissimo!”. Poi è subentrata la solita voce profonda e inquisitrice della razionalità: “Ma… e i soldi? Non hai un lavoro in questo momento. Ti pare opportuno? E se ti chiamano per un colloquio? E poi Marrakech… bella per i turisti, ma per lavorare? Cosa potrai mai imparare lì? Senza contare che sei una donna: non è un posto adatto per te! E vai con un gruppo di sconosciuti, a fare che cosa? E…..” all’infinito… e anche oltre.

Se avessi ascoltato questa voce, e molte altre, non sarei qui ora a contare con tristezza le ore che mi separano dal mio rientro a casa.

Perché Marrakech rimarrà per sempre un momento fondamentale del mio percorso umano e professionale.

“Embrace the Unknown” è il motto di questa esperienza fatta grazie a www.beunsettled.co. Domandarci cosa significa il “non conosciuto” è stato uno dei primi esercizi che ci è stato chiesto di fare dividendoci in gruppi il giorno in cui ci siamo incontrati tutti sulla terrazza del nostro riad, di quella che ormai chiamiamo “casa”.

Perché è bello dire “mi piace andare a scoprire cose sconosciute”, ma cosa significa in realtà trovarsi a convivere con circa 20 persone da tutto il mondo che portano con sé esperienze e vissuti umani e professionali dalle mille sfaccettature, stili di vita contrastanti, accenti non sempre comprensibili, desideri e aspettative di ogni genere, momenti della vita diversi? Come si affronta l’uscire di casa trovandosi catapultati in un medioevo esistenziale affumicato dai gas di scarico di motorini invadenti tra negozi dove le nostre “scontate” norme di igiene non sono minimamente contemplate, eppure la vita scorre ugualmente senza particolari contraccolpi? Per passare poi alla modernità di Gueliz e allo stile di vita da nomade digitale in autogestione completa e alla perenne ricerca dei modi migliori per coniugare qualità e produttività? Come ci si relaziona e si sopravvive ai metodi invasivi dei commercianti marocchini che cercano sempre di arrivare al tuo portafoglio chiamandoti, invitandoti, suadendoti e persuadendoti? Come porsi di fronte al nostro IO tolto dalla confort zone della quotidianità e messo alla prova da mille stimoli, esperienze, novità e anche difficoltà?

Questo e molto altro è quanto tutti noi ci siamo trovati ad affrontare, insieme e separatamente, in questa esperienza, come ben racconta anche Kimberly Chan nel suo blog: https://kimberleychan.ca/2018/03/15/unsettled-marrakech-designing-an-unsettled-experience/.

Chi non ha paura di “affrontare l’ignoto” si pone davanti alle sfide, personali e professionali, con rispetto, con il giusto timore, ma anche e soprattutto con la voglia di mettersi alla prova e di imparare per andare sempre un passo più in là ed esplorare il mondo, fuori e dentro di sé.

E non c’è niente di più soddisfacente di aver affrontato la tempesta e di esserne usciti fradici, ma vivi! E con una grandissima voglia di affrontare il prossimo viaggio che ci attende!



Maria Grazia Persico

LinkedIn Top Voices ambiente | comunicazione | giornalismo | accanita lettrice di noir | musicista e jazz addicted

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Ripartire da zero non è mai un limite ma solo una grande, immensa opportunità! Brava Laura!

Daniele Baito

Field Sales Manager presso Carlsberg Group

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Io l’avevo fatto a MIAMI ...😂😂😂

Maria Elena Ugo

Senior Loan Manager NPL - Top Loans

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Brava Laura!!!! Un abbraccio

Anna Fanara

Communications and Press Office Consultant

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Grazie per la condivisione e concordo su tutto essendoci passata personalmente.

Alessandra Rollini

Cluster Senior Sales Manager presso VRetreats

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Profonda stima e un grosso in bocca al lupo!

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